Wynne
Annaspai in cerca d'aria e sollevai di scatto il busto. Spalancati gli occhi di scatto, con le lacrime che chiedevano prepotentemente di bagnare il mio viso, mi accorsi che non mi trovavo più in quella stanza oscura. Ero distesa su un letto, la pelle nuda e fredda a contatto con le lenzuola di seta che mi avvolgevano morbidamente.
- Lady Anne, finalmente si è destata.
No, non di nuovo lui!
- Ho temuto molto per la sua salute.
Sì, era dannatamente lui.
- Miseriaccia! - esclamai contrariata e spaventata esattamente come Ron Weasley di fronte a ragni disgustosi.
Il materasso si piegò sotto il suo imponente peso e sentii le sue dita scorrere lungo il mio braccio che reggeva con una presa ferrea il lenzuolo per coprire le mie grazie. Ero più che certa che a lui non sarebbe affatto dispiaciuta la visione del mio corpo privo di veli abbandonato alla sua più completa mercé, ma quell'uomo mi disgustava a tal punto da sopprimere la mia voglia di godere dei piaceri carnali. Era da poco meno di una settimana che non facevo del sano sesso, però Azzurro, per qualche ragione sconosciuta, mi incuteva un certo timore. Forse era per il potere immenso che aveva nelle sue mani essendo l'erede di un intero regno, o magari era per l'uso della minacciosa parola 'matrimonio'. Eppure sapevo che in realtà erano i suoi occhi di ghiaccio a raggelarmi, colmi di lussuria, di una brama così forte che mai avevo visto prima d'ora. Il modo in cui mi guardava mi inorridiva, quasi fossi una preda così appetitosa a cui il leone non rinuncerebbe per nulla al mondo.
- Dove sono?
Cercai di pensare lucidamente e di distrarlo con qualche domanda necessaria a perder tempo e capire come recuperare qualche vestito da indossare. Un momento... Come ero finita nuda sotto alle coperte? Dannazione alla mia astinenza! Lo sapevo di non poter resistere per più di qualche giorno senza!
- Almeno ha usato il preservativo? - domandai rassegnata alla mia grave patologia incurabile.
- Non credo di essere certo sull'esistenza di quella parola. - affermò con un'aria piuttosto confusa.
La fronte era aggrottata a tal punto che riuscii a scorgere delle rughe all'angolo degli occhi. La sua vicinanza eccessiva e il fatto che tra la mia pelle e il suo imponente corpo ci fosse una pezza di stoffa inconsistente aumentò il mio disagio dovuto alla sorprendente scoperta che avevo giaciuto con quell'idiota.
- Lo prendo per un no.
Un filo di luce esile riuscì ad attraversare la barriera delle pesanti tende che celavano le finestre e colpì una pila di asciugamani posti su un tavolo poco distante dal letto. Rassegnata all'idea del mio peccato irremissibile, tolsi ogni velo che mi copriva e mi sollevai a sedere evitando appositamente il suo sguardo. Rabbrividii quando la punta dell'alluce sfiorò il marmo del pavimento gelido al punto da provocarmi la pelle d'oca. Abbandonai il calore del letto e mi incamminai verso il tavolo, procedendo a rilento per evitare di urtare qualche oggetto celato dall'oscurità. Consapevole di avere i suoi occhi azzurri piantati nella schiena, brandii rapidamente una delle tovaglie e ci avvolsi il corpo quasi a formare un abito da sposa con tanto di strascico.
- Sta cercando di tentarmi, Lady Anne?
La sua voce aveva cambiato tono, era più bassa, arrochita.
- Se avessi voluto tentarla mi sarei seduta sulle sue gambe per invitarla a toccarmi, sua Altezza Reale. - borbottai infastidita.
Tentare lui? Signore e signori, ecco un comune esemplare che pensa di essere al centro del mondo e ragiona con il cazzo. IDIOTA.
- Adoro quando le ragazze parlano sporco. - disse.
STAI LEGGENDO
Scriptorium - Come Vi Distruggiamo Il Lieto Fine
FantasiaCopertina realizzata da @Koaluch Tuoni, fulmini, lampi e saette Scuotono la notte in cui il delitto si commette, Quando ai due fratelli il disattento locandiere, Versò un po' troppa birra nel lurido bicchiere... Wynne e Keeran, due aspiranti scritto...