CAPITOLO 2

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Sono seduto all'isola della cucina intento a lavorare, a far conti dopo un'abbondante colazione. Wanda è ancora a casa e se la prende comoda visto che la galleria d'arte la gestisce lei.
Si avvicina a me e mi inizia a massaggiare la schiena in modo sensuale appoggiando il suo seno al mio braccio. Ha voglia di scopare.
Ieri sera sono crollato e non l'ho nemmeno sentita tornare a letto e questa mattina alle sei ero già in piedi a lavorare lasciandola sola a dormire.
Mi bacia l'orecchio per poi passare al collo e con la mano arrivare al mio uccello che si è risvegliato.
-"Ti voglio..." sussurra roca al mio orecchio mentre io sono immobile a cercar di capire cosa non quadra nella tabella che sto controllando.
Sospiro e mi giro verso di lei e le prendo il volto con forza per baciarla rudemente mentre lei mi slaccia il pantalone della tuta e tira fuori il mio cazzo enorme e dritto. Mi masturba con la mano e io le tolgo la vestiglia di raso bianca che indossa.
E' tutta nuda come al solito.
Mi alzo dallo sgabello e finisco di spogliarmi per poi prenderla in braccio e andare nella nostra camera da letto e prenderla selvaggiamente, possedendola con forti spinte tanto da far sbattere la testiera del letto al muro, sfogo in lei le mie frustrazioni di giorni interi accumulati, sfogo in lei la frustrazione di pensare sempre ad una ragazzina dagli occhi verdi e che non riesco a togliermela dalla mia fottuta testa.

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-"Tesoro ti ricordi che devi organizzare la serata dell'arte con musica per domenica sera? E che devi invitare il Duo Jazz?" mi ricorda per l'ennesima volta mia moglie nel suo tailleur bianco impeccabile mentre si infila gli orecchini davanti allo specchio dell'armadio e mentre io mi annodo la cravatta alzando gli occhi al cielo per l'esasperazione.
-"Si cara. Me l'avrai detto un migliaio di volte" rispondo sarcastico.
Lei ridacchia e si avvicina sistemando il bavero della giacca del vestito che ho appena infilato.
-"E' che ci tengo troppo a far bella figura con i miei clienti e poi guarda il lato positivo, ti porto gente nuova" dice eccitata per l'evento. La fisso facendo un sorriso tirato e la allontano da me per sedermi sul letto ed infilarmi le scarpe.
Lei vuole sempre mettersi in mostra davanti a tutti, vuole essere sempre la migliore e preferisco tacere per evitare inutili discussioni e continuare ad andare avanti in questo matrimonio sterile.
Mi alzo in piedi e prendo il telefono dal comodino e lo accendo, ritrovandomi alcune email di lavoro e un messaggio dal mio amico che mi dice che la serata è andata bene e che ha chiuso il locale senza intoppi.
Mi infilo in tasca il telefono e mi avvio verso la cucina per raccogliere i fogli a cui stavo lavorando ed infilarli dentro la borsa da lavoro.
Wanda passa per il corridoio, tutta in tiro ed urlando che ci vediamo stasera prima di aprire la porta ed uscire di casa.
Tanto è sempre così. Tutte le mattine di tutti i santi giorni.
Esce salutando al volo e scappa.
Non pranziamo mai insieme o ceniamo, salvo qualche cena che riguarda il suo lavoro e le sue amiche. Ci vediamo solo la sera quando torno per la scopata e la mattina quando ci svegliamo per una colazione rapida insieme. Sbuffo sentendomi irrequieto da questa vita.
Prendo le chiavi di casa e della macchina all'ingresso ed esco per iniziare una nuova giornata del cazzo.

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Sono in centro con Ellen, la mia cara amica. Siamo uscite da poco dopo un pomeriggio intenso di studio. Abbiamo deciso di farci una passeggiata e di andare a bere qualcosa da qualche parte.
Siamo nei pressi del famoso club, il Moon.
-"Ehi Faith entriamo al Moon a bere qualcosa. Mi piace un sacco come locale" dice allegra la mia amica pregandomi con gli occhi e guardando eccitata la facciata del locale visto che ci troviamo davanti ad esso.
-"El, per favore oggi no. Non voglio beccarmi un altro cazziatone da quello sgorbutico" dico irritata ma con il cuore che batte velocemente, solo a stare qui fuori e sperare di vederlo.
Non faccio altro che pensare a lui dalla prima sera che l'ho visto. E' di una bellezza rude, dura, virile e profonda che mi ha sconvolto l'esistenza.
-"Dai, che non ci sarà di sicuro. Quello lì frequenta i locali solo la sera insieme al suo amico" dice spazientita tirandomi per un braccio verso l'ingresso del Moon Club.
Il locale è quasi vuoto, tranne per qualche cliente e gli addetti ai lavori. E' a luci soffuse e qualcuno sta preparando il palco per la serata di questa sera, anche se all'ingresso ho letto che ci sarà una festa privata di un personaggio famoso e quindi il club resterà chiuso al pubblico comune. Seguo la mia amica guardandomi intorno e ammirando per la prima volta l'immensità di questo locale e l'arredamento moderno e scuro. Ci accomodiamo ad un tavolino nella zona bar dove una cameriera ci porta subito due menu.

SEI L'URAGANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora