CAPITOLO 10

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Ormai non la vedo da due settimane, da quando c'è stata la festa a casa sua e io l'ho rifiutata tornandomene a casa e da mia moglie. Mi ha mandato solo un messaggio qualche giorno fa dicendomi che le era tornato il ciclo. Ma a parte questo, silenzio da parte sua. Ha evitato di fare altre feste però va in quelle delle case altrui.
Mia moglie lavora come una pazza come al solito e sembra esser tornata alla vita di sempre dopo l'ultima parentesi che abbiamo avuto.
Pericolo scampato anche con lei visto che le sono tornate due giorni dopo aver fatto i test e la scopo ancora con più attenzione.
-"Dai amore, sbattimi più forte" dice ad alta voce mentre la penetro da dietro e lei è piegata sul lavabo del bagno. Aumento il ritmo stringendo la carne dei suoi fianchi e ogni tanto le mollo qualche sonoro schiaffo sul culo. Ha le natiche rosse e la penetro più forte facendola urlare. Io grugnisco e penso a Faith sotto di me, dentro di lei. Stimolo il clitoride di mia moglie facendola urlare di piacere mentre mi muovo velocemente e poi esco per riversarmi addosso a lei, sul suo culo e la sua schiena.
-"Cazzo...." dico quasi singhiozzando. Quando penso alla ragazzina riesco ad eccitarmi subito e a venire subito e l'orgasmo è intenso da togliermi il fiato. Sento il cuore battere furiosamente e la testa martellarmi dalla confusione. La voglio con tutto me stesso. Ho perso letteralmente la testa per lei e non mi capacito di lasciarla stare.
-"Dio mio Pier, migliori sempre di più mio uomo super dotato" dice languida accarezzando tutto il mio petto e poi gli addominali. Le sorrido e poi mi allontano andando ad aprire l'acqua della doccia ed entro senza nemmeno aspettare che l'acqua si riscaldi, visto che devo calmare i miei bollenti spiriti. Wanda mi raggiunge lavandosi insieme a me e toccandomi tutto e allora la prendo un'altra volta.

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Questa mattina me la prendo comoda. Rimango a casa fino a tardi a lavorare e a far conti su conti, dopo aver fatto un'abbondante colazione e dopo che Wanda è andata a lavoro.
Il mio socio invece è in giro con Ellen, da qualche parte della città. A quanto pare anche il mio socio ha una tresca con una minorenne e la cosa si fa seria visto che non la molla un attimo da sola, ha scenate di gelosia e non l'ho più visto con altre donne. Anche lui ha perso la testa. Ovviamente non mi ha raccontato nulla per paura di qualche giudizio da parte mia ma io l'ho sgamato già da tempo e rimango zitto a godermi le cose.
Anch'io ho preferito tacere i miei intrallazzi con Faith, visto la mia situazione, e so che anche Faith non ha detto nulla a nessuno. Nemmeno alla sua migliore amica.

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Sono stanca morta e non ne posso più di andare per feste e tornare sempre tardissimo tutte le sere. Sono esausta. Ho bisogno di un time out da tutto ciò. Ellen viene qualche volta alle feste, ma preferisce rimanere al club dove c'è Kostantin. Io il suo socio non lo vedo da due settimane, da quando mi ha rifiutata e ha preferito tornare a casa a scoparsi la moglie. L'ho evitato e gli ho solo mandato un messaggio per informalo che mi era tornato il ciclo, per essere corretta.
-"Dai Faith, vieni al club almeno stasera" continua a convincermi la mia amica da sopra il divano in cui sono allungata e sto per stramazzare sotto al plaid dal sonno. E sono appena le nove di sera. Io in disordine totale e la mia amica tutta in tiro.
-"Non ci pensare proprio El, tra poco collasso" dico poi sbadigliando. Ellen sbuffa e si alza sentendo il rombo del motore della macchina di Kostantin, che è nel mio vicoletto.
-"Ok, buonanotte allora" dice sconfitta.
-"Notte" dico sbadigliando di nuovo e chiudendo gli occhi mentre il televisore continua a blaterare qualcosa in sottofondo. In casa è rimasta solo Sharon che andrà via tra non molto.

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Mi sveglio sentendo caldo e stretta in una morsa. Apro gli occhi nel panico agitandomi.
-"Shhhh, piccola. Sono io. Non ti spaventare" dice a bassa voce Pier al mio orecchio. Mi metto a sedere staccandomi da lui e lo fisso disteso sulla penisola del divano dove ero distesa fino a qualche secondo fa ed ero crollata a dormire. Il soggiorno è immerso nel buio, tranne per la luce che proviene dal televisore che è in modalità silenziosa.
-"Tu che ci fai qui?E come sei entrato?" dico seria e confusa. Si mette a sedere accanto a me e noto la camicia stropicciata, le maniche tirate sulle braccia, i capelli arrufati e la faccia stanca. Fisso l'orologio al muro e vedo che sono le undici. Mi prende una mano tra le sue e mi fissa intensamente.
-"Mi manchi Faith. Mi manchi come l'ossigeno e ogni giorno di più mi sento morire non vedendoti, non respirandoti, non baciandoti. Non avendoti. Mi sembra di impazzire sempre di più" sussurra roco vicino al mio viso. Il mio cuore batte furiosamente mentre lo fisso e mi lascio attraversare dalle sue parole.
-"Mi manchi anche tu Pier. Mi manchi da morire e mi sento morire ogni giorno non poterti avere alla luce del sole. Mi manca viverti, averti sempre con me. Non respiro, non vivo" dico con un nodo in gola e gli occhi lucidi. Pier mi accarezza una guancia fissandomi con quegli occhi scuri e profondi a pochi centimetri dal mio viso.
-"Vorrei viverti anch'io alla luce del sole piccola, ma tutto questo è impossibile. Ho fatto la mia scelta tre anni fa e solo ora mi sto rendendo terribilmente conto dell'errore che ho fatto. Potevo viverti se non ero sposato e una volta che tu saresti stata maggiorenne" dice serio continuando ad accarezzare la mia guancia sinistra con il pollice.
-"Potresti sempre farlo..." dico con un filo di voce ed il cuore che mi martella nel petto.
-"Non è facile e possibile come credi Faith. Ci sono cose che non sai e che non posso dirti" dice serio poi sospirando e abbracciandomi stratta a lui. Lo abbraccio forte anch'io respirando il profumo speziato che porta e il profumo della sua pelle. Si stacca e prende il mio viso tra le mani.
-"Tu sei importante per me Faith. Non faccio altro che pensarti in continuazione e vorrei averti per sempre con me" dice serio prima di baciarmi con lenta passione infilando la lingua nella mia bocca in cerca della mia che si avvinghia subito alla sua. Prende la maglia del mio pigiama e lo fa volare insieme poi al pantalone e alle mutande. Lo spoglio velocemente anch'io tanto da poter ammirare tutto il suo corpo muscoloso e scolpito e il suo pene grosso e dritto. Pier torna a baciarmi la bocca mentre con le mani prende i miei seni e li massaggia, stimola i miei capezzoli e li pizzica facendomi ansimare nella sua bocca. Passa a baciarmi il collo facendomi rabbrividire e poi morde il lobo del mio orecchio, scende sul petto e succhia e morde il mio seno lasciandoci dei segni rossi, con la lingua passa sui miei capezzoli turgidi, soffia e poi li morde con un pò di forza provocandomi dolore ed eccitandomi allo stesso tempo. Ansimo forte stringendo forte tra le mani i suoi capelli scuri. Con la mano prendo il suo pene duro e dritto e lo massaggio mentre Pier continua a giocare con i miei capezzoli e con due dita entra dentro di me facendomi impazzire.
-"Pier..." lo chiamo con difficoltà. Alza gli occhi mentre continua l'assalto.
-"Ti prego...." dico sconvolta.
-"Dillo. Cosa vuoi piccola?" dice con voce profonda e roca sul mio capezzolo sinistro prima di morderlo di nuovo e facendomi gridare.
-"Voglio te. Ora" dico brusca. Lui ghigna e mi spinge facendomi allungare sul divano per poi accomodarsi tra le mi gambe allargandomele e si abbassa sul mio corpo. Prende il mio viso tra le mani e mi bacia intensamente mentre struscia il suo pene sulla mia intimità.
-"Hai riiniziato a prendere la pillola?" chiede serio.
-"Si" sussurro prima di essere assalita di nuovo dalla sua bocca con un bacio rude e passionale mentre entra dentro di me con lentezza facendomi sgranare gli occhi sentendomi allargare tutta fino in profondità e sentire piccole fitte di dolore. Lo blocco stringendo le mie gambe intorno al suo bacino. Respira in modo affannoso come me.
-"Cazzo.." sussurra sul mio collo tremando. Inizia a muoversi lentamente facendo l'amore con me dopo tanto tempo. Mi era così mancato da morire sentirlo di nuovo tra le mie braccia, sentire il suo calore, il suo profumo, il suo sapore. Sentirlo tutto dentro di me. Impazzisco sentirlo fino in fondo tra una spinta e l'altra, sentirlo tremare, gemere sul mio collo, sulle mie labbra, nella mia bocca, sentire le sue mani accarezzare tutto il mio corpo mentre mi penetra aumentando il ritmo fino a farmi impazzire portandomi ad esplodere ed urlare per l'intensità dell'orgasmo che mi attraversa tutto il corpo e sentirlo esplodere dentro di me e gridare baciandomi e mordendomi il collo, come fosse posseduto.
-"Cazzo piccola..." sussurra sull mia bocca fissandomi. Accarezzo la sua nuca sorridendo e tenendo ancora le mie gambe allacciate intorno alla sua schiena.
-"E' troppo bello stare dentro di te e sentirti tutta, sentire che ti contrai intorno al mio uccello, sentire quanto sei calda, bollente. Sentire i tuoi muscoli stringermi, inghiottirmi e prendermi tutto fino in fondo. Mi fai impazzire. Mi fai perdere la testa cazzo" dice roco prima di tornarmi a baciare con rudezza. Lo bacio con la stessa ruvidezza e gemo sentendolo spingere di nuovo e sentendolo ingrossarsi tra una piccola spinta e l'altra.
-"Ahhhh Pier..." ansimo sentendolo strigermi il capezzolo destro tra i suoi denti. E' duro e grosso di nuovo ed è una sensazione strana sentirlo crescere dentro.
-"Mmmmmm...piccola sporcacciona, come ti piace" dice roco sulla mia bocca prima di baciarmi e iniziando a scoparmi forte.

SEI L'URAGANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora