CAPITOLO 4

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Siamo a fine lezione e con Ellen sto per tornare a casa.
Ho passato una nottata senza chiudere occhio. Ho ripensato in continuazione a quello che è successo con lo sconosciuto sexy e rude, ma anche tanto stronzo. Mi ha usata e mi ha gettata via, solo perchè sono molto più piccola di lui. Ovviamente Ellen non sa di questa cosa e non potrebbe capire. Nessuno potrebbe capirlo in fondo.
Oltre a questa folle ossessione, sono nervosa anche per il ritorno di mio padre, che a quanto pare atterrerà tra poco, sempre se non è già atterrato.

Quando arrivo a casa infatti vengo raggiunta dalla mia tata che mi avvisa di andare nell'ufficio del signor Burn, ossia mio padre.
Entro senza bussare ed avanzo velocemente.
-"Ciao papà" dico emozionata nel rivederlo dopo tanti mesi.
-"Ciao" risponde senza nemmeno alzare la testa dalle scartoffie e senza una vena di emozione.
Non è nemmeno emozionato di rivedere sua figlia dopo tutti questi mesi. Ho un groppo in gola e sono delusa sempre di più.
-"Ho visto che a scuola hai tutti ottimi voti,brava continua così. Stasera a cena verranno due miei clienti molto importanti e sono due amici. Visto che tua madre non si degna nemmeno di farsi vedere sarai tu la prima donna di casa accanto a me. Puoi andare ora" dice fissandomi per un attimo e poi torna a fissare il computer.
-"Sempre accogliente come genitore" dico sarcastica alzandomi e uscendo velocemente.

Razza di stronzo!

***********

-"Ehi Kos,stasera abbiamo la cena a casa di Burn. E' appena tornato a casa. Vado un attimo a casa sua a far vedere dei documenti. Ci vediamo più tardi. Ah! E controlla per favore se portano tutta la roba quei fottuti fornitori" dico battendogli una pacca sulla sua spalla. Kostantin è seduto sullo sgabello del bar dove poco fa ci siamo presi un caffè insieme.
-"Va bene amico. Ti trattieni là o torni un pò qui?" chiede leggendo un messaggio sul telefono.
-"Penso di tornare, ho delle cose da sbrigare prima di abbandonare il locale così stasera"
-"Tua moglie si è fatta viva? Dimmi che l'hanno rapita gli alieni" dice sarcastico il mio amico. Scuoto la testa ridacchiando.
-"Stai tranquillo, sta bene e si da da fare con lo shopping in Italia" dico con una smorfia mentre ripenso alla telefonata della sera precedente quando Wanda mi ha chiamata e mi ha raccontato quello che stava facendo in Italia e le cose che si è comprata.
-"Peccato..." dice sbuffando.
-"A dopo Kos"lo saluto.
-"A dopo Pier".

***************

Arrivo a casa Burn, una bella villa un pò in periferia nella città di Manchester, dopo uno stop a casa per indossare abiti meno formali.
Vengo accolto dalla donna dei servizi e fatto accomodare nel soggiorno.
-"Prego signor Savini, si accomodi. Vado subito a chiamare il signor Burn"
-"Grazie" dico alla signora, sedendomi sul morbido e comodo divano ad L molto grande, che occupa maggior parte del soggiorno. L'arredamento della villa è moderno, tutto tendente al chiaro, tra il bianco ed il crema, pavimenti in marmo super lucidissimi e tecnologia di ultima generazione.
-"Ciao caro" fa ingresso con un sorriso amico Mike Burn, mio amico e mio broker di fiducia, un uomo sempre distinto, elegante e infallibile negli affari. Mi alzo sorridendo e lo abbraccio mollandogli delle pacche amichevoli sulla schiena.
-"Bentornato Mike, vecchio. Come stai? Non ti fai vedere da una vita qui" dico sorridente staccandomi da lui. Ci accomodiamo.
-"Grazie. Tutto bene. Domani parto di nuovo. Sono solo venuto al volo per fare delle cose.Tu come stai?"
-"Mah, tutto bene. La solita vita Mike. Si lavora e si concludono affari" dico mettendomi comodo sul divano. Sorride amichevolmente.
-"Mi fa piacere Pier"
-"Sharon portaci due caffè per favore" dice poi alla donna dei servizi.
-"Tua moglie sta bene? Come mai non è tornata?" chiedo non vedendola mai, tranne in rare occasioni in cui l'ho vista.
-"Bah, chi lo sa. Pare stia bene visto che non le manca il denaro. Sarà da qualche parte nel mondo. Forse Panama, Zurigo o forse l'Australia" dice sarcastico sbuffando subito dopo. Scuoto la testa sorridendo.
-"Affiatati come sempre devo dire" dico sarcastico facendogli l'occhiolino e facendolo sorridere.
-"Eh caro Pier, sai bene anche tu come funziona la vita ad un certo punto e ti impongono di cambiare la tua vita serena, di cambiarla bruscamente e da un momento all'altro ti ritrovi sposato, cosa che ovviamente non volevi, e poi con una figlia a carico che altrettanto non eri pronto ad avere. Non che non le voglio bene, sia intesi. E' che è stato tutto così improvviso per entrambi, sia per me che per Florian e alla fine questo è il risultato. Pessimi coniugi e pessimi genitori" dice serio fissandomi con i gomiti poggiati sopra le gambe. Annuisco pensieroso.
-"Si, ne so qualcosa a riguardo Mike. Sono cresciuto così e sto vivendo tutt'ora la stessa situazione con Wanda" dico sospirando.
La donna dei servizi torna con un vassoio con delle tazze dentro e con un piattino di biscotti. Poggia il tutto e va via.
-"Papà!" urla una voce femminile dal corridoio ma Mike non la sente, è intento a girare il suo caffè.
-"Papà!" urla ad alta voce sull'ingresso del soggiorno facendomi sussultare per la sorpresa e facendomi bloccare di colpo. Anche la ragazzina sgrana gli occhi e subito le si colorono le guance di porpora.
Non è possibile! Lei. La ragazzina che mi ossessiona la mente, la ragazzina che stimola i miei impulsi sessuali come un adolescente è la figlia del mio amico e broker Mike.
-"E tua moglie come sta?" chiede Mike riscuotendomi dai miei pensieri. La ragazza apre la bocca alla domanda e nei suoi occhi vedo passare sorpresa e poi rabbia.
-"Papà! Ti sto chiamando da mezzora! Mamma ha appena chiamato e ha detto di richiamarla subito" dice ad alta voce, quasi sbraitando. Mike la fissa scocciata per un attimo e poi sbuffa.
-"Mia moglie sta bene. E' in Italia per lavoro" dico tranquillo fissando prima lui e poi sua figlia che stringe le mani a pugno. Mike annuisce e beve con calma. Io non tento nemmeno più di nascondere la fede al dito.
-"Faith, le maniere buone dove sono finite? Sharon non ti ha avvertita che avevo ospiti? E poi tua madre che diavolo ha di così importante da farti correre da me per dirmi di richiamarla?!" sbraita anche se con voce tranquilla, ma so che è infastidito.
-"Se non mi diceva che era importante non correvo qui. Ha detto che è solo urgente. Vedetevela voi" sbraita la figlia sedendosi, quasi a corto di energie.
Capisco come si sente, ad esser sola, abbandonata dai genitori. Mike si alza in piedi sbuffando.
-"Pier scusami un attimo. Faccio la telefonata a Florian e torno. Lei è Faith, mia figlia. Faith lui è un caro amico e cliente, trattalo bene nel frattempo" dice prima di uscire dal soggiorno.
-"Ottimo" dice sarcastica. Mi fissa con sguardo omicida.
-"E quindi tu sei amico di mio padre" dice con voce gelida. Io annuisco incapace di spiccicare le parole.
-"E sei suo cliente..." continua ed io annuisco ancora.
-"Tu maledetto figlio di puttana..." inizia a dire furiosa a bassa voce alzandosi e venendosi a sedere accanto a me, fin troppo vicino.
-"Tu sei l'amico di mio padre, sei sposato e ieri mi hai fatta venire con la tua cazzo di mano" dice rabbiosa a pochi centimetri dalla mia faccia. Trattengo il respiro fissandola intensamente, un pò con vergogna e un pò con rabbia per non poterla avere perchè è minorenne e un pò perchè è la figlia di Mike.
-"Si, sono sposato. Sono amico di tuo padre e ti ho detto di cancellare quello che è successo ieri sera. Chiaro? Non era mia intenzione metterti le mani addosso. Non sapevo che eri figlia di Mike e non conoscevo nemmeno il tuo nome. Ho scoperto tutto adesso" mi difendo dal suo attacco furioso.
Faith mi fissa schifata e alza una mano che io blocco prontamente prima di esser colpito da lei.
-"Stai buona intesi?" dico a bassa voce incazzato per questa fottuta assurda situazione.
-"Sembra che il destino non smetta mai di riservarmi sorprese del cazzo" dice a bassa voce tra sè.
Le lascio il braccio e mi allontano un pò da lei. Ho un'erezione che mi sta esplodendo nei jeans.
-"Sei uno stronzo. Non ti sei nemmeno degnato di dirmi che eri sposato" bisbiglia visto che passa nei paraggi un attimo la donna dei servizi.
-"Non era nel tuo interesse sapere la mia vita e lo è tutt'ora. Sono sposato da tre anni e se ti ricordi sei stata tu ad iniziare il tutto" ribadisco infastidito.
-"Sei un verme. Sei tu che hai tradito tua moglie e mi ha ficcato la mano nelle mutande" dice rabbiosa. Mi riavvicino a lei, a qualche centimetro dalla sua bocca, facendole sgranare gli occhi e facendola arrossire.
-"Stammi a sentire bimba. Dimentica tutto quello che è successo, te lo dico per l'ultima volta. Tu devi stare lontana da me" dico a fior di labbra in modo severo e fissando intensamente quegli occhi verdi e torbidi, scuri, omicidi.
La ragazza mi spinge di colpo, facendomi perdere l'equilibrio per la sorpresa, e si alza andandosene furiosamente.
Rimango solo a pensare a quella ragazzina ribelle, quella ragazzina che mi ha fottuto il cervello, quella ragazzina che vive da sola e abbandonata in una casa del genere.

Mike torna in soggiorno con la sua solita espressione naturale da accigliato. Si siede di nuovo dov'era seduto.
-"Scusa ancora amico. Mia figlia dov'è?" chiede guardandosi intorno e poi guardando me.
-"Sarà andata a studiare, non so" dico alzando le spalle.
-"Ok, l'importante è che studia e non mi deluda" dice prendendo la sua tazza di caffè in mano, ormai tiepido.
Lei sarà delusa di sicuro ad avere genitori come Mike e Florian Burn, di sicuro non sarà contenta di vivere da sola e non vedere mai i suoi, nemmeno per le feste.

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Maledetto figlio di puttana!

Stronzo ipocrita.

E' sposato.

Maledettamente sposato.

Fottutamente sposato.

Mi ha davvero usata per divertirsi e ha tradito anche sua moglie. Una moglie cazzo. Una fottuta moglie.
E la cosa sorprendente è che amico e cliente di mio padre e io nemmeno lo sapevo.
Tremo dal nervoso. Avevo voglia di prenderlo a schiaffi per la sua faccia insolente, da menefreghista, come se lui avesse ragione su tutta la linea.

Bastardo!

Mia madre che chiama solo per dirmi di passarle suo marito che ha una questione urgentissima da risolvere, senza nemmeno informarsi se sto bene, se a a scuola vado bene e senza mostrare alcun affetto. Non dice mai quando torna a casa, lo fa e basta quando ne ha voglia e tempo.

SEI L'URAGANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora