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Giovedì e venerdì... riassunto veloce... Jungkook e Jimin sono usciti insieme a correre, parlato solo l'indispensabile, e il meglio di tutto Jungkook non ha fatto il bipolare.

Giovedì Jungkook non aveva avuto allenamento per dei problemi dell'allenatore, venerdì invece era dovuto andarci anche se non voleva, ciò però non lo aveva fermato da andare a correre con Jimin la mattina presto per poi allenarsi con il resto  della squadra, più tardi parlando con l'allenatore gli aveva chiesto se fosse possibile arrivare più tardi avendo lui già corso la stessa distanza che avrebbe corso in campo, non gli piaceva troppo il modo infantile in cui si comportavano alcuni dei suoi compagni.

dopo quasi venti minuti persi a cercare di convincere l'allenatore accettò ma solo perché il castano era uno dei suoi migliori giocatori.

Il biondo da parte sua, grazie all'insistenza di Sua, aveva deciso di rimanere quei due giorni e approfittare così di poter uscire il sabato di prima mattina per andare a fare un giro, il castano era rimasto sorpreso dai suoi genitori, sembravano quasi essere i genitori di Jimin, suo padre sembrava essersi innamorato del bionda, oltre ad averlo stregato con le sue doti culinarie era un amante dei giochi da tavola, a Jungkook non piacevano ma a Jimin parevano piacere particolarmente.

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il sabato dopo essere tornato dalla corsetta mattutina ava avvistato Jackson e l'allenatore che non sarebbe potuto andare all'allenamento a causa di un imprevisto per poter così uscire con Sua e Jimin.

Finirono di prepararsi i tre più giovani così come i genitori di jungkook che sarebbe usciti con degli amici del signor Jeon e non sarebbero tornati tardi. Salutarono i padroni di casa per poi entrare in macchina in direzione al centro commerciale.

- dove vuoi andare?- chiese Jungkook a Sua immettendosi sulla via principale.

- centlo commelciale- rispose contento Sua

- pensavo volessi andare in centro- disse Jimin girandosi verso il più piccolo.

- possiamo andalci dopo- sorrise mostrando i destini

- ok- risposero il castano e il biondo allo stesso tempo mentre sua batteva le mani felice 

- che cosa faremo là?- chiese jimin guardando intrigato fuori dal finestrino

- ci sono negozi di vestiti, mi hanno detto di comprare a Sua una giacca o qualcosa che gli piacesse a eccezioni di giocattoli...

-Aaaaaah!!! pelché no?- urlò Sua arrabbiato

- perché ne hai molti e usi solo i tuoi preferiti.

- non impolta, io ne voglio molti...

- beh saranno solo vestiti invece di giochi, l'ha detto il papà.

- ehi ehi non litigate, non siamo nemmeno arrivati ancora- li sgridò Jimin.

rimasero in silenzio per un po' finche Jungkook non decise di accedere la radio, Jimin non conosceva quella parte della città, ma per quel che vedeva era sicuro che ci sarebbe tornato con Taehyung.

- non conosci questa zona vero?- chiese il castano 

- come lo sai?- chiese senza distogliere la vista dalle strade che scorrevano fuori dal finestrino

- hai smesso di canticchiare da un po'....

era vero, il biondo era così intrigato da ciò che vedeva che aveva smesso di prestare attenzione alla radio.

- siamo vicini- disse Sua infilando la testolina tra i due sedili -Ungu...

-si?

-se faccio il blavo... mi compli un gioco?

babysitter per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora