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-OH! che miracolo!- il moro lo stritolò in un abbraccio da orso e lo lasciò andare solo dopo aver ricevuto un pizzicotto dal più basso- ti sta di meraviglia il rosa- facendogli l'occhiolino e ridendo dell'espressione di Jimin.

-ciao anche a te Namjoon- disse Jimin- sei esasperante.

- I know-  guardando alle spalle di Jimin si accorse del castano in piedi dietro di lui che gli osservava con sguardo serio- e lui?- chiese muovendo la testa nella direzione del castano.

-Ah!- Jimin afferrò il braccio di Jungkook tirandolo più vicino a loro- Namjoon  ti presento Jungkook, Jungkook lui è Namjoon un amico e una specie di allenatore sporadico- sorridendo a Namjoon.

—E' un piacere, Jungkook — il moro allungò la mano per salutare Jungkook che rimase a fissare la mano davanti a lui insicuro se accettarla o meno. sarebbe stato molto maleducato da parte sua farlo sopratutto perché si capiva che era maggiore rispetto a lui, con la migliore pokerface dalla storia sorrise e rispose al gesto

—piacere mio...

—Uhu~ Ti alleni, campione? —chiese Namjoon osservando il braccio del castano senza lasciargli la mano.

—perché? —chiese Jungkook cercando di liberare la sua mano dalla stretta di Namjoon.

—Gioca a football americano —spiegò Jimin afferrando il braccio di para que liberara a Jeon.

—Fantastico, mi piace, dovremmo uscire a fare un paio di lanci —sorrise Namjoon.

—Giochi? —chieseJungkook  leggermente interessato senza distogliere lo sguardo dalla mano di Jimin ancora sul braccio del moro.

—No, giocavo me è roba vecchia ...

—come m...

—Ha rotto un braccio a un ragazzo della squadra avversaria —disse Jimin.

—Ribadisco che non l'ho fatto apposta .

—Si, lo sappiamo, sei il dio della distruzione, continuo a non capire come faccia a stare ancora in piedi la palestra con te a capo.

—Non lo so nemmeno io —il moro e il rosa — Ma basta con le chiacchiere, siete venuti per allenarvi no?  —Jimin annuì—Iniziamo allora— fece l'occhiolino a Jimin che alzò gli occhi al cielo.

—farai cardio Kook? — chiese Jimin sorprendendo un po' il castano per il modo in cui lo aveva chiamato.

—Eh, si.

—ellittica o tapis roulant?

—qualsiasi cosa andrà bene —disse indifferente.

—bene, tapis roulant sia —

—D'accordo.

Jimin senza aspettare che Jungkook razionasse si girò e iniziò a camminare verso il tapis roulant più vicino  quando ricevette una pacca sul sedere. Si girò verso il colpevole per vedere Namjoon sorridere.

—¡YAH!

—hai ancora il miglior culo — gli fece l'occhiolino e se ne andò— Fammi sapere quando avrai finito di correre, ti darò degli esercizi per gambi e glutei.

—Mai, pervertito! —Namjoon rise.

Jungkook corrucciò la fronte, i pugni serrati come la sua mascella, era più che arrabbiato per quello che aveva appena visto ma non sapeva perché diavolo lo fosse.

... 2 ore più tardi ...

—Jungkook, sei arrabbiato ? —gli chiese Jimin seduto di fianco a lui in macchina diretti verso casa Jeon

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