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🌷Friday🌷


-E la palla?-  chiese Jimin vedendo  Sua in piedi nella neve guardando intensamente l'albero di fronte a lui.

Sua si voltò con gli occhi pieni di lacrime e indicò in alto, Jimin alzò lo sguardo guardando nel punto indicato e vide la palla blu intrappolata tra i rami dell'albero, non era così alta ma Jimin non riusciva ancora a raggiungerla con un salto, ma forse se ... 

-Entra, ti congelerai se continui a stare lì senza muoverti.-Jimin tese la mano e Sua la prese.- Intanto che provo a tirarla giù, rimani qua.- 

Sua annuì e guardò Jimin dalla finestra della sala. 

Jimin si guardò intorno cercando di trovare qualcosa che potesse aiutarlo nell'impresa,  ma non c'era nulla. Guardò l'albero e deglutì a fatica, da bambino era piuttosto brava ad  arrampicarsi sugli alberi, ma l'essere caduto da uno bello alto lo aveva spaventato tanto da  non essersi più arrampicato di nuovo per anni. 

Jungkook entrò in casa, non sentendo i soliti rumori provenire dalla sala pensò che Sua e Jimin forse fossero andati da qualche parte. Mise le sue cose nella  camera da letto e tornò in soggiorno con l'intenzione di guardare la televisione mentre aspettava che arrivassero . 

-Sua?- Jungkook chiese sorpreso di vedere suo fratello incollato al vetro di fronte al giardino. 

-Ungu!-

-Cosa fai? -Chiese  avvicinandosi al piccolo mentre guardava fuori, il giardino era coperto di neve. 

-Gualdo come  Iminie si allampica sull'albero... 

-Jimin? Arrampicarsi sull'albero? Per cosa? -Sua sorrise, indicando il punto in cui si trovava Jimin. 

-Ungu, devo andale in bagno, contlolla Iminie . -

-Va bene.-

 Sua corse in bagno e Jungkook lo sentì solo sbattere la porta. Guardò da dentro la casa mentre Jimin cercava di mantenere l'equilibrio mentre cercava un ramo. Jungkook fece scivolare la porta a vetri e la richiuse già fuori, si avvicinò lentamente all'albero senza che Jimin se ne accorgesse.

-Cosa fai?- Jimin perse per un secondo l'equilibrio dalla sorpresa , abbassò gli occhi trovando quelli di Jungkook ad osservarlo.

—Jungkook ...

-Cosa ci fai lassù?- Chiese di nuovo  con un sorriso malvagio.

-Io ... Uh. Voglio far cadere la palla di Sua ma non riesco a raggiungerla... -disse, sfiorando appena  la palla, non c'era verso, non la toccò nemmeno con la punta delle dita.

-Mmm ... giusto.E non potevi chiedere aiuto? -

Jeon incrociò le braccia mentre guardava i falliti tentativi di Jimin di raggiungere la palla.

-Huh. I tuoi genitori se ne sono andati e ... E non c'eri nemmeno tu, e non c'era niente su cui poter salire ...-

-Potevi aspettare che arrivassi.-

-Non potevo farlo, è la palla preferita di Sua e non si è  mosso di un millimetro da per non perderla di vista, stava solo in piedi proprio come te adesso.-

-Non gli sarebbe successo niente fino a quando non fossi tornato.-

- Da quanto tempo sei lassù?-

-Non importa,- disse seccato di non riuscire a raggiungere la palla, mise una mano sul ramo su cui si trovava e allungò un po le gambe verso la palla, sentì il dito toccare la plastica ma allo stesso tempo il ramo scricchiolò sotto di lui, Jimin rimase fermo.

babysitter per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora