CLAUDIO
La quotidianità che un tempo avevamo io e Mario era stata del tutto ristabilita. Il nostro rapporto dopo il suo sfogo per colpa di suo padre, c'aveva fatto tornare uniti come prima. Non c'eravamo più baciati però, o almeno non nel senso vero e proprio del termine. I nostri contatti fisici erano sempre un po' ambigui, anche se di concreto non era successo più nulla. Eppure, quell'alone di sensualità che regnava ad ogni nostro tocco si poteva percepire lo stesso. Mario si era sciolto, era diventato spaventosamente dolce e incline al contatto fisico. Ogni volta che ci eravamo trovati vicini, era stato per suo volere. Adesso era lui a prendere l'iniziativa, era lui a non farsi problemi nel baciarmi la guancia o nell'accarezzarmi. Era lui a vivere a pieno quella situazione che sembrava riportarlo vicino a me, ogni giorno un po' di più. Doveva essere inevitabilmente successo qualcosa nella sua testa. Tutte le paure che prima aveva, erano come sparite, dissolte nell'aria. Si comportava in modo sereno costantemente, ed io mi facevo trascinare dal suo modo di fare, e mi godevo tutte le attenzioni che mi riservava, senza precludermi nulla. Anche se non c'eravamo spinti oltre, l'elettricità era palpabile, come era sempre stato tra di noi, e sia Paolo che Francesco non si erano fatti problemi nel farcelo notare.
Invitare a cena, a casa nostra Paolo, mi era sembrato carino, anche perché in quel periodo non l'avevo sentito poi così spesso. Francesco era subentrato sotto esplicita richiesta di Mario. Le sue parole infatti, mi avevano lasciato a bocca aperta quando mi aveva detto "Invita anche Francesco da noi, non mi va che pensi che ora che abbiamo fatto pace, togli del tempo a lui per me. Non sarebbe carino" dimostrando con quella frase tutta la sua maturità. Aveva messo da parte l'ostilità nei suoi confronti, dovuta ai miei racconti di quando eravamo ragazzini, e si era preoccupato di non escluderlo dalle mie giornate per non farlo sentire usato. Mario era la persona più buona del mondo, nessuno avrebbe potuto dire il contrario. Il primo ad arrivare era stato Paolo, che non aveva fatto altro che guardarci senza chiederci niente di concreto, in realtà. Francesco era arrivato circa venti minuti dopo, e al contrario di mio cugino non si era fatto di certo problemi ad esclamare "Vedo che andate di nuovo d'amore e d'accordo, piccioncini" appena varcata la soglia di casa. Mi ero sentito gli occhi puntati addosso durante tutta la cena, quando io avevo preso a mangiare dal piatto di Mario ciò che a lui non piaceva, e lui aveva fatto lo stesso. Il commento di Francesco a quella scena era stato esilarante "Siete diabetici, davvero. I miei hanno smesso di farlo due giorni dopo essersi sposati. Voi nemmeno siete fidanzati che già fate queste cose. Evitateci almeno di vedervi imboccarvi a vicenda. Non credo di poter reggere oltre". La risposta di Mario era stata accompagnata dalla sua risata, che era arrivata cristallina dentro le mie orecchie "Credo sia solo abitudine. Io so i suoi gusti e Cla sa i miei. Tutto qui. Non ci vedo niente di male".
Francesco e Mario erano addirittura riuscita a condividere lo stesso divano senza fare battute pungenti, si erano semplicemente ritrovati a commentare una vecchia puntata di X-factor insieme, e li avevo sentiti addirittura ridere per qualche concorrente stonato. Quello era stato il momento giusto per avvicinarmi a mio cugino, intento a lavare i bicchieri in silenzio. Non aveva sentito neppure il suono dei miei passi avvicinarsi, segno che era con la testa sulle nuvole, e si era accorto di me solo quando gli avevo sfiorato il gomito con una carezza.
"Cerchi qualcosa Cla?" aveva domandato, iniziando ad asciugare il primo bicchiere in modo accurato, troppo. C'era qualcosa che non andava, era triste, completamente disorientato e non aveva parlato quasi per niente per tutta la sera, si era limitato solo a fissare me e Mario in modo quasi ossessivo, non avevo potuto non farglielo notare "Pa stai bene? Ti vedo strano. Avrai detto tre parole in croce da quando sei arrivato".
La sua risposta era arrivata fiacca e strascicata, per niente convincente "Sono solo stanco, tranquillo". Avevo cercato poi di deviare la conversazione su altro, evidentemente non voleva parlare con me di qualunque problema avesse, ma era stato solo peggio quando "Come va con Alessandro? Ti piace vero? Mi sembra un tipo apposto" avevo domandato.
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Love will conquer all - Clario
FanfictionClaudio e Mario sono migliori amici e vivono insieme. Mario è fidanzato con Yuri anche se non ne è innamorato. Claudio è etero e si diverte ad andare a letto con ragazze facili da scaricare. Mario è insoddisfatto dal suo rapporto. Claudio ha bis...