YURI
Sentirsi da soli fa schifo, ma sentirsi da soli con i sensi di colpa a mangiarti anche l'anima, fa ancora più schifo. Era appena trascorsa la settimana più orribile della mia vita, l'unico sorriso spontaneo che mi era comparso sul viso, l'avevo fatto quando Alessandro mi aveva chiamato tutto eccitato dicendomi di aver baciato Paolo e di stare insieme a lui in modo ufficiale. Per il resto, la mia vita sembrava bloccata. Io mi sentivo terribilmente bloccato. Da quando la mia relazione con Mario era finita, non ero riuscito più a rialzarmi, non ero riuscito a reagire, avevo solamente aspettato che qualcosa succedesse, rimanendo fermo a guardare il mondo continuare a girare. Mi ero reso conto di aver buttato gli ultimi mesi della mia vita dietro ad una persona che non mi aveva mai voluto, che non mi aveva mai desiderato fino in fondo, ma che soprattutto non era nemmeno andata lontanamente vicina ad amarmi. Avevo vissuto un amore a senso unico, consapevole però della situazione. Eppure non me l'ero sentita di mandare tutto a puttane solo perché per il momento non ero pienamente ricambiato. Ma alla fine, era stato Mario a rovinare tutto. Lui mi aveva tradito col suo migliore amico, lui aveva calpestato i miei sentimenti, lui aveva buttato la nostra storia nel cesso e sempre lui mi aveva umiliato lasciandomi un peso all'altezza dello stomaco. Ma si poteva essere ancora innamorati nonostante tutto il dolore che l'altra persona mi aveva fatto provare? La risposta era solo: sì. Dannatamente e maledettamente sì. Sapevo di essere patetico, ma non riuscivo a non pensare anche a tutti i momenti belli che avevamo passato insieme. Ai baci rubati durante le pause all'università, alle passeggiate mano nella mano, alle uscite in piena notte solo per augurargli la buonanotte. Quelle erano le piccole cose che non mi permettevano di lasciarmi tutto alle spalle e di dimenticarlo, quelle erano le cose che non mi permettevano di odiarlo come invece meritava. Mario non si era mai innamorato di me perché era già innamorato di un altro, non c'era altra spiegazione. In quella settimana non si era degnato nemmeno di mandarmi un messaggio di scuse, non si era presentato alla mia porta di casa strisciando, aveva solamente continuato la sua vita. L'unica volta che ero riuscito ad uscire di casa, non avevo fatto altro che ritrovarmi sulla strada di casa sua e come se i miei piedi avessero vita propria, mi avevano portato da lui, di nuovo. E lo scenario che mi si era presentato davanti era stata l'ennesima dimostrazione di quanto avrei dovuto dimenticarlo, il più in fretta possibile. Claudio era seduto nella sua macchina, Mario era arrivato dopo cinque minuti e solo quando aveva preso il posto del guidatore si era avvicinato al suo migliore amico e l'aveva baciato. Un bacio accennato, uno sfiorarsi di labbra, ma comunque un bacio. Mario non stava male, non si era pentito di nulla, anzi continuava a vivere la sua storia con Claudio nel migliore dei modi. Non avevo lasciato nessun segno nella sua vita, probabilmente ero stato solo un ostacolo da superare per sentirsi libero di poter fare qualunque cosa con Claudio. Lui invece era stato l'artefice del mio cuore spezzato, delle mie notti insonni e del mio malumore costante. Ero diventato l'ombra di me stesso senza poter far nulla per cambiare le cose. E come se l'intero universo ce l'avesse con me, sul display del telefono era apparso proprio in quel momento, il nome dell'ultima persona al mondo che avrei voluto leggere. Mario mi aveva mandato un messaggio, un fottutissimo messaggio dopo una settimana di silenzio, dopo che avevo finalmente capito che per andare avanti avevo bisogno di distaccarmi da lui e dall'idea di quanto fossimo perfetti insieme.
"Yu, sono Mario. Ho aspettato tutto questo tempo per scriverti perché era giusto che tu sbollissi tutta la rabbia, ma vorrei veramente vederti per parlare. Ti meriti delle spiegazioni. Sei una persona speciale ed io solo uno stupido. Mi dispiace da morire, non volevo ferirti, credimi. Spero risponderai".
Aveva cercato di pulirsi la coscienza con uno stupido sms, voleva vedermi per togliersi i sensi di colpa. Solo in quel momento mi ero reso conto di avere un bisogno disperato di parlare con Cristiano, invece avevo rovinato tutto anche con lui. Mi ero comportato da stronzo, ma lui si era lasciato baciare e l'avevo sentito anche parecchio preso, per questo forse continuava ad ignorarmi. Probabilmente quello che io avevo scambiato per semplice affetto nei miei confronti era qualcosa di più, ma ero stato troppo preso dalla mia vita per rendermene conto. Avevo calpestato i suoi sentimenti senza accorgermene, e lui giustamente, si era infuriato. Ma mi mancava da morire. Mi mancava il suo ottimismo, la sua risata, i suoi buoni consigli, l'averlo per casa notte e giorno. Forse parlare con Mario e chiudere definitivamente quella storia, sarebbe stato il primo passo per ricominciare da capo. Avevo bisogno di guardarlo negli occhi e di sapere cosa era realmente successo in tutti quei mesi passati insieme, quindi senza pensarci due volte, avevo afferrato il telefono rispondendo al suo messaggio "Va bene. Possiamo parlare, dimmi dove e quando".
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Love will conquer all - Clario
FanfictionClaudio e Mario sono migliori amici e vivono insieme. Mario è fidanzato con Yuri anche se non ne è innamorato. Claudio è etero e si diverte ad andare a letto con ragazze facili da scaricare. Mario è insoddisfatto dal suo rapporto. Claudio ha bis...