_Finalmente_

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ALEC

Ero ubriaco, totalmente. Mi ero addormentato da poco quando ho sentito Magnus entrare in macchina. Diciamo che quella non era la mia unica birra e che il Beer Pong con il vodka... era divertente. Ero tornato in macchina barcollando, avevo paura di combinare qualche cavolata... come se non avessi pomiciato con quella ragazza sul divano disfatto. Ma quando mi ha trascinato in una delle stanze al piano di sopra e provato a togliermi i pantaloni sono scappato rifugiandomi in macchina... con un altra birra. Non riuscivo a sopportare il fatto che Magnus mi avesse dato buca, sentivo una strana senzazione dentro al petto che si attenuava bevendo. Come non sopportavo il fatto che Jace ci provasse sfacciatamente con la carota... si ok, forse Magnus non è l'unico maschio da cui sono stato attratto. Anzi, penso di essere proprio cotto di Jace. Fatto sta che ora sono qui, nella macchina di mamma, con Magnus che mi tiene per mano. Non riesco a trattenere un sorriso, appena sento il suo sguardo su di me parlo.

-Sapevo che saresti venuto.

Diciamo che più che saperlo ci speravo. Ma temo che di quello che ho detto poco si capisse, visto che parlavo malissimo a causa dell'alcol. Lui mi stringe la mano e apro gli occhi guardandolo.

-Cavolo, come sei bello

Biascico guardandolo e vedo Magnus fare un sorrisetto soddisfatto. Lui esce dalla macchina e io piagnucolo.

-Torna qui...

Non avevo le forze per alzarmi e seguirlo ma fortunatamente torna poco dopo con una bottiglia di acqua. La apre e dice di berla. Bevo. Forse era meglio se non lo facevo, acqua e grosse quantità di alcol non vanno proprio bene insieme. Mi viene un conato di vomito e apro lo sportello di colpo. Rimetto tutto l'alcol che avevo ingerito, nel parcheggio, fortunatamente non c'era nessuno nelle vicinanze. In bocca avevo un sapore orribile e sentivo la mano di Magnus accarezzarmi la schiena... e dire che quasi mi eccitava. Appena finito mi pulisco la bocca con il dorso della mano e chiudo la portiera. Magnus mi guarda tra il preoccupato e lo schifato mentre mi passa un fazzoletto. Mi pulisco la mano e lo butto nella bottiglia di birra... vuota. Magnus mi passa di nuovo la bottiglia di acqua e una mentina. Stavolta ne bevo parecchia sentendomi meglio e prendo anche la mentina.

-Grazie

Sussurro, lui sorride e mi guarda.

-Mi dispiace di essere arrivato in ritardo

Sussurra, cerco di tranquillizzarlo anche se l'alcol circolava bene nelle mie vene.

-Tranquillo, non mi sono annoiato

Rido leggermente e vedo lui rabbuiarsi.

-Che hai fatto?

Ecco... gelosia... si, mi piace...

-Ho pomiciato con una ragazza...

Dico tranquillo e con una leggera aria di superiorità. Come se non sapessi che lui fa queste cose sempre, se non peggio. Lui annuisce senza guardami e sospira.

-Vedo che stai bene, adesso posso anche andarmene. È stato un piacere Alexander...

Sussurra e apre la portiera. No! No! Non voglio che se ne vada! Gli prendo il braccio per fermarlo. Lui si gira confuso e incontro i suoi maledetti occhi.

-Non... non andare

Bravo Alec! Adesso balbetti anche?! Lui sorride leggermente e guarda la portiera.

-Ti va se usciamo di qui?

Chiede lui sorridendo e io annuisco. L'alcol era quasi svanito, adesso ero semplicemente un poco brillo. Scendo dall'auto e barcollo un poco prima di riuscire ad acquistare l'equilibrio. Magnus mi sorride e cammina accanto a me. Le nostre mani si sfioravano ma nessuno dei due provava a prendere quella dell'altro. Era una tortura. I nostri passi andavano all'unisono e, come un bambino di due anni, sorridevo. Arriviamo alla confraternita ma invece di entrare gli giriamo attorno ritrovandoci nel giardino dietro.

MAGNUS' POV

Avevo deciso di portare Alec qui dietro perché era tutto più tranquillo. In macchina gli avevo offerto una mentina, sennò non potevo stargli vicino. Arrivamo all'angolo della casa guardo l'entrata colma di ragazzi ubriachi quando mi sento tirare per il gomito. Chiudo gli occhi un secondo, in quel secondo sento il muro freddo contro la schiena e del fiato caldo sul viso. Appena li riapro vedo Alec, talmente vicino che i nostri nasi quasi si toccavano. Aveva entrambe le mani sul muro accanto alla mia testa che mi bloccavano. Ne stacca una per accarezzarmi la guancia, sul viso aveva un sorriso malizioso... ok... è ancora brillo. Si avvicina e sento il cuore arrivarmi in gola. Mi bacia la fronte delicatamente e dopo scende sul naso.

-Alec...

Sussurro, non volevo che si fermasse, ma ero più che sicuro che l'indomani si sarebbe dimenticato tutto... e non era questo quello che volevo. Mi ignora e mi bacia la guancia. Quando posa le sue labbra sull'angolo della mia bocca sento brividi ovunque e trattengo il respiro. Finalmente le nostre labbra si incontrano. Erano morbide e calde, come mi aspettavo. Sapevano di menta e... erano perfette. Lo bacio lentamente ma lui accelera aumentando la passione. Poggio una mano sul suo petto, sentendo il suo cuore battere a mille... almeno non era solo il mio. Lui sussulta per poi avvicinare i nostri corpi ancora di più. Mi morde delicatamente il labbro e quasi mugolo. Non mi era mai piaciuto tanto baciare qualcuno, non mi bastava. Volevo di più, ma avrei aspettato. Già l'ho baciato da ubriaco...

-Magnus!

Urla qualcuno, Alec si stacca di colpo. Completamente rosso in viso. Io guardo lei... non pensavo che l'avrei più rivista. Portava un abito rosso che stava da favola con i suoi capelli neri. Mi guardava delusa e inferocita. Ma io non ci potevo credere, proprio ora che stavo andando avanti torna lei. Torna Camille.

TRUE LOVE STORY||MALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora