_Voglio provarci, Magnus_

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MAGNUS

6 mesi prima...

Oggi era il nostro giorno, il nostro anniversario, non vedevo l'ora di vedere la sua espressione appena mi presenterò a casa sua, senza preavviso. Sono follemente innamorato di Camille, non so cosa avrei fatto senza lei e senza il mio migliore amico Elias. Eravamo inseparabili ed io facevo sempre quello che mi consigliava lui. Ma non stavolta, lui mi aveva consigliato di portarla al Ristorante. Invece a me sembrava più romantico farle una sorpresa. Arrivo con la mia mini sotto casa sua e parcheggio accanto a una macchina, simile a quella di Elias ma non ci faccio molto caso. Scendo e prendo il mio regalo per lei, una bellissima collana con un rubino rosso e dietro inciso: AMOR. Era bellissima e al suo collo sarebbe stata da Dio. Arrivo al portone e suono, ma nessuno viene ad aprire. Eppure la macchina di lei era nel parcheggio e la luce della camera era accesa. Giro intorno alla casa e guardo dalla sua finestra. In quel momento il regalo mi scivola di mano e i miei occhi diventano subito umidi. Non potevo crederci e forse non volevo nemmeno. Questa era l'immagine più brutta che avessi mai visto e adesso capisco anche perché Elias voleva che la portassi al ristorante. Prima doveva trombarsela lui! L'immagine di lei che si muoveva su di lui, tutta nuda e con le labbra aperte per il piacere... Non respiravo più...

Oggi

-Bane!

Sussulto spaventato sentendo la voce stridula di Josephine, resto girato a piegare le maglie quando inizio a sentire il rumore dei tacchi sul pavimento del negozio. La sua mano minuta si poggia sulla mia spalla e intravedo le lunghe unghie rosse. Mi fa voltare verso di lei e vedo il suo volto senza un'accenno di rughe anche se aveva ormai 50 anni. Non ha mai fatto nemmeno un sorrisetto da quando ero qui, anche tutte le volte che cercavo di farla ridere rispondeva: "Veramente simpatico Bane, perché non torna a lavoro adesso??". Iniziavo a odiarla, mi guarda diritto negli occhi con quel suo sguardo così freddo che mi stavano venendo i brividi. Le sue labbra rosse iniziano a muoversi.

-Deve sorridere Bane! O giuro che la licenzio se tiene ancora il muso!

Sospiro e faccio un sorriso falso.

-Ecco! Questo è il ragazzo affascinante che ho assunto! Ora torni al lavoro forza!

Dice scoccando un occhiata alle maglie ancora da piegare, si volta e vedo il suo chignon biondo, ben tirato, allontanarsi. Sospiro e torno a piegare le maglie, ma questa donna aveva mai sorriso in vita sua? Intendo davvero... non i sorrisi falsi. I sorrisi che provengano dal profondo del cuore, quelli a cui puoi dargli un significato. Come quelli che fai quando vedi Alexander... mi ricorda la coscienza, si va beh... questa è una cosa a parte. Non so nemmeno perché ho reagito così quando Jace gli ha proposto di andare loro nella solita stanza. Oh si che lo sai. No, non lo so. Lo sai, lo sai. Uffaaa! Non credi che ti stai innamorando di lui? Naaah, mi ero promesso di non innamorarmi più, non dopo quanto successo con Camille.
La mia fantastica conversazione con il mio subconscio viene interrotta da una persona di cui facevo volentieri a meno. Vedo Elias, avvicinarsi a me e prendere le maglie che avevo piegato e guardandole. Per poi poggiarle di nuovo sull'espositore senza nemmeno provare a piegarle. Ora lo uccido.

-Ah Bane, che piacere vederti...

Lo guardo alzando gli occhi al cielo e dico

-Non posso dire lo stesso

Lui ride incrociando le braccia al petto

-Oh dai, Mag. Non puoi avercela ancora per quella storia, sono passati... quanti? 6 mesi? Oramai è acqua passata

Dice sorridendo soddisfatto... Oh ora te lo tolgo io quel sorrisetto dal volto. Gli faccio in sorriso falso

-Ho saputo che ti vedi con Dorothea

Dico sorridendo e lui diventa improvvisamente serio e mi guarda accigliato.

-Si e quindi?

Lo guardo, oh si avevo fatto centro. Volevo fare il ballo della vittoria.

-Chi ti dice che io non voglia vendicarmi?

Dico guardandolo e lui incrocia le braccia davanti al petto.

-Non lo faresti mai

Sussurra quasi minaccioso e io alzo un sopracciglio

-L'ho già fatto

Eh beh, era vero... lui mi guarda negli occhi e io sostengo il suo sguardo tranquillo. Distoglie lo sguardo per fissare la porta e se ne va senza proferire parola. SI! VITTORIA!
Sorrido veramente sta volta e torno a fare il mio lavoro.
Una mezz'oretta dopo vedo l'ora e vado nel camerino. Mi tolgo la bruttissima divisa di lavoro e mi metto la mia camicia argentata. Esco dal negozio e cammino verso casa... Ma Alec? Alec starà già dormendo? Sono le 23.30... È possibile. Sospiro, volevo davvero passare del tempo con lui. Ma sembrava tutto remarci contro. Quando ha detto accettato di andare in stanza con Jace mi sono sentito quasi tradito... Ma che pensavo?? Lui è il suo migliore amico nonché suo fratello, pensavo davvero che avrebbe scelto me?? Sospiro e mi ritrovo già sotto casa. Apro il portone del dormitorio e faccio le scale. Apro la porta dell'appartamento e entro. Sento subito odore di cibo cinese e solo adesso mi rendo conto di aver fame. Mi siedo a tavola mangiando quello che era avanzato ad Alec, ma lui dov'era? Mi alzo e lo cerco mentre mangiavo un involtino. Lo trovo sul divano che dormiva tranquillamente e serenamente. Sorrido dolcemente e gli accarezzo i capelli neri, era bellissimo. Lui si sveglia lentamente e mugola, tolgo subito la mano.

-No, no, continua ti prego

Borbotta ancora con la voce appesantita dal sonno, sorrido ancora e faccio come dice accarezzandolo. Lui rinizia a mugolare e apre gli occhi guardandomi.

-Voglio provarci, Magnus.

TRUE LOVE STORY||MALECDove le storie prendono vita. Scoprilo ora