Capitolo 1

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Sento la sveglia che suona, puntuale come sempre,sono le 7 e la scuola inizia alle 8, io abito abbastanza distante dalla scuola e visto che mi piace camminare, invece di prendere l'autobus,mi faccio la strada a piedi,in mezzo al traffico di New York;io non ho voglia di svegliarmi,però se non mi alzo arrivo tardi a scuola, quindi decido di alzarmi e andare in bagno. Mi guardo allo specchio e noto che i miei capelli sono davvero in disordine,cosa che mi capita raramente:decido di pettinarmi e passarmi la piastra per renderli almeno decenti, anche se non sono molto esperta di queste cose,e sinceramente basta che siano anche solo leggermente a posto e per me vanno più che bene.
Dopo essermi lavata e vestita vado in camera e preparo lo zaino per la scuola,libri,astuccio e diario: ho tutto.
Mi metto un po' di mascara cercando di fare il più il fretta possibile,saluto i miei ed esco prendendo un biscotto come fosse la mia colazione.

Io sono Riley Evans ho 18 anni, sono una ragazza di New York, abito con i miei genitori e mio fratello minore,ho un carattere decisamente impulsivo e spesso dico qualche parola di troppo: è uno dei motivi per il quale io non abbia ancora trovato un ragazzo.
Ho i capelli abbastanza lunghi,sul biondo,occhi azzurri e sono una ragazza non troppo bassa,ma nemmeno troppo alta: giusta.
Mi piace molto allenarmi: nel weekend vado sempre a correre,così da tenermi un po' in forma; durante la settimana, quando mi capita e ho un po' di tempo,vado in palestra. Mi piace qualsiasi sport:dal football, alla pallavolo,dalla danza,al basket; è proprio una mia passione.

Arrivo a scuola puntuale come sempre,mi siedo nei banchi in fondo all'aula perché la prima ora è quella di matematica e visto che non sopporto la professoressa, l'unico modo per evitare qualsiasi intervento, è sedermi il più lontano e nascosto possibile da lei.
Io non mi trovo bene in quella classe perché fin da subito si sono formati i gruppetti e ovviamente,io non faccio parte di nessuno di quelli,di solito sto da sola,non perchè,come molti credono, sono la solita sfigata che non viene accettata da nessuno o perché sono vittima di bullismo:no,niente di tutto questo, solo che cerco di stare alla larga dalle persone che non mi vogliono o che non mi accettano per quello che sono;non sono completamente sola anzi,quando vado in palestra ho degli amici,che condividono la mia stessa passione,con i quali parlare e tenerci in forma.

L'ora successiva è quella di spagnolo: una materia che adoro e nella quella vado anche bene,le lezioni della mia insegnante non mi annoiano mai.
Ed ecco la fatidica ora scienze; un'altra insegnante che odio è appunto quella di scienze,non so cosa me la faccia odiare così tanto,ma è così e non ci posso fare nulla.
Le due ore seguenti sarebbero state quelle di francese,una lingua che io amo fin da quando l'ho iniziata a studiare,e me la cavo anche,si,direi che è la mia lingua preferita in assoluto.
In generale vado bene a scuola, non mi posso lamentare,devo dire  anche, che sono un po' precisa,se le cose non vengono fatte nel modo corretto,vale la pena non farle;ecco la stessa cosa vale per me per la scuola, io sono precisa a scuola,ho i quaderni ordinati,libri anche e la sera non vado alle feste perché di solito devo studiare... però comunque qualche volta mi butto nella mischia e anche volentieri.

Finite le 5 ore strazianti della giornata,mi incammino verso casa con gli auricolari nelle orecchie, così da potermi rilassare un attimo ascoltando un po' di musica; dico rilassarmi perché quando ho le cuffie mi perdo nel mio mondo,ci siamo solo io e la musica;il genere di musica che preferisco è quello Pop,e quando cammino per strada,ogni tanto mi accorgo di  cantare ad alta voce e smetto subito,visto che magari qualcuno potrebbe avermi sentita. Mi capita anche,alcune volte,di essere in casa da sola allora mi metto le cuffie e comincio a ballare e cantare per la casa così che nessuno mi possa vedere;in quei momenti mi sento veramente me stessa e libera,è una sensazione magnifica.

Arrivo a casa e noto che mia mamma e mio papà sono seduti sul divano,cosa strana visto che di solito sono tutto il giorno al lavoro.
Dopo averli salutati,sto per iniziare a mangiare,quando sento mia mamma che mi chiama dal salotto,io la raggiungo e mi fa cenno di sedersi sulla poltrona di fronte a loro due.
"Riley" disse mia madre
"Hai presente quanto io tenga al mio lavoro,finalmente la mia carriera da chirurgo è alle stelle,la chirurgia è la mia passione, lo sai bene pure te..."continua "vedi,il mio capo mi ha cambiato ospedale in cui lavorare e purtroppo sono obbligata ad accettare:dobbiamo trasferirci a Seattle."conclude.
"Riley,vedi,tua madre ed io crediamo che sia la cosa più giusta per te..." inizia a parlare mio padre "...ci piacerà il cambiamento.
E poi sarà bello fare nuove conoscenze,nuovi amici...vedrai ci divertiremo,e poi non sarai sola, se avrai qualche problema ci saremo io e tua madre ad aiutarti. Io ho già chiesto al mio capo di trasferirmi in un'altra società e anch'io ho già lavoro,anzi,mi alzeranno di livello,sarò capo della nuova società di elettronica di Seattle."

Devo dire che la notizia mi ha letteralmente spiazzata,non me la sarei mia aspettata,sono felicissima di trasferirmi,mi serve proprio cambiare aria e non vedo l'ora di partire,non vedo l'ora di andarmene da qui e da questa gente.
"Papà,perché siete così seri? Io sono entusiasta all'idea! Quando partiamo?"
"Fra sei giorni" risponde mia madre più che sollevata,pensando che io non volessi partire o che me la sarei presa.
"Ah e tuo fratello non verrà con noi,andrà dai nonni finché non se la sentirà di trasferirsi."continua.
"Perfetto,ancora meglio,figlia unica,senza quel rompi scatole, cambio stato,cambio classe, cambio casa,... cosa posso chiedere di meglio?
Vado subito a inscatolare le mie cose e a preparare le valige!" Dico cominciando subito a correre per raggiungere la mia stanza.

Sono entusiasta all'idea di trasferirmi,finalmente posso dimenticare queste persone che non hanno potuto accettarmi per quello che sono e cominciare una nuova vita,oltretutto in una città che ho sempre voluto visitare:Seattle.

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Spero che come primo capitolo vi sia piaciuto,aspettate la continuazione!
Maria❣️

L'apparenza ingannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora