Capitolo 20

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"Perché mi fissi?" Domanda.
"Non ti sto fissando..." mento ovviamente.
"Chissà perché non ti credo." Afferma con il solito sorrisetto malizioso.

Non è che sei sempre al centro dell'attenzione...

"Non crederci... io non ti stavo fissando." Dico intanto che arrossisco, me lo sento, sono bollente.

Lui si mette a ridere, perché ride? Cosa c'è di tanto divertente?

"Cosa ti fa tanto ridere?"
"Te..." continua a ridere " te, sei tutta rossa, non sai mentire." Conclude sempre ridendo.

Io metto il broncio e non dico nulla, non ho niente da dire, strano per me, ho sempre qualcosa da dire; sono lì, impalata e immobile davanti a lui, mi fissa e non dice niente.

"Ora però sei te che mi fissi..." dico ridendo.
"No... non è vero, non ti sto fissando." Risponde insicuro.
"Chissà perché non ti credo." Dico riferendomi alla frase detta da lui prima.

Intanto suona la campanella, fra due ore di esce da scuola, non vedo l'ora; entro in classe, la professoressa di ginnastica non è ancora arrivata, quindi mi metto a parlare con Allison e le racconto tutto quello che è successo la notte precedente, compreso che non ho dormito niente.
Arrivata l'insegnante, ci incamminiamo per andare in palestra, nel tragitto comincio a pensare: perché Aiden ha fatto come se non fosse successo niente? Perché?

Arriviamo in palestra e c'è un'altra classe che la occupa, le due insegnanti, incominciano a parlare e, alla fine, si è deciso che noi e l'altra classe avremmo diviso la palestra.

"Bene ragazzi, condivideremo la palestra, abbiamo deciso di fare pallavolo, per non dividere troppo le due classi, le squadre saranno miste. Smith, Stevens; le squadre le scegliete voi, una volta a testa decidete un componente della vostra squadra, che siano misti, non solo compagni della vostra stessa classe." Dice la professoressa dell'altra classe.

Manchiamo in pochi a essere scelti, mi piace fare sport e se sapessero quanto sono brava a pallavolo, sarei la prima a essere scelta.

"Evans!" Afferma Smith.

Io mi alzo e raggiungo gli altri della squadra, da dietro sento qualcuno che mi prende i fianchi, mi volto di scatto e vedo subito Aiden.
Lo avrà chiesto lui di scegliere me.

"Gli hai chiesto di scegliermi, vero?" Dico sorridendo.
"Mmm... si, solo perché so che sarai scarsissima a giocare, non volevo farti fare una figuraccia." Dice lui sarcastico.

Comincia la partita, una normale partita di pallavolo; sono tutti impediti a giocare, poi il centrale, non si accorge che una palla stava arrivando, allora io corro e schiaccio: ottenendo un punto per la nostra squadra.

"Bravissima dolcezza, mi complimento con te." Afferma Aiden dal dietro.
"Ti avevo detto che ti avrei fatto culo in campo." Rispondo con molta sicurezza.
"Devo ammettere che sei brava a a giocare, non me lo sarei mai aspettato da una come te, così bella, così affascinante; non mi aspettavo altre doti." Afferma lui.
"Tesoro, la bellezza non è tutto, certo ci sono persone che hanno la bellezza nel sangue, come me, però si possono avere anche altri talenti." Rispondo modestamente.

Non so il perché di questi atteggiamenti tra me e Aiden, stiamo facendo come se non fosse successo nulla, come una vera coppia...




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Mi scuso per il ritardo ma oggi sono stata impegnata e non ho avuto il tempo di scrivere, ho trovato giusto pochissimo tempo e l'ho sfruttato.
A proposito: Buona Pasquaaaaa

Maria❣️

L'apparenza ingannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora