Capitolo 18

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Niente, non riesco a dormire, saranno le tre e quaranta ormai, perché mi succede questo? Perché non posso av... no Riley, non pensare certe cose.

La notte non finisce più, perché non sto ancora dormendo? È la prima volta che mi capita una cosa del genere, di solito la notte dormo come un orso in letargo e la mattina non mi vorrei più alzare.
Ma perché?
Decido di alzarmi dal letto, gironzolo un po' per la stanza con la lampada della scrivania accesa per non far vedere ai miei che ho il lampadario della camera acceso, uso quella. Mi metto a navigare per internet, vado su whatsapp, su Instagram,su tutto ma niente, non dormo.
Mi dirigo verso la cabina armadio e provo tutti i vestiti che ho, cappelli, scarpe, sciarpe, foulard, camice, gonne, vestiti lunghi e corti. Guardo il telefono, sono le  quattro e venticinque.
Mi rimetto sotto le coperte, dopo che avevo indossato nuovamente il pigiama, non dormo ancora, poi però, sento dei rumori fuori dalla camera, esco e c'era tutto buio, accendo le luci in corridoio e non c'era nessuno; perlustro tutto il piano superiore ma niente, non trovo la causa del rumore.
Vado di sotto, in salotto niente, in studio anche e sala da pranzo pure; sono quasi in cucina, prima di accendere le luci, sento che il rumore strano, è sempre più vicino, accendo la luce e...

"MAMMA! MI FAI SPAVENTARE!" Urlo in mezzo alla cucina.
"Scusa tesoro, devo uscire, mi hanno chiamata dall'ospedale, stavo facendo colazione per poi andare. E te che ci fai già in piedi?" Mi domanda incredula.

In effetti non mi sveglio mai presto, o prima del dovuto.

"Ho sentito dei rumori e sono venuta a controllare ma aspetta...che ore sono?"
"Sono le cinque e mezza... non vedi che fuori sta per sorgere il sole?"

Non lo avevo notato in effetti.

"Allora sono in tempo per andare a correre un po'." Affermo entusiasta.
"Ciao mamma, buon lavoro e salvali tutti." Dico fiera di lei.
"Ci proverò, faccio sempre tutto il possibile per salvarli, non fare tardi a scuola." Si raccomanda.

Sono per strada, sto correndo, con le cuffie che mi portano nel mio mondo.
Più avanti a me c'è un altro ragazzo che corre, sembra molto sudato; solo dopo mi accorgo che è Aiden. Cosa faccio? Lo raggiungo? No meglio di no... cambio strada, si, decisamente te meglio evitare imprevisti.
Cambio strada, non so precisamente dove sono, ho ancora circa due ore prima che inizi la scuola, ho tutto il tempo.
Sto tornando a casa, sto guardando verso l'alto non guardo dove vado per rilassarmi del tutto, tanto la strada è completamente dritta, non ce n'è bisogno.

"Ehi..."

Senza volere, vado a sbattere contro qualcuno, sono tutta bagnata, ho la maglietta fradicia, sono sicura che non sia il sudore, ma l'acqua della persona che mi è arrivata addosso; alzo gli occhi...

"Aiden? Cosa ci fai qui?"
"Eh dai! Se tu che hai cambiato strada! Mi stai evitando?"

Come prego? Lui ieri mi ha praticamente cacciata di casa, non risponde alle mie chiamate, poi però, sarei io quella che lo evita!

"No scusami? È tutta la notte che ti chiamo e non rispondi! Ti mando i messaggi: visualizzi e non rispondi, sarei io quella che ti evita? Ma non farmi ridere." Dico quando sto per girarmi.
Mi afferra il polso, e mi fa voltare verso di lui.
Una volta di fronte a lui, di nuovo, comincia a parlare.

"Ieri mi sono arrabbiato perché sei entrata lì..." comincia, ma io lo interrompo.
"... non l'ho fatto apposta, non sapevo di non poter entrare."
"Ora lo sai, non farlo più."
"Devo andare a casa, fra poche ore inizia la scuola, mi devo fare ancora la doccia." Affermo voltandomi e andandomene, senza che lui possa dire niente.
L'ho lasciato lì, mi piace stare con lui, però dobbiamo prendere un po' di tempo per pensare, si deve dare una calmata...


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Ecco il 18!
Cosa ne pensate di Aiden?
Maria❣️

L'apparenza ingannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora