Capitolo 6

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Mi trovo davanti ad una scuola enorme, ci sono i ragazzi che chiacchierano, ragazze cheerleader che provano le loro acrobazie, i ragazzi che studiano prima di entrare in classe. È totalmente diversa dalla mia vecchia scuola, l'altra era piccola, insignificante; solo diversa.
Aiden mi fa cenno di entrare,io lo seguo un po' terrorizzata all'idea,entro e la scuola è tutta luminosa Grazie alla luce del sole che entra dalle vetrate: proprio come nei film.

"Ehi,dolcezza,fra poco suona la campanella, questa è la tua classe e quella affianco è la mia. Se hai bisogno sono di là." Afferma molto gentile.

È davvero troppo gentile però,godiamoci il momento.

"Grazie Aiden,davvero non so come avrei fatto... questa scuola è bellissima, è come quella dei film.." dico scherzando.

Lui si mette a ridere.

"Che c'è da ridere?" Chiedo confusa.
"Niente,è solo la tua faccia...sembri un piccolo uccellino indifeso. Sei carina."

Mamma mia. Ma ce la fa?? Non può dirmi queste cose in pubblico e nemmeno quando siamo soli. Non lo sopporto.

"Ora entro che si fa tardi,Non voglio cominciare il primo giorno con ritardo, soprattutto se è a causa tua." Specifico.
"Certo certo dolcezza. Vedo che non riesci a trattenerti dal stare lontano da me. Ammettilo, sei pazza di me. Ma ti capisco, chiunque sarebbe pazza di me, qualunque ragazza della scuola." Afferma con disinvoltura.

Ma si può essere così modesto nella vita?

" Ah, ma pensa, sai che non ti credo, no, non ti credo affatto, sei solo un presuntuoso e modesto ragazzo che ha una cotta per me. Lo so lo so, chi non avrebbe una cotta per me? D'altronde, sono così bella e simpatica." Dico con ironia per prenderlo in giro.
" se cerchi di offendermi non ci stai riuscendo..." afferma ironico.

Io lo saluto tirandogli un pugno sulla spalla che però sembra infastidirlo.

"Ehi che c'è?" Domando ridendo.
"Eh...parli con me?" Domanda.

Con chi vuole che stia parlando?

"Ehm.. si, direi di si... cos'hai?" Domando seria.
"Beh...vedi..." comincia però viene interrotto dalla campanella.
Ok Riley; ce la puoi fare...

"La Campanella." Specifica.
"Si beh... vado allora."
" a dopo" mi risponde lui.

Ok Riley, ce la puoi fare, è solo un primo giorno di scuola come tutti gli altri ne hai fatti a centinaia ormai, e se i compagni mi accetteranno?
Penso di sì,almeno, lo spero.
Entra in classe e vedo un insegnante seduto sulla cattedra, è l'insegnante di matematica, si presenta e mi presenta, mi dice di sedermi nel banco vuoto di fianco una ragazza molto timida che però sembra simpatica, beh... La prima impressione è buona.
Io mi siedo affianco a lei e mi presento.

"Ciao! Sono Riley Evans! Piacere." Affermo molto sicura.
"Io sono Allison Thompson, piacere mio."
"Che bella la scuola, totalmente diversa rispetto a quella nella quale andavo prima."
"Beh si... è molto grande e poi, aspetta...ma te da dove vieni?" Mi domanda curiosa.
"Vengo da New York, però andavo in una scuola non molto frequentata. E non mi piaceva, sono felice di essermi trasferita." Spiego a Allison.
"Wow... da New York... ho sempre voluto visitarla,anche se Seattle è magnifica." Specifica.
"Ragazze. La lezione è iniziata. Sono contenta che Riley abbia fatto amicizia, però ora sto spiegando; parlerete all'intervallo." Ci rimprovera l'insegnante.
Dopo che tutti i professori delle prime ore si sono presentati, suona la campanella che segna l'inizio dell'intervallo. Io e Allison usciamo dalla classe, mi mostra il mio armadietto, ovviamente di fianco al suo, e passeggiamo per i corridoi.
Ad un certo punto,sento qualcuno che mi chiama e capisco che è Aiden.

Ma cosa ci fa qui ancora? Non vede che sto facendo amicizia? Vuole rovinare anche questa?

"Riley! Ehi dolcezza, hai fatto amicizia. Bene bene...come sono andate le prime ore?"chiede curioso.
" Beh... devo dire bene. Allison mi ha aiutata un po'." Rispondo.
"Oh bene. Dolcezza ti aspetto dopo per prendere il pullman così torniamo a casa insieme."
"Ma qui le regole mica le stabilisci te..." dico ironica.
"Beh... visto che tanto non sai la strada, sono la tua unica speranza per tornare a casa." Afferma.
"Questo è vero però non ti da diritto di ordinarmi cosa fare."
"Dai dolcezza ci vediamo dopo." Conclude.
"Non chiamarmi dolcezza."
"Va bene dolcezza a dopo." Ripete andandosene.
"Riley! Conosci Aiden Reed! Oddio...sai che è il più carino dell scuola?" Domanda come se la risposta fosse ovvia.
"Beh si... abita quasi vicino a me, prendiamo lo stesso pullman ed è stato il primo che ho incontrato qui qualche giorno fa." Spiego.
"Ok... un giorno mi ci fai parlare, così mi avvicino . Perché anche il suo migliore amico è molto carino,io preferisco Jack."
"Ehm...va bene." Dico scoppiando a ridere per quello che ha appena detto.
"Dopo vado con Aiden, puoi venire con noi, non c'è problema." Concludo la frase.
"Siiii... ne sarei troppo felice!" Sarei troppo felice magari c'è jack? E poi... come mai Aiden fa così il dolce con te chiamandoti con quel nomignolo?" Domanda.

Oh no... lo sapevo, ha sentito che mi chiamava così.

"Ma non lo so. Ha cominciato a chiamarmi così dalla prima volta che ci siamo visti; io gli dico di non farlo ma lui continua." Spiego tutto.
"Per me gli piaci...però sta attenta con lui, è uno che va dietro a tutte, comincia facendo così:se la porta a casa e chissà cosa fanno.
Insomma, le vede una notte e basta,lui non le richiama mai." Mi spiega.
"in effetti immaginavo fosse così, me lo ha detto che ha tutte le ragazze ai suoi piedi."
Le spiego.

Suona la campanella, entriamo in classe e dopo essermi presentata ai successivi professori, iniziamo le ultime ore di lezione.
Uscendo da scuola penso a quanto sia diversa la scuola qui da quella di New York, qui stai molto più volentieri attento. E anche ma compagnia è ottima.

Vado verso la fermata e trovo Aiden con un ragazzo,un bel ragazzo devo dire, penso vedendolo solo da lontano.


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Chi sarà questo nuovo ragazzo?
Spero vi sia piaciuto.
Maria

L'apparenza ingannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora