Capitolo 13

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"Avanti! Hai paura eh. Cosa guardi? Gira al largo!" Sbraita in mezzo alla strada Aiden.

Ma perché non lo lascia stare? Non ha fatto nulla di male...

"Ehi...calmati, lascialo stare, ora se ne va. Torniamo a casa." Affermo insicura di quello che possa succedere.
"Non ti deve guardare quello; nessuno ti deve guardare oltre a me..."
"Si, ho capito, sono solo tua, sbaglio?" Domando ironica.
"Esatto dolcezza, sei solo mia." Dice abbracciandomi.

Sono a casa, Aiden se n'è appena andato, ho appena fatto la doccia e decido di preparare la cena anche per i miei genitori.
Non so quando torneranno i miei, hanno sempre orari abbastanza strani. Sono in camera mia che ballo e canto con gli auricolari nelle orecchie. Scendo in cucina e mi scaldo la cena appena preparata.

Sto mangiando, improvvisamente sento un rumore da dietro la porta di ingresso, mi avvicino e vedo un uomo che cerca di aprire la porta, prendo la scopa e mi avvicino: l'uomo riesce ad aprire e sto per dargli la scopa in testa, quando mi accorgo che è...mio padre.
Che spavento però... non può fare così, mi fa impazzire.

"Papà! Che spavento! Non puoi fare così, mi fai morire prima o poi." Gli urlo contro.
"Scusa tesoro, non riuscivo ad aprire la porta."
"Ho notato." Dico scoppiando a ridere.
"Tua madre? È già a casa?" Domanda guardandosi attorno.
"No, non è ancora arrivata, te l'hai chiamata?"
"No, sono stato impegnato tutto il tempo." Mi risponde.
"Dai vieni che la cena è pronta. Ho fatto la frittata con le zucchine, so che vi piace." Affermo fiera di me stessa.

Dopo qualche ora torna a che mia mamma dal lavoro, erano giorni che non li vedevo, sono abituata a essere da sola a casa, però mi fa piacere stare con loro qualche volta.
Ogni volta che mia mamma torna a casa, si mette a parlare dei suoi interventi difficilissimi, che ovviamente solo lei sa fare; dice che possono cambiare il volto della medicina, robe così, sempre quelle alla fine. Comincia a diventare tutto troppo noioso per i miei gusti.
Vado in camera mia perché si è fatto tardi, mi butto sul letto e senza rendermene conto, vado in un sonno profondo.

La notta vola, è passata troppo velocemente, sento la sveglia, è ora di alzarsi, non ne ho per niente voglia... mi tocca farlo, vado in bagno, mi lavo, faccio la mia solita routine ed esco di casa.
I miei, ovviamente, erano già usciti, sto andando alla fermata dell'autobus, da dietro sento qualcosa che mi blocca, penso sia Aiden, invece no, ero rimasta impigliata nell'albero con lo zaino: che figura, spero che nessuno mi abbia vista, sono bravissima a fare figure, sopratutto al mattino presto. Poi noto che c'è un ragazzo che si sta avvicinando e che ha visto tutto.
Lo guardo meglio, è Aiden, è sempre più vicino e poi noto che sta ridendo.

"Cosa c'è da ridere? Ti sembra divertente? Aiutami per favore."
"Calma dolcezza, è ancora troppo presto per urlare, ti aiuto io." Dice avvicinandosi e stampandomi un bacio sulla guancia.

La giornata a scuola è passata in fretta. Io e Allison abbiamo parlato, le ho raccontato di Aiden e di quello che è successo il giorno precedente.
Lei è impazzita. È contentissima per me e Aiden.

Aiden mi ha invitata ad un appuntamento, mi ha detto che dopo scuola mi avrebbe portata con la moto in un luogo a sorpresa.

Stiamo andando all'appuntamento, sono troppo in ansia, chissà dove mi porterà? L'importante è essere con lui, è questo che voglio: Aiden, stare con Aiden.


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Scusate il ritardo, sono stata molto impegnata, non so quando pubblicherò il prossimo capitolo.
Spero che questo vi piaccia anche se è un po' corto rispetto al solito.

Maria❣️

L'apparenza ingannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora