Capitolo 1✔️

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Era una mattinata come tante altre per la città di New York. I grossi nuvoloni grigi minacciavano di far piovere da un momento all'altro e dalle numerose  abitazioni della zona, le persone si stavano risvegliando per iniziare a compiere i propri doveri quotidiani.

Era una mattinata come tante altre per le persone del quartiere di East Harlem, di un grigio e scialbo lunedì di fine ottobre. Di monotona routine per tutti, tranne che per una. Nicole quella mattina era parecchio agitata, ripensava ancora alle parole del suo collega poco dopo la decisione del direttore.

Le sembrava ancora tutto così surreale. Non poteva credere che avrebbe avuto il privilegio di visitare uno dei pazienti più folli degli ultimi quarant'anni, il mostro che aveva seminato panico e distruzione per otto anni consecutivi, e che soltanto adesso le autorità erano riuscite a fermare. Ma la cosa di cui ancora non si capacitava, era che lei avesse accettato quell'incarico.

FLASHBACK

- Ti rendi conto che tutto questo non ha senso? Io non potrò mai farcela.

- Nicole, adesso calmati. Se il direttore ha scelto te per occuparti di lui un motivo ci sarà, no?

- È una mente troppo contorta per la mia esperienza professionale.. sono arrivata qui da poco e non so se riuscirò a cavarmela come vorrei.

La giovane donna continuava a camminare avanti e indietro per la stanza. Ethan la guardò con comprensione, ma non era del suo stesso avviso.

- Credo che tu ti stia sottovalutando un po' troppo. Infondo sei una delle migliori in questo campo. Lo hai ampiamente dimostrato in questi pochi mesi che sei arrivata qui.

Nicole si fermò, frugò nervosa nella tasca, alla ricerca del pacchetto di sigarette.

- Non ti sembra di esagerare? - Ne estrasse una, posizionandola tra le labbra, e dopo un paio di tentativi l'accese, aspettando che la nicotina facesse il suo effetto.

Il ragazzo osservò i suoi movimenti, sorridendo impercettibile.

- Io non credo. Anche se sei molto giovane hai dimostrato grandi capacità nel trattare soggetti del genere. Devo ricordarti del tuo lavoro con Mark Lee?

Nicole tenne stretta la sigaretta, tra l'indice e il medio, osservando distrattamente la finestra. Certo che se lo ricordava... ma era diverso.

Nessuno poteva davvero essere come lui.

- Credo che tu non abbia ancora capito con chi avrò a che fare... stiamo parlando di un vero e proprio psicopatico. Non di un criminale qualunque.

Ethan si appoggiò al davanzale, rubandole una sigaretta dal pacchetto.

- Hai detto che non riusciresti a cavartela come vorresti, ciò significa che in realtà ci tieni fin troppo all'incarico che ti è stato affidato. In questo momento è l'ansia che ti sta facendo parlare, vedrai che entro domani ti sarai già schiarita le idee.

A distoglierla di scatto dai suoi pensieri fu la suoneria del cellulare. Lo afferrò, allungando la mano sul comodino e facendo una smorfia. Era soltanto una stupida offerta da parte di qualche servizio telefonico, giusto per completare il quadro del suo nervosismo.

Questo però la portò a controllare l'ora attuale, accorgendosi di aver già perso abbastanza tempo. Si diede un'ultima occhiata allo specchio, osservando per qualche secondo la sua espressione tesa, per poi scendere le scale a passo veloce e uscire di casa, afferrando al volo il giubbotto. Inserì le chiavi dell'auto e mise in moto, accendendo poi la radio per distrarsi dai suoi pensieri.

Sick Game • JeffTheKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora