Capitolo 18

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Giorno: 10

Nicole si sentiva le palpebre pesanti e la testa dolorante, qualcosa di appiccicoso e ormai secco le colava dal punto in cui le doleva la testa, fino ad arrivare alla guancia sinistra, e poteva ben dedurre che fosse sangue. Si sentiva stanca e il suo corpo era ormai stremato... Per quanto tempo era stata incosciente? Con grande sforzo decise di aprire gli occhi e mettere a fuoco la vista, ma quello che vide la scioccò. Era dentro la casa dei suoi genitori, fino a qui tutto normale, se non fosse stato per il fatto che era completamente distrutta.

I vetri delle finestre erano tutti sparsi sul pavimento, così come alcune gocce di sangue. I mobili erano stati spostati e gli oggetti al loro interno sparsi in giro. La ragazza cercò di muoversi, ma solo allora si accorse di essere legata ad una sedia. Ad ogni secondo che passava il panico aumentava.

- Mamma..? Papà..? -

Nessuna risposta, nessun segno di vita.

- Mi dispiace, ma non credo sentirai più le loro voci.

Una frase, susseguita subito dopo da una folle risata, fece gelare il sangue alla ragazza. Poi un improvviso rumore di passi, sempre più vicino, sempre più insistente. Nicole essendo legata non poteva girarsi di schiena e questo la fece ancora più impanicare. Prima che potesse sorpassarla, la figura si fermò proprio dietro di lei.

- Che cosa gli hai fatto cazzo!! Perchè siamo qui?! E perché la casa è in frantu.. - Un sonoro ceffone fece girare la testa di Nicole di scatto, che nel frattempo aveva iniziato a singhiozzare.

Subito dopo il killer la prese per i capelli costringendo a voltarla dritta davanti a se. I suoi occhi verdi erano lucidi e arrossati, il viso contratto in un espressione di dolore. A quella visione Jeff non potè fare a meno che sorridere. Posizionò le sue sottili labbra su quelle della ragazza cominciando a baciarla per poi scendere sul suo collo. Lentamente le lascio i capelli, iniziando ad accarezzargli la guancia colpita.

- L-Lasciami! - Cercò di spintonarlo ma invano.

Lui la ignorò continuando ad accarezzarla, per poi staccarsi dal suo collo e guardarla.

- Non preoccuparti.. Presto tornerai a sorridere. - Si avvicinò alla tasca dei suoi jeans per poi estrarre un coltello affilato.

- N-Non vorrai mica...

- Shh... È questione di attimi.

Non ebbe nemmeno il tempo di replicare, che la lama appuntita si era già conficcata nella sua guancia per poi formare una curva.

Nicole urlò dal dolore mentre le lacrime le scendevano a fiotti. Jeff estrasse il coltello dalla sua guancia destra per poi rispedirlo con forza nella sinistra. Questa volta l'urlo fu più forte e più disperato, mentre le incideva una curva anche nell'altra guancia. La ragazza respirava affannosamente mentre il sangue velocemente le imbrattava i vestiti.

Il killer si fermò a guardare con orgoglio "l'opera d'arte" che aveva creato, mentre leccava il sangue dalla lama del coltello.

- Stupenda! Sei QUASI perfetta! - Disse sgranando ancor di più gli occhi.

-......b...b-asta.. - Disse lei non riuscendo a parlare per il dolore.

- Non dire così... Presto sarai la ragazza più bella del reame haha! sarai la mia principessa!

Corse vicino un tavolo, estraendo dietro di esso una tanica di benzina, subito dopo si avvicinò a lei e glie la verso addosso.

- M-Ma...

- Shh presto capirai.. - Disse estraendo dalla tasca della sua felpa una scatola di fiammiferi e un accendino.

La ragazza sgranò gli occhi avendo finalmente capito le sue reali intenzioni.

- N-Non farlo... Ti prego...

- Io DEVO farlo! Altrimenti non potrai mai essere perfetta principessa.

- Per favore... Jeff.. Ascoltami...

- Cosa c'è? Adesso inizierai a chiedere di risparmiarti come fanno tutti? Tsk.. alla fine sei identica a loro.. - Disse amaramente.

- N-No.. Non parlerò in nome della mia vita... B-Bensì per il bene della tua...

Il killer si fermò improvvisamente incuriosito dalla sua affermazione, incitandola a parlare.

- Jeff... Tu sei malato... Hai bisogno d'aiuto. I-Io... Non so per filo e per segno cosa ti abbia spinto a compiere queste atrocità m-ma... Se tu me lo permettessi.. P-Potrei aiutarti ad uscire da questo abisso di follia in cui sei caduto... So che non sarà facile e.. Bhe.. p-potrebbero volerci anni per migliorare... Ma sappi che se tu volessi davvero cambiare.. C-Ci riusciresti..

Jeff rimase immobile ad ascoltare, con lo sguardo fisso su di lei, e la ragazza potè persino giurare di aver scorto un filo di normalità nei suoi occhi. Purtroppo però tutto questo durò poco, visto che a sostituire il suo sguardo serio fu una risata malsana e innaturale.

- E TU CREDI DAVVERO CHE SE ANCHE IO VOLESSI RIUSCIREI A CAMBIARE?! NO! IO NON VOGLIO CAMBIARE! TANTOMENO ESSERE AIUTATO DA NESSUNO! E TU CON LE TUE INUTILI PAROLE SEI SOLO RIUSCITA A FARMI SPRECARE DEL TEMPO PREZIOSO!

Le si avvicinò di nuovo, prendendola per il collo con forza.

- Io non sarò mai come tutti voi! E la sai una cosa?? - Disse accendendo uno dei fiammiferi.

- C-Cosa?

- Preparati... Perchè stai per ricevere il peggiore dei tormenti. Benvenuta nella prova finale principessa.

Senza un minimo di ripensamento, Jeff le lanciò il fiammifero dritto addosso, scatenando una fiamma al dir poco spaventosa.

Sick Game • JeffTheKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora