Capitolo 16

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Giorno: 7

I caldi raggi solari presero a posizionarsi sul viso rilassato della ragazza, facendola così strizzare gli occhi e svegliare di malavoglia. Nicole decise di alzarsi, aspirando quell'aria fresca e frizzante della mattina, che da così tanto tempo non poteva godere. La ragazza si guardò intorno, e con la mente ancora impastata dal sonno solo in quel momento i ricordi della giornata precedente vennero a galla.

Si rese conto di essere ancora in mezzo al bosco e non aveva la minima idea di come ritornare alla civiltà, visto che quegli alberi sembravano distendersi per oltre una decina di chilometri. Oltretutto non sapeva minimamente che strada prendere per tornare a New York. Decise così di seguire l'istinto per una volta, imboccando la strada che per lei sembrava più adatta. Infondo quel dannato bosco non poteva estendersi in eterno, ed anche se sarebbe arrivata in un'altra città, avrebbe potuto pur sempre chiedere a qualcuno.

***

Erano passate parecchie ore da quando Nicole iniziò a camminare, aveva fatto molte soste da quando era partita, visto che si sentiva costantemente debole e stanca. Infondo non mangiava un pasto normale da secoli, dovendosi cibare solo di poca frutta. Dovevano essere più o meno le 13:00 quando finalmente la ragazza iniziò ad avvertire il primo segno di vita, infatti pochi metri più avanti a lei costeggiava una piccola locanda.

Senza pensarci due volte vi entrò, potendo fortunatamente constatare che il posto era abbastanza affollato, così nessuno si sarebbe accorto di lei. Non voleva che la gente la riconoscesse, se qualcuno lo avesse fatto di sicuro l'avrebbe portata dalla polizia e in poco tempo la notizia si sarebbe dilungata, fino ad arrivare alle orecchie di Jeff che di sicuro era ancora in circolazione. E di certo si sarebbe vendicato.

Nicole si sedette al bancone e poggiò la testa sulla sua mano. Era indecisa se chiedere informazione a qualcuno sul dove si trovasse oppure no. Alla fine decise di rilassarsi, anche solo per un secondo, anche se sarebbe stato difficile con tutto quel chiasso.

- Mi scusi signorina.. - La chiamò qualcuno.

La ragazza si girò.

- Sì?

- Desidera bere qualcosa?

- Sì, vorrei tanto bere qualcosa, anche mangiare se possibile... Ma non ho un cazzo di soldo!

- Ehm.. Un bicchiere d'acqua andrà benissimo. - Almeno non avrebbe dovuto pagarlo.

- Come vuole.

E mentre quel tipo le versava l'acqua nel bicchiere, lei si chiese ancora come mai non l'avesse riconosciuta.

- Forse qui ci sono troppe persone per poter prestare attenzione al mio volto..

- Ecco a lei.

- Grazie.. - Disse prendendo il bicchiere di vetro in mano e berne il contenuto.

- Di nulla.. - Disse l'uomo andandosene.

- A-Aspetti.. - Se non l'aveva riconosciuta non ci sarebbe stato nulla di male nel chiedere informazioni

- Ha bisogno d'altro?

- Ehm.. Sì, vede.. Potreste dirmi in che città ci troviamo esattamente?

- Ma come non lo sa? Siamo a Boston. -

- Non mi sarei mai immaginata di essere arrivata fin qui.

- Ma come mai me lo chie..

- Hey avete sentito l'ultima? Ieri Jeff The Killer si è scatenato in una furia omicida uccidendo più di 18 persone in una sola notte! -

- Oh sì ho saputo! Si dice anche che la ragazza che ha rapito tempo fa.. Nicole Thomson, sia diventata sua complice in crimine!

- Cosa??

- Ma chi? La psicoterapeuta?

- Sì proprio lei! Alcune voci invece dicono che sia impazzita per colpa sua..

- È vero, l'ho sentito anche io.

- Nha io non credo! Secondo me a quest'ora quella povera ragazza è più morta che viva...

- Mh.. Se non mi sbaglio ne starebbero parlando ora al telegiornale.

- Mi scusi! Possiamo accendere la TV?

L'uomo che poco fa era vicino a Nicole annuì. Prese il telecomando e mise il telegiornale. La ragazza ne approfittò per ascoltare pure lei quello che la televisione aveva da dire. La preoccupavano molto tutte queste voci che giravano sul suo conto... Lei non era un'assassina.

- Le vittime del famigerato Jeff The Killer sono per lo più donne e bambini ed i corpi ritrovati, in totale sono ventidue. 

Dei bruscii di sottofondo apparvero all'interno del locale, ora che tutti si erano messi ad ascoltare la vicenda.

- I corpi sarebbero stati ritrovati stamattina alle 5:43 quando alcune persone avrebbero sentito le urla disperate di alcune sue vittime nei dintorni. Tutti i corpi rinvenuti inoltre, rappresenterebbero tutte lo stesso simbolo, ovvero un sorriso inciso sulle loro guance, proprio come quelle sul volto del killer.

Nicole iniziò ad irrigidirsi. Forse quella sua scatenata furia era dovuta al fatto che lei fosse scappata, ed ora la stava cercando per uccidere anche lei.

- Per quanto riguarda ormai della scomparsa della giovane Nicole Thomson, alcune autorità stanno iniziando a perdere le speranze, e se la ragazza non verrà ritrovata per le prossime due settimane, dovranno sospendere le ricerche e darla per morta.

Nicole sgranò gli occhi, era davvero questo quello che voleva? Ma se Jeff era ancora in circolazione e avrebbe saputo che lei si era ritirata dalla loro sfida, avrebbe potuto uccidere i suoi genitori, i suoi amici... E forse anche lei. Magari proprio per quel loro stupido gioco sarebbe stata anche accusata in parte responsabile della morte di qualche povero innocente. No! Non poteva rivelarsi... Non adesso!

- Adesso manderemo in onda un immagine della ragazza. Mi raccomando, per chi l'ha vista anche di sfuggita è pregato di chiamare il numero che vedete sullo schermo.

- Cazzo no! Se mi scoprono è finita! Devo andarmene...

Così, senza dare troppo nell'occhio, Nicole si alzò dalla sedia e uscì di corsa, mentre gli altri erano troppo impegnati a guardare il TG, piuttosto che prestare attenzione a lei.

Sick Game • JeffTheKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora