Capitolo 12

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Giorno: 1

Nicole si risvegliò in una piccola stanza dalle mura polverose, si guardò intorno cercando di alzarsi da quello che poteva definirsi un letto, quando una piccola fitta alla testa la bloccò. Si portò una mano alla tempia sforzandosi di ricordare qualcosa, e quando finalmente ci riuscì l'angoscia prese posto nei suoi pensieri. Ricordò tutto: Il suo rapimento, la sfida lanciata da quello psicopatico e il fatto di essere svenuta poco dopo, sicuramente per un colpo nella zona della testa che le doleva tanto.

Quando riuscì finalmente a recuperare anche un pò di lucidità, si rese subito conto del fatto di essere avvolta da una miriade di fili elettrici. La paura e la disperazione aumentarono, tentò di nuovo di rialzarsi dal letto, quando una voce la fece sussultare all'istante.

- Non ti conviene muoverti, ti sei già dimenticata delle regole di questo gioco? Se tenterai di scappare morirai! - Una lunga e forte risata susseguì subito dopo. - Cucù!

La ragazza si girò di scatto, rivelando il volto del killer nel pieno della follia. Aveva uno strano telecomando tra le mani e il suo sorriso naturale, estendeva ancor più quello che aveva sulle guance.

- Oh... Non ti vedo molto felice di giocare. Dai sorridi! Il bello deve ancora venire HAHAHA!!! - Jeff le si avvicinò, notando che continuava a fissare l'oggetto che aveva tra le mani.

- Oh questo dici? Sono felice che tu lo abbia notato eheh! Con questo io mi divertirò da morire! Spero anche tu..

Nicole guardò prima quello strano telecomando e poi i fili che avvolgevano il suo corpo, e finalmente comprese a cosa servisse quell'aggeggio. 

Elettroshock.

La ragazza iniziò ad agitarsi. Quel pazzo aveva intenzione di torturarla, vedere la sua disperazione e sopratutto... Farla impazzire!

- Allora iniziamo?

Neanche il tempo di replicare, che una tremenda scossa elettrica invase tutto il suo corpo. Un urlo uscì dalla sua bocca e aumentò ogni secondo di più. Il dolore era insopportabile. Il killer rise a crepapelle, non smettendo nemmeno per un secondo di premere il pulsante. Calde lacrime di puro dolore uscirono dai suoi occhi verdi, rimescolandosi perfettamente alla disperazione impressa sul suo volto.
Jeff smise per un secondo di ridere e stacco il dito dal pulsante rosso.

- È un vero peccato non avere con me una videocamera. Ti avrei volentieri ripresa per rigustarmi ogni volta che volevo il tuo dolore.

- S-Sei malato...

- Grazie mille! Ma comunque non mi è sembrato di averti dato il permesso di parlare.

Sotto gli occhi ancora lucidi di Nicole, Jeff spostò il suo dito sul livello massimo della scossa elettrica.

- Fottiti...

- Sinceramente per me quella fottuta ormai sei tu. Ma vedo che non ti arrendi quindi... Preparati!!

Una scossa fortissima, più potente di tutte le altre si fece spazio sul suo fragile corpo. Urlò, urlò così forte da perdere la voce, fino a non riuscire nemmeno più a dire "Ahia." Si contorse, il dolore le mozzava il respiro. Lividi viola e ferite rosse si arricchirono sulla sua pelle chiara. La tortura continuò per un tempo indecifrabile, che per lei sembravano ore interminabili. Per l'ennesima volta, svenne. Il dolore era troppo, lasciando sul suo corpo cicatrici che mai più andranno via.

Dopo aver costatato che Nicole fosse svenuta, il killer spense il telecomando e scollegò tutti i fili dal suo corpo martoriato. Le si avvicinò, spostandole con calma i capelli, scoprendo il suo viso ancora bagnato dalle sue stesse lacrime. La guardò per un pò per poi prendere delle manette.

- Devo ammettere che non pensavo resistessi tanto.. - Disse legandole i polsi alla gamba del letto. - Ma questa è solo la prima prova ed era la più "facile" dopotutto..

Le si avvicinò nuovamente, stavolta poggiando quello che rimaneva delle sue labbra su quelle di lei, staccandosi però quasi subito.

- Mi auguro davvero che tu impazzisca. - Disse andandosene con finto disinteresse.

Sick Game • JeffTheKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora