Si sentí mozzare il respiro, anche solo per un secondo non riuscì più a ragionare lucidamente. Come aveva fatto a non accorgersi di nulla? Era sempre stato qui, sotto i suoi occhi, attendeva solo il momento giusto per uscire allo scoperto. Tutto d'un tratto, senti un forte strattono ai capelli, che la costrinse a voltarsi verso di lui.
- Lasciami!! Mi fai mal..
- Adesso ascoltami molto attentamente! - Disse parecchio incazzato. - Se proverai un'altra volta a fuggire, sappi che ci saranno delle tremende conseguenze che non credo sopporterai tanto facilmente, e posso assicurarti che questo tuo bel faccino non sarà più lo stesso dopo che io avrò finito con te! - Disse indicando il suo coltello. - Chiaro?
- S-Sì...
- Sappi comunque che dopo questo affronto non la passerai tanto liscia... Ti avevo già avvertito una volta di non fuggire giusto? E tu te ne sei fregata.
- C-Che intendi con questo..?
- Oh lo scoprirai... Sbaglio o avevamo un conto in sospeso noi due?
Detto questo, le diede un calcio violentissimo allo stomaco, facendola contorcere dal dolore, per poi cadere a terra stremata.
****
Nicole si risvegliò con fatica, aveva la testa che le doleva e non riusciva a vedere niente. Non ricordava nulla di quello che era accaduto poche ore fa. Ad un tratto però, sentí una fioca luce accendersi sulla sua testa. Strizzò gli occhi e mise a fuoco la vista.
- A quanto pare ti sei svegliata..
Una voce cupa e minacciosa si fece strada verso la grande stanza, ma non vide nessuno.
- Dove mi trovo... Fatti vedere!
Tentò di alzarsi, ma solo allora notò di essete legata ad una sedia, con caviglie e polsi bloccati. Proprio non sapeva come comportarsi in una situazione del genere, di certo non avrebbe potuto chiedere aiuto. Ma allora come avrebbe fatto a scappare?
- Che cosa vuoi da me? Perchè non vieni a dirmelo in faccia?!
Nessuna risposta.
- Cosa c'è? Adesso non hai neanche il coraggio di mostrarti?
- Attenta Nicole... Stai rischiando lo sai? Non credo sia molto saggio essere così diretta con le parole, sopratutto se le dici a qualcuno che forse sta per ucciderti.
Si udì una risata agghiacciante rimbombare per tutta la stanza, lasciando un velo di disperazione nel cuore della ragazza.
- C-Cosa intendi con forse?
Ancora nessuna risposta.
Passarono dei minuti interminabili fino a quando Nicole non riniziò a parlare.
- Adesso basta! Per quanto ancora durerà questo gioco?
- Oh ma che noiosa! Credevo ti piacesse giocare..
- Al contrario di come pensi non ho 5 anni..
- Certo che tu non perdi mai la voglia di replicare.. Anche se sai che forse non ne uscirai viva da qui.
- Continui a sottolineare quel forse... Ti piace proprio provocare scompiglio nella mente delle persone vero?
- Già.. Da morire!
- Vorrai dirmi finalmente chi sei?
- Ma come? Non lo hai ancora capito? - Disse ghignando.
- Vorrei soltanto vedere il tuo bel faccino.. Immagino come starai godendo in questo momento a vedermi ridotta così.
- Hai ragione.. Non puoi capire il divertimento! Ma aspetta... Mi divertirò molto di più fra poco a vedere il tuo sguardo scioccato per la sorpresa che ho in serbo per te.
- Q-Quale sorpresa?
- La vedrai molto presto tranquilla..
Susseguirono dei passi, erano lenti ma diventavano sempre più vicini, fino ad arrivare direttamente di fronte a lei.
- Sorpresa?
- Immaginavo.. - Disse con una punta di preoccupazione.
Il killer si inginocchiò di fronte a lei, fino ad arrivare all'altezza della sua testa. Stava ancora ridendo per il modo in cui lo guardava, fino ad assumere poco alla volta uno sguardo sempre più serio. La guardò dritta negli occhi e per un momento si potè scorgere in lui, uno sguardo.. Quasi umano. Con la punta delle dita le accarezzò una guancia, mentre continuava a fissarla. Intanto lei rimaneva immobile, non capiva cosa intendesse farle.
- Puoi ritenerti fortunata sai? Non ho mai tenuto una vittima in vita così a lungo... E la verità e che non so nemmeno perché io lo stia facendo... - Lei non disse niente, lo fece solo continuare. - Non ho mai visto una reazione del genere durante i miei omicidi, la gente si limitava a urlare e implorare pietà per la loro inutile vita, tu invece... Hai avuto il coraggio di rispondermi... Non lo avrei mai detto. - Parlava senza mai staccarle gli occhi di dosso. Ma ad un tratto il tono della sua voce cambiò, da dolce e pacato, divento quasi... Cattivo. - Ed è qui che voglio arrivare eh eh!
- Dove...? - L'ansia aveva ripreso a salire.
- All'inizio avevo pensato solo di ucciderti... Ma adesso ho in mente qualcosa di molto più divertente in serbo per te! E credo che convenga molto anche per la tua vita.
- O-Ovvero? - Davvero non capiva cosa intendesse, ma se avrebbe potuto salvarle la vita sarebbe stata disposta a tutto.
- Un gioco...
- U-Un gioco?
- Avrai a disposizione dieci giorni... Per non impazzire!
- Cosa?!
- Verrai sottoposta a prove di livello psicologico estremo, e quando dico estremo vuol dire veramente estremo. Precisamente una al giorno, con difficoltà sempre più elevata. Se riuscirai a superarle senza impazzire o fare gesti avventati come del tipo tentare di fuggire... Io ti lascerò andare, e se vuoi potrai anche chiamare la polizia, non mi interessa.
- E se... Non ce la facessi..?
- Bhe... In tal caso perderai completamente la testa a causa del troppo shock subito, e forse potresti anche decidere di suicidarti hahaha! Altrimenti se non dovesse succedere ti ucciderò io, e farà... Molto, molto, molto male!
Nicole rimase paralizzata sul posto. Tremava già al pensiero di cosa avrebbe potuto farle, ma non poteva tirarsi indietro, ne valeva della sua stessa vita.
- Guarda che se non vuoi non sei obbligata a giocare eh! Ma comunque sappi che questa è la tua unica chance per sopravvivere. Quindi... Accetti?
- Chi mi dice che una volta aver vinto non mi ucciderai comunque?
- Nessuno. Ma non hai ugualmente altra scelta che credermi.
Aveva ragione, non aveva altra scelta.
- Allora, vuoi giocare? - Disse con uno sguardo di ghiaccio e un tono divertito.
In fondo comunque... Cosa aveva da perdere ormai?
- Daccordo... Giochiamo!
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Sick Game • JeffTheKiller
Fanfic[IN REVISIONE: I CAPITOLI CON IL SEGNO ✔️ SONO STATI CORRETTI E PRESENTANO UNA SCRITTURA PIÙ ACCURATA] In un gioco malato dove il tempo e la vita contano più di ogni altra cosa, dove la tua sanità mentale è messa a dura prova dal più sadico degli as...