Capitolo 3✔️

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Nicole varcò senza troppe cerimonie la porta di casa. Era stanca e non vedeva l'ora di mettersi a letto, era stata una giornata alquanto stressante. Decise di mangiare qualcosa di veloce trovato in frigo per poi buttarsi sotto la doccia bollente, si mise il pigiama e andò a dormire.

Una volta stesa sotto le coperte venne accolta in modo quasi istantaneo dalle braccia di Morfeo, ne aveva estremamente bisogno per sfuggire dai suoi pensieri. Quattro ore dopo però, una chiamata improvvisa nel cuore della notte interruppe il suo riposo.

Imprecando sottovoce prese il telefono, notando che il numero in sovraimpressione era di Ethan. Decise di rispondere.

- Mh.. pronto? - La sua voce era ancora impastata dal sonno.

- Nicole! Per fortuna mi hai risposto! - Il suo tono trasudava agitazione su tutti i fronti.

- Ma che succede? - Rizzò la schiena - Ti sento agitato.

- Una cosa terribile...

- Dimmela allora! Mi stai mettendo ansia.

- Jeff.. Jeff The Killer! È scappato dall'ospedale psichiatrico!

- COSA?! - Si alzò di scatto, andando di corsa vicino la finestra chiusa - M-ma quando?

- Poche ore fa. Ti ho chiamata per avvisarti, non abbiamo idea di dove possa essere andato...

Nicole iniziò ben presto ad agitarsi. Ricordava molto bene il sorrisetto impresso sul suo volto soltanto poche ore prima, probabilmente aveva già tutta l'intenzione di scappare.. e sapeva anche come farlo. Si portò una mano alla fronte, c'erano voluti anni prima che la polizia riuscisse ad acciuffarlo... e adesso? Era scappato come se nulla fosse. Con una facilità disarmante per una persona sorvegliata ventiquattr'ore al giorno.

- Nicole.. ci sei?

- Sì, scusami... grazie per avermelo detto. Ethan per favore non uscire di casa.. non fare niente, chiuditi dentro!

- Sì sì non devi preoccuparti.. mi sono chiuso dentro da un po' e.. - Sentì un tonfo provenire dall'altro capo del telefono, poi un respiro pesante che le accelerò di colpo il battito cardiaco.

- E-Ethan? Ethan sei ancora li? Che succede?!

Un urlo improvviso squarciò il silenzio, colpendole l'orecchio dove teneva poggiato il telefono in un modo che le congelò all'istante ogni arto del proprio corpo.

- ETHAN!! Ethan ti prego n-non..

La chiamata restò silenziosa per svariati secondi, fino a quando non si sentirono dei rumori indistinti. Una risata sguaiata e poi il nulla. Aveva buttato giù.

Nicole impallidì all'istante.

- Jeff..

La sua mente non pensò ad altro. Era stato lui. Cosa aveva fatto a Ethan? Lo aveva ucciso? Andò nel panico più totale. Senza perdere altro tempo corse verso la porta di casa e la chiuse a chiave, poi sigillò anche le finestre in modo meticoloso, prese la chiave della sua camera da letto e si chiuse dentro. Con mani tramanti afferrò di nuovo il telefono e chiamò la polizia, che dopo pochi secondi rispose.

- Pronto? Qui la polizia.

- Vi prego aiutatemi!! C'è un pazzo che tenta di entrare a casa mia!! - Si accorse di avere il respiro affannato.

- Si calmi per favore, mi racconti bene cosa è successo.

- Jeff The Killer... è scappato.. è scappato dall'ospedale psichiatrico dove lo tenevano sorvegliato... ero al telefono con un mio collega... l-lui era lì! Ne sono certa! Era in casa sua! - Annaspò in cerca d'aria.

Sick Game • JeffTheKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora