Non avevano parlato durante il viaggio, ma l'atmosfera non era particolarmente tesa, soprattutto grazie all'involontaria comicità di Malia. Quando però videro le auto di Derek e dello sceriffo nel vialetto si scambiarono tutti uno sguardo colmo di nervosismo: sapevano che suo padre si sarebbe preoccupato e avevano scoperto solo il giorno prima che l'avrebbe fatto pure il mannaro, con risultati non molto innocui; forse l'avrebbe fatto anche per gli altri, ma l'unico ad essersi fatto male seriamente era stato Stiles, quindi non avevano un metro di paragone.
Nessuno accennava a scendere: tornare a casa in quello stato voleva dire solo guai, per tutti.«E se stessi da una di voi due?» propose il castano, non avendo assolutamente voglia di litigare con nessuno dei due.
«E credi che sparire per una settimana almeno non verrebbe notato? Credi non ti verrebbero a cercare?» gli rispose Lydia con una smorfia; Stiles sospirò rassegnato: ovviamente aveva ragione.
«Cosa diciamo?» chiese di nuovo lui, alla disperata ricerca di una bugia che facesse sembrare tutto meno grave.
«La verità?» ribattè invece la rossa inarcando un sopracciglio.
«Cosa? No!» esclamò il ragazzo indignato «Già un branco di mannari mi vuole morto, non posso mettere altre preoccupazioni in testa a mio padre! per non parlare di Derek, non voglio che mi sbatta di nuovo al muro!»
«Allora scordati di tornare a scuola» sbottò Malia «Quei ragazzini ce l'hanno a morte con te»
«E tu come fai a dirlo?» borbottò Stiles muovendosi nervosamente sul sedile.
«Dall'odore.» affermò lei serissima «Odoravano d'odio, se ti dovessero incontrare di nuovo ti darebbero il resto»
«In ogni caso non dirò quello che è successo a nessuno!» insistette li voltandosi a guardarle, ma il suo piano naufragò miseramente: le due ragazze si erano scambiate solo un'occhiata, ma lui sapeva che si erano coalizzate "contro" di lui; avrebbero fatto la spia. Se anche avesse convinto loro, avrebbe forse parlato Jackson.
Era fregato. Tra poco avrebbe dovuto rinunciare alle sue ore di libera uscita.
Rassegnato scese dall'auto e si lasciò accompagnare in casa, cercando di prepararsi psicologicamente: sapeva che suo padre avrebbe dato di matto, ma la vera incognita era Derek. Come avrebbe reagito vedendolo rientrare in quello stato? Sperava con tutto se steso che non andasse a farla pagare ai bulletti; avrebbe preferito rivivere una scana come quella del giorno prima piuttosto che vederlo braccato dai cacciatori. Dubitava che avrebbe tenuto a freno la sua natura mannara in una situazione simile.
Aprì la porta di casa trattenendo il fiato; nessuno in vista. Forse poteva scamparla ancora per un po', doveva solo infilarsi in camera sua senza che nessuno lo notass, ma sentì qualcuno muoversi in cucina e i suoi piani andarono in fumo: non sarebbe mai riuscito a salire senza essere visto.«Siamo tornati!» disse a voce alta e subito ci fu il rumore dello sportello del frigo che si chiudeva
«Bentornato, hai trovato quello che ti-» suo padre uscì dalla cucina con una birra in mano e gli ci vollero un paio di secondi prima di riuscire a reagire allo stato indecente di suo figlio
«Che diavolo successo?!» esclamò abbandonando la lattina sul primo mobile disponibile e precipitandosi verso di lui. Subito gli toccò il viso, con fastidio di Stiles, ma il ragazzo non si ritrasse: voleva accertarsi che non stesse troppo male, così lo lasciò fare.«Papà sto bene, non-»
«E tu lo chiami stare bene avere la faccia piena di lividi e tagli?!»
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THE LEGACY OF THE NEMETON || Teen Wolf
Fanfiction«Come puoi crederle?! Non puoi fidarti di nessuno Stiles, specialmente di una strega! Guarda che è successo a Derek, guarda che è successo alla nostra famiglia perchè lui si è fidato! Vuoi succeda ancora?!» Il ragazzo lo guardò e cominciò a piangere...