Capitolo 8

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Aitor e Leire buttarono le valige su uno dei due letti e poi andarono via. Gabi e Riccardo, invece, sistemarono per bene le loro cose e si presero l'altro letto. Gli altri erano tutti nell'atrio, di nuovo, e stavano aspettando i quattro per poter andare a cenare in un ristorante. Ovviamente, visto che nessuno conosceva l'italiano, ci sarebbe stata una specie di guida che avrebbe fatto da traduttore.

Il ristorante era carino. Non era nulla di che. Le pareti erano bianche crema, in tinta con le tovaglie, le sedie e i tavoli in legno di quercia scura. I ragazzi si accomodarono al tavolo per loro prenotato. Leire aveva accanto Michael e Aitor, di fronte Victor con accanto Arion e Eugene. Adé a centro tavola. Accanto ad Aitor c'erano Gabi, Riccardo, Skie e Jade con di fronte Lucian, Wanli, Rosie e Ryoma. L'allenatore Evans a centro tavola. J.P. si era sentito male e aveva deciso di restare in hotel a dormire. Aitor, Gabi, Leire e Riccardo stavano animatamente litigando, come Jade e Ryoma, mentre gli altri chiacchieravano nel tentativo di ignorarli. Il motivo della litigata? Non lo ricordano neanche loro. La serata la passarono tutta così. I loro amici li stavano odiando a morte. Tornarono in hotel imbronciati. Serata peggiore non la potevano passare. Appena entrarono in stanza, però, Aitor si ricordò di una cosa. Prese per il polso la sorella e la trascinò nel bagno.
-Come devi fare per la fobia?- chiese il ragazzo a bassa voce per non far sentire agli altri due. La ragazza si irrigidì all'istante. Se n'era scordata.
-Cazzo... Me n'ero scordata completamente...-
-Non hai portato la...-
-No. Mi sono scordata-
-Ma... Ieri notte, quando loro hanno dormito da noi, non l'hai usata-
-Vero... Eravamo in buona compagnia, non avevo paura-
-Ma...?-
-Ma ora c'è tensione- sospirò Leire. Aveva una paura matta del buio, infatti la notte usava una piccola lampadina. Era una vera e propria fobia. Però quando non è sola e c'è buonumore nell'aria la paura diventa minima. Ma ora che c'è tensione come avrebbe fatto?
-Tienimi la mano...- sussurrò Leire prima di uscire dal bagno. Aitor la seguì. Mentre la ragazza andò a mettersi il pigiama nel bagno, i ragazzi dovettero farlo tutti in stanza. E di certo l'imbarazzo non mancava anche se lo nascondevano.

-Notte- disse semplicemente Aitor aspettando che il rosa spegnesse la luce. Era steso nel letto insieme alla sorella che lo fissava con la paura negli occhi. Appena le luci si spensero, questa strinse forte il lenzuolo che li copriva, ma poco dopo sentì una stretta sulla sua mano. Aitor stringeva la mano di Leire nella sua.
-Grazie fratellino- sussurrò sorridendo, anche se Aitor non poteva vederla.
-Tutto per la mia sorellina- sussurrò lui prima di addormentarsi e poco dopo ci riuscì anche la corvina-turchese.

-SVEGLIAAAA!!- urlò l'allenatore Evans entrando nella stanza dei quattro ragazzi facendoli cadere dai loro letti. Ci furono una serie di pesanti bestemmie, poi la squadra e l'allenatore uscirono mentre Gabi, Riccardo, Aitor e Leire si vestirono. Uscirono tutti e si avviarono verso il luogo d'incontro con la loro guida, ovvero in una piazza. Lì incontrarono qualcuno.
-Leire, Aitor! Quanto siete cresciuti!-
-Ciao Paolo- lo salutarono i due ragazzi.
-Mark, è bello vederti- disse Paolo abbracciando l'allenatore.
-Xav e JoJo ti salutano- disse il turchese.
-Appena tornate ricambiate- disse.
-Ti ricordi tu- dissero i due fratelli in coro indicandosi a vicenda e poi scoppiando a ridere.
-Comunque sarò la vostra guida- aggiunse Paolo. Non serve dire come sclerarono Arion e J.P. nel sapere ciò.

-Andiamo al museo. Per chi non è interessato può tornare in hotel- disse Mark rivolto ai ragazzi. Aitor e Gabi furono gli unici due a tornarsene in hotel. Erano soli nella loro stanza a non fare un cazzo.
-Come dici alla persona che ami ciò che provi per lei?- chiese ad un certo punto Gabi. Aitor perse un battito. Si vorrà dichiarare a quel piagnucolone di Riccardo pensò il turchese che non capiva perché questo pensiero gli facesse tanto male.
-Bacialo. Fottiti delle parole- disse solo. Allora Gabi si alzò, si avvicinò a lui e lo baciò. Aitor ricambiò subito non riuscendo a credere a ciò che stava accadendo. Si staccarono poco dopo per mancanza d'aria. I due ragazzi si fissarono negli occhi finché non si baciarono di nuovo, stavolta con l'iniziativa del minore. Si staccarono bruscamente quando sentirono la porta della stanza aprirsi rivelando Leire e Riccardo che litigavano. Gabi e Aitor erano rossi e distolsero lo sguardo l'uno dall'altro. Troppo imbarazzo.

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