//Da adesso gli avvenimenti saranno successivi ad Inazuma Eleven Go Chrono Stone
I ragazzi avevano appena finito gli allenamenti. Erano stanchissimi. Leire andò a sciaquarsi i capelli mentre i ragazzi si preparavano per farsi le docce. Aitor si levò la maglia mentre parlava o meglio, prendeva per il culo Gabi come suo solito. Ma qualcosa ruppe questo momento di "tranquillità".
-Aitor, sei cresciuto- disse una voce che al ragazzo dai capelli turchesi suonava troppo famigliare. Non dovette neanche girarsi per capire a chi appartenesse.
-Che cazzo ci fate qui?- chiese il ragazzo trattenendo la rabbia e la tristezza. Silenzio. Aitor si girò e guardò negli occhi l'uomo d'innanzi a lui.
-CHE CAZZO CI FATE QUI?!- urlò sotto lo sguardo confuso degli altri.
-Siamo venuti a parlarvi-
-Che cazzo sta succedendo qui?- chiese Leire arrivando con i capelli umidi. Si bloccò di colpo nel vedere le due figure autoritarie.
-Chi sono?- bisbigliò Gabi a Aitor.
-I nostri genitori- bisbigliò lui di rimando senza un apparente tono di voce particolare.
-Dicevo... Siamo qui per parlarvi-
-Parlarci?! PARLARCI?! DOPO 5 FOTTUTI ANNI VOLETE ANCORA TENTARE DI RIVOLGERCI LA PAROLA?!- urlò Aitor come una furia. La donna, che fino a quel momento non aveva parlato, si avvicinò al ragazzo ma lui prese la prima palla da calcio a disposizione e glie la lanciò contro facendo sbattere la donna contro la parete. Anche il padre provò ad avvicinarsi ma Aitor scagliò anche lui contro la parete con una pallonata. Nel frattempo qualcuno aveva chiamato l'allenatore Evans che entrò di colpo. La rabbia che stava in Aitor non era niente in confronto con la tristezza che provava e così, senza preavviso, scoppiò a piangere. Gabi lo abbracciò non sapendo che fare, avendo visto tutta la scena. Mark portò fuori i due coniugi. Anche Leire, per la prima volta da quando i ragazzi la conoscevano, piangeva. Piangeva a dirotto. Gabi ordinò ai ragazzi di uscire. Tutti ubbidirono e Gabi si sedette su una panca sempre con Aitor tra le braccia, prendendolo meglio. Martina si sedette nell'angolo più remoto degli spoiatoi in posizione fetale a piangere. Aitor prima piangeva sul petto caldo del rosa, ora sulla spalla. Lacrime calde bagnavano le guancie del turchese e la pelle del rose che aveva iniziato ad accarezzargli la schiena nel tentativo di calmarlo. Aitor si addormentò così non smettendo però di piangere e Gabi se ne accorse. Non aveva mai visto il suo amico e la sua amica così scossi. Nello spoiatoio entrarono Xavier e Jordan. Il primo di avvicinò a Gabi e il secondo corse da Leire, anche lei addormentata. Senza spiccicare parola Gabi diede Aitor al suo tutore che lo prese in braccio a mo di sposa. Il turchese, riconoscendo il tutore, gli si accoccolò al petto. Stessa cosa avvenne per Leire. Uscirono e avvertirono Mark che probabilmente il giorno dopo i due ragazzi avrebbero saltato gli allenamenti.-Sono preoccupato- disse Gabi all'amico.
-Sì, anch'io. Non ho mai visto Aitor e Leire così scossi. Non li ho mai visti neanche piangere- disse Riccardo.
-Secondo te verranno domani?- chiese il rosa distrattamente.
-Non so. Potrebbero venire per distrarsi o non venire e non pensarci-
-Già...-Aitor si svegliò stordito. Ricordava fin troppo dettagliatamente cos'era successo negli spoiatoi. Scese piano le scale sperando che la sorella fosse sveglia e andò in cucina. Lì trovi sul tavolo biscotti al cioccolato, biscotti al burro, una torta alle fragole e panna, una al cioccolato e una classica.
-Ma che cazzo...- borbottò vedendo la sorella intenta a cuicinare chissà che altro.
-Io adoro sempre di più il tuo modo di rilassarti- disse Aitor prendendo una fetta di torta fragole e panna. La ragazza si girò di scatto non avendo sentito il fratello arrivare.
-Golosone- disse semplicemente ridendo.
-Se tu sei brava è ovvio che mangio tanto- rispose lui con la bocca piena. La ragazza gli sorrise e tornò a preparare i muffin.
-Che ore sono?- chiese il ragazzo prendendo il bigliettino lasciato sul tavolo dai tutori.
Siamo usciti. Non siete costretti ad andare a scuola e agli allenamenti. Fate i bravi. Baci, JoJo e Xav stava scitto sul biglietto.
-Che ore sono?- chiese nuovamente.
-Aitor ti basta guardare l'orologio- disse stizzita la ragazza.
-Andiamo?- chiese riferito agli allenamenti.
-Siamo in ritardo- disse la ragazza.
-A chi arriva prima?- gli sorrise il fratello.
Martina lasciò l'impasto, prese le sue cose e disse:
-A chi arriva prima-
Iniziarono a correre. Arrivarono nello stesso momento davanti all'allenatore con il fiatone.
-Eccoci, ci scusi il ritardo- disse Leire riprendendo aria nei polmoni.
-Ciao ragazzi. Non mi aspettavo di vedervi oggi- disse l'allenatore. Tutta la squadra che fino a un secondo fa si stava allenando ora stava circondando i due ragazzi.
-Che avere da fissare?- chiede acido Aitor. Odia essere fissato, così come la sorella.
-Cos'è questo buon odore?- chiese Wanli ignorando il turchese. Martina estrasse dalla borsa un contenitore con un po dei biscotti che aveva fatto e lo diede al ragazzo.
-Li hai fatti tu?- chiese J.P. facendo un salto per rubarne uno.
-Sì-
-Sono avvelenati?- chiede Michael.
-No, sono solo buonissimi- intervenne Aitor prendendone tre e mettendoseli tutti in bocca.
-Golosone lasciali a loro che a casa ci sono gli altri per te-
-Insieme alle torte, i muffin...- disse Aitor.
-Perché ti messa a cucinare? Devi aprire una pasticceria?- chiese Adé prendendo anche lui un biscotto. La ragazza scrollò le spalle dicendo che cucinare la rilassava.
-Continuiamo ad allenarci così voi due non pensate al fatto che ieri i vostri veri genitori dopo 5 anni che vi avevano abbandonato sono tornati per parlare- disse Adé beccandosi un pugno in testa da parte di Michael e una pallonata dove non batte il sole da Victor. Martina strinse i pugni mentre Aitor si mise a fissare le sue scarpe divenute all'improvviso interessanti.
-Forza ragazzi. Ad allenarvi. O chiamo l'allenatore Sharp- disse Mark.
-Nooo- dissero tutti andando il più in fretta possibile sul campo.Angolo Cazador
Ragazzi, questa parte l'ho presa dalla storia di AntonioCazador02 "Passato e futuro". Sappiate che non è tutta fantasia mia e mi scuso ora casomai ad Antonio dà fastidio. Ciao
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Sono qui per te||Ranmasa
FanfictionAitor Cazador si è appena trasferito con i suoi tutori. Andrà a studiare alla Raimon e ha intenzione di far parte della squadra di calcio di quest'ultima. È anche intenzionato a rivedere sua sorella che tempo fa era andata a vivere con un grande ami...