Capitolo 28

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<<Ti voglio portare in un posto>>

Stavo guardando le fotografie sul comò in salotto quando mi piomba Jack tutto affannato davanti.

<<Quale?>>

<<È una sorpresa... Tu sei pronta?>>

Quante volte ho già sentito questa frase...
Annuisco e saliamo in macchina.
Dopo un tempo che mi sembra infinito, si ferma. È un negozio e da fuori si possono vedere delle caramelle finte giganti.
Da piccola mangiavo quasi sempre caramelle, soprattutto quelle gommose. È da qualche anno che non le mangio più e sinceramente mi ero scordata anche della loro esistenza.

<<Entriamo?>>

Mi chiede Jack prendendomi per mano. Annuisco imbarazzata.
Ha una corporatura davvero fredda.
Entriamo e la ragazza che prima era alla cassa viene vicino a noi, o meglio dire vicino a Jack.
Lo guarda con sguardo malizioso.
Che fastidio.

<<Volete prendere qualcosa? Abbiamo le caramelle gommose, quelle a menta, quelle gelatinose...>>

Dice mettendosi dietro al bancone e facendo segno di seguirci.

<<Prendiamo una mezza busta di caramelle gommose e l'altra mezza di gelatine.>>

La ragazza mette tutto in una busta, e poi usciamo dal negozio.

<<Utilizzare le buste come unità di misura è un'idea di Karol. Quando siamo venuti per la prima volta in questo negozio c'era questa ragazza e, appunto ci basammo sul kilogrammo, ma lei pareva non saperne neanche l'esistenza, e da qui è nata questa idea>>

Dice aprendo la busta e porgendomi la davanti.

<<Le idee di Karol mi sorprendono sempre.>>

Dico e tutte e due scoppiamo a ridere.

La ragazza mezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora