Capitolo 18

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<<Io non posso vivere senza lui!>>

Dico singhiozzando e prendendo il 100° fazzoletto.
Sto piangendo da stamattina e Karol mi sta facendo compagnia e continua a ripetermi di dimenticarlo, ma non ci riesco. Lui era l'altra metà della mia anima.

<<Senza lui la mia vita non ha senso capisci?! Mi sento vuota!>>

Dico tra un singhiozzo e l'altro

<<Insomma Emily! Sarebbe questa la nuova te?! Devi dimenticarlo per sempre. Non sarai mai sola, tu hai noi tre, hai me per qualsiasi cosa>>

Dice mettendo la mia testa sulla sua spalla.

<<Sai che ti dico?! Hai ragione, basta deprimersi!>>

Mi alzo e faccio per andare in bagno, ma torno subito indietro e inizia a piangere più forte di prima.

<<Et-ha-n>>

Dico con la voce spezzata. Già spezzata come il mio cuore.

<<Emily! Insomma! Stasera c'è la festa di Rich Evans e tu verrai con me!>>

<<Chi è?>>

Chiedo incuriosita. Divertirmi non mi farà certo male.

<<È uno del 6° anno...>>

<<D'accordo vengo con te.>>

Dico in tono duro. Spero di non incontrare Ethan, del resto non è mai andato alle feste quindi...

<<Ok allora và a prepararti che è tra 4 ore!>>

Mi urla dietro e corro subito in bagno.

Ethan

<<Sono un coglione!>>

Dico dando l'ennesimo calcio alla moto vecchia di mio padre chiusa in garage da ormai secoli; l'ho aggiustata e volevo regalarla a Emily per il nostro San Valentino, ma ho lasciato la mia unica ragione di vita per paura di farla soffrire!

Continuo

<<Puoi dirlo forte>>

Charlie, il mio amico del primo anno, era venuto a consolarmi.

<<Non sei d'aiuto>>

Gli dico dando un'altra calcio alla moto.

<<Adesso non puoi fare più niente coglione! Quel che è fatto è fatto. Se soltanto avessi seguito i consigli di Jack non saresti in questo guaio. Invece no, "Ethan deve far vedere che non segue i consigli di nessuno"!>>

Dice Charlie. Ha ragione cavolo. Ha dannatamente ragione.

<<Poi che bisogno avevi di allacciare i rapporti con quella vipera di Evelyn? Potevi risparmiartelo! Insomma! Invece di passare il San Valentino con lei e le sue frittelle, ti sei seduto con Evelyn! Amico, che problemi hai?>>

Aveva di nuovo ragione. Sferro un altro calcio alla moto che ormai è tutta ammaccata.
Mi siedo a terra e inizio a piangere portandomi le mani davanti agli occhi.
Non avevo mai pianto fino ad ora, non è da me.

<<Adesso l'unica cosa che puoi fare è lasciarla vivere.. Stasera c'è la festa di Rich Evans, quello del 6° anno, perchè non ci andiamo? Emily non ci andrebbe mai sicuramente, quindi abbiamo campo libero>>

Dice facendomi l'occhiolino annuisco e gli faccio cenno di entrare in casa.
Del resto non mi farà male accollarmi questa faccenda di dosso per una sera.

La ragazza mezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora