Capitolo 23

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<<Karol>>

La chiamo. È da stamattina che mi sento molto giù.
Si gira verso di me e mi guarda con fare interrogativo.

<<Ieri, ti ho visto aprire la porta con la mano... Ma come ci sei riuscita?>>

Le chiedo.

<<Oh bè, tutti i vampiri hanno dei poteri, ed io ho il potere di far spostare le cose... Tu che potere
hai?>>

<<Non sapevo che i vampiri avessero dei poteri in realtà...>>

Le dico guardando la tazza di sangue avanti a me.

<<Sai i poteri possono rivelarsi molto utili, dovresti scoprirlo...>>

Mi dice avvicinandosi a me. Come? Come lo avrei scoperto?

<<Ma come faccio se in tutti questi anni non si è fatto sentire?>>

Le chiedo alzandomi

<<Vedrai che nel momento del bisogno si farà vedere.... Ho un'idea>>

Dice sorridendo. Le idee di Karol sono pericolose, e non poco.

<<Tu mi salveresti giusto? Se mi succedesse qualcosa intendo...>>

Ecco appunto. Chissà cos'ha in mente.

<<Certo, sei la mia migliore amica>>

Dico in tono ovvio.
Sorride annuendo ed esce fuori di casa facendomi segno di seguirla.
La seguo e andiamo nel giardino di casa.

<<Ok adesso rimani qui.>>

Mi dice e va via.
Questa cosa non mi piace.
Ad un certo punto vedo una specie di visione che vuole chiaramente dirmi che Karol è in pericolo, e all'improvviso mi ritrovo accanto a lei.
Ma certo! Ho il potere del teletrasporto e posso vedere quando le persone sono in pericolo! Wow.
Sorrido guardandola e abbracciandola.

<<Credo sia chiaro: puoi teletrasportarti e vedere le persone che sono in pericolo. È un potere meraviglioso.>>

Dice abbracciandomi ancora più forte di prima.

<<Karol non capisco... Cos'hai fatto per essere in pericolo?>>

Le chiedo staccandomi dall'abbraccio.

<<Le fatine>>

Dice indicandomi delle piccole creature blu che la circondavano.

<<Il loro canto per noi vampiri è pericoloso, può farci perdere i sensi. Per questo avevo chiesto loro di cantare per aiutarti.>>

Continua guardando le fatine.
Ha fatto una cosa bellissima per me. Era disposta a perdere tutti i sensi soltanto per aiutarmi a trovare il mio potere che non si è mai fatto sentire, e se non era per Karol, non lo avrei mai trovato.
La abbraccio e insieme ci dirigiamo verso casa salutando e ringraziando le fatine dal canto così dolce da far stordire un vampiro.

La ragazza mezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora