Capitolo 12

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Ho bisogno di sangue. Posso nutrirmi sia di sangue che di carne, ma devi alternarlo e non mangio sangue da mesi. Ne ho bisogno, devo andare a caccia, altrimenti i miei occhi non torneranno mai marroni. Sono passate settimane dal mio compleanno e gli occhi sono sempre così: rossi, rossi e ancora rossi.
Potrei anche andare a caccia se solo la mia coscienza me lo permettesse. Non posso uccidere un animale, non è da me. Pensandoci dovrei avere Delle riserve di sangue che condividevo nella casa con mio padre, ma saranno sicuramente finite. Mi lego i capelli in una coda e inizio a svuotare il frigorifero, il congelatore i mobili, tutto quello che mi ritrovo davanti, ma non trovo niente, niente di niente.
Ethan entra nella stanza e il mio respiro diventa affannoso.

<<Emily stai bene?>>

Si precipita a terra da me. Mi rialzo subito ed esco di casa andando dritto verso il bosco. Ma mi fermo subito. Non posso farlo. Non posso. Non sono un'assassina. Ethan viene subito verso di me. Non deve assolutamente guardarmi. I miei canoni sono usciti fuori dalla bocca. Mi sono trasformata. Giro la faccia dall'altro lato.

<<Emily tranquilla, sistemerò tutto promesso. Tutto. Ti serve sangue è così?>>

Annuisco e corro nel bosco, con lui che mi segue.

<<Emily so che non vorresti mai e poi mai farlo, ma devi. Lo posso uccidere io al posto tuo d'accordo? Come facevamo una volta...>>

<<Non. Se. Ne. Parla.>>

Dico senza farlo finire, con il fiato sempre più affannoso. Non può uccidere un animale per me. E non se ne parla neanche di uccidere un animale. Ed eccolo lì. La soluzione davanti ai miei occhi. Un volpino sta per uccidere un cervo. Basterà soltanto aspettare. E non far niente. Appena l'avrà ucciso gli salterò addosso e berrò il sangue. Del resto è il ciclo della natura che funziona così.

<<Perfetto direi, dovrai soltanto aspettare che la natura faccia il suo dovere.>>

Dice Ethan sospirando.

<<Ethan vattene. Non voglio che mi vedi mentre bevo il sangue di quel povero cervo. Va>>

<<Emily ti ho visto cacciare una dozzina di volte, figurati se mi fa qualcosa adesso. Ah tu dispiace se la carne la prendo io, sai ho un certo appetito...>>

Rido e appena il volpino uccide il cervo gli piombo addosso e gli mostro i canini così che lui scappi.
Riesco nel mio intento è bevo il sangue, dopodichè Ethan lo finisce.

<<È il ciclo della vita.>>

Diciamo in coro e sospiriamo sonoramente.

<<Stai meglio adesso?>>

Mi chiede

<<Molto. E tu? Hai fatto una buona colazione?>>

<<Abbastanza>>

Sorridiamo e ci avviamo verso casa. Che fortuna aver trovato quell'animale.
Tornati a casa vedo una persona che non avrei mai voluto vedere: Evelyn.

La ragazza mezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora