XXIV - Pioggia

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Sentivo l'acqua calda della doccia che scorreva sul mio corpo.
Da quando ero entrata in casa una sola parola mi ruotava nella testa: "appuntamento".
Karma mi ha chiesto di uscire con lui, quindi un appuntamento.
Però perché mi ha chiesto di uscire?
Non potei fare a meno di arrossire.
Che io gli piaccia?
Ormai credo di aver capito cosa provo per Karma, ma per lui è lo stesso?
Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano attorno al corpo.
Mi posizionai davanti allo specchio e iniziai ad asciugarmi i capelli.

Appena ebbi finito posai il phon e rimasi ferma a guardare la mia immagine riflessa.
Sono cambiata così tanto dall'inizio di questo anno.
E pensare che non è ancora finito.
Cos'altro potrà succedere e come finirà la nostra missione?
Ma per ora è più importante quello che succederà questa sera.

Uscii dal bagno e mi diressi in camera mia.
In quel momento l'incognita che mi creava più problemi era cosa indossare. 
Tirai fuori dall'armadio alcune degli indumenti che erano lì, ma nessuno sembrava adatto. Anche perché non avevo idea di dove mi avrebbe portata.
Restai altri cinque minuti buoni a rovistare nel mio armadio indecisa su cosa mettermi.
"Oh al diavolo!" Esclamai poi, ormai mi ero stancata di cercare lì senza arrivare a una conclusione.
Presi la prima maglia che mi capitò a tiro e la indossai, insieme ad un paio di jeans neri.
Mi guardai allo specchio, che si trovava all'interno dell'anta dell'armadio. La maglia era rossa con le maniche nere, lunghe, era abbastanza pesante, quindi non avrei dovuto avere freddo.
Ero ancora indecisa, ma il suono del campanello non mi fece pensare oltre.
Afferrai il cellulare per guardare l'ora: 19:23.
È in anticipo... ma infondo anche se fosse arrivato più tardi non avrebbe fatto molta differenza.
Così indossai le mie scarpe nere e, lasciando i capelli sciolti, mi diressi verso la porta.

Appena fuori di casa trovai Karma ad aspettarmi.
"Ciao." Lo salutai avvicinandomi. "Quindi cosa hai intenzione di fare?"
"Non so." Disse passandosi una mano tra i capelli. "Ti va se andiamo a mangiare una pizza?"
"Certo." Risposi accennando un sorriso.

Time skip

Infondo da questo appuntamento non mi aspettavo il massimo del romanticismo, cioè in realtà lui non ha mai detto che questo è un appuntamento.
In ogni caso mi va bene anche stare in questo "ristorante" con lui.
Sarebbe stato troppo imbarazzante se mi avesse portata in un vero ristorante, o in ogni caso in un posto romantico.
Romantico? Ma se non so neancora se è un'uscita tra amici o cosa!
A volte il mio cervello trae delle conclusioni troppo affrettate...

"Come ti senti?" Mi chiese lui ad un tratto.
"Bene..." Dissi prendendo una fetta di pizza. "Le ferite non mi fanno più male e s-"
"Non intendevo quello." Mi fermò. "So che sono stati giorni difficili per te... posso provare a pensare a cosa ti abbia fatto, cosa tu possa aver passato, per te dev'essere stato terribile.
"Non è così grave." Dissi a bassa voce, assicurandomi che nessun'altra delle persone presenti sentisse la nostra conversazione. "Infondo questo è solo un intoppo nella mia missione di uccidere il polpo. Può succedere."
"La pensi davvero così? Insomma diventare prigionieri ed essere torturati mi sembra una cosa abbastanza pesante. Se in più aggiungiamo che è stato tuo padre e che hai dovuto rincontrare tutti i fantasmi del tuo passato. Non mi sembra sia una cosa che succede in ogni missione."
"Sto bene, davvero." Provai a convincerlo. "Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato per me, tutto sommato ero pronta."
Lui annuì, anche se non sembrava del tutto convinto dalle mie parole. Però era la verità, stavo bene, lui era venuto a salvarmi e, cosa più importante, avevo finalmente chiuso i conti con il mio passato.
"E tu come stai?" Chiesi. "Insomma... hai ucciso una persona."
Karma alzò le spalle. "La cosa non mi fa molta differenza." Sussurrò.
"Davvero?"
"Io non lo vedo come uccidere una persona." Ammise. "Ti ha rinchiusa, ti ha picchiata... io non lo considero umano."
Restai ferma a guardarlo.
"Neanch'io. Non più, da quando tempo fa distrusse la mia vita."
"E poi dovevo ucciderlo." Disse. "Solo così avrei potuto permetterti di vivere una vita serena."
Sorrisi leggermente. "Grazie."
"Ora andiamo." Disse alzandosi in piedi. "Abbiamo finito di mangiare."
"Sì, hai ragione." Dissi prendendo la mia borsa, per poi tirarne fuori il portafoglio.
"Pensi che ti faccia pagare?" Chiese con un sorrisetto. "Ti ho invitata fuori, quindi pago anche per te."
"Come vuoi." Sospirai.

Time skip

"È stata una bella serata..." Commentai mentre Karma mi stava riaccompagnando a casa.
Avevamo camminato un po' per arrivare alla pizzeria quindi fu così anche per il ritorno.
"Già."
"C'è una ragione particolare per cui mi hai chiesto di venire..?"
"Beh... no... per passare del tempo insieme."
Speravo volesse dirmi che gli piaccio...
Ma forse sono solo io che mi sono fatta troppi film mentali.
O forse non me lo dice perché ha paura di un mio rifiuto?
"Dovremmo sbrigarci a tornate a casa, sta iniziando a piovere." Mi distolse dai miei pensieri e notai solo allora la pioggia leggera che stava iniziato a cadere.
"Non vieni?" Chiese avvicinandosi ad un tetto per ripararsi.
Sospirai e alzai la testa al cielo.
"Shizuka?" Mi chiamò facendo qualche passo verso di me, ma restando comunque ad alcuni metri di distanza.
"Sai..." Iniziai, tendendo una mano verso il cielo. "Quando ero piccola mia madre mi diceva che ero come la pioggia."
Lui restò immobile, aspettando che continuassi.
"Sei come la pioggia, sei davvero bellissima, ma in pochi sanno riconoscere la tua bellezza." Abbassai la mano e mi girai verso di lui, guardandolo negli occhi.
"Perché me lo dici?" Chiese.
"Non so... Forse perché volevo farti anche una domanda."
"Che sarebbe?"
"Ti piace la pioggia, Karma?"
Lui fece un ghigno e si avvicinò a me. "È un modo di chiedermi se mi piaci tu?"
"Forse." Dissi con un leggero sorriso.
Sorrise anche lui è si avvicinò a me per baciarmi.
"Non puoi neanche immaginare quando mi piaccia." Disse staccandosi leggermente.
Misi le braccia intorno al suo collo e lo baciai a mia volta.
"Anche tu mi piaci." Dissi leggermente rossa.
"Shizuka..." Esitò un attimo. "Vorresti essere la mia ragazza?"
"Certo!" Affermai sorridendo.
Lui fece un enorme sorriso e mi baciò di nuovo, stringendomi a se.

In quel momento... in cui ero a baciare Karma sotto la pioggia, mi sentivo così bene, come se avessi toccato il cielo.
Però, una volta arrivati in cima, non si può far altro che cadere.

- - -

Come poteva mancare una frase finale del genere.

Beh comunque...

LA STORIA È ARRIVATA A 3K LETTURE!!!

Cioè wow... Stento a crederci.
Grazie davvero a tutti che continuate a leggerla.
E spero che voterete e commenterete anche questo capitolo.

Quindi a sabato prossimo.

-Ryos

un amore rosso sangue  [In Revisione]【Karma Akabane - Assassination Classroom】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora