"Drin,drin!"
Oh mio Dio, la sveglia. Alzo la mano dal letto a stile zombie e spengo quella gallina elettronica.
Mi chiamo Aurora e da oggi inizierà il lungo viaggio verso i miei sogni, cioè andrò al College. Tanto per iniziare vi racconterò un Po di me. Come ho già detto mi chiamo Aurora, appartengo a una famiglia di come dire: "madre ROMPIPALLE" e "padre DIO in persona".
Ho passato un'estate perlomeno fantastica con la mia migliore amica Anastasia, se non fosse stato per uno stronzo che, prima andava dietro a lei e dopo che si ci è fidanzato l'ha tradita... soliti stronzo.
Comunque non parliamo più di questo cretino, oggi parto per Boston. Non mi sono mai allontanata da sola dall'Italia e quindi questo sarà il mio primo viaggio. Non ho le forze ma intanto mi devo alzare, mi aspetta una nuova vita. Appoggio i piedi nel pavimento ghiacciato della fredda mattina e rabbrividisco, prendo l'intimo e i vestiti che mi sono preparata ieri (cioè jeans strappati, camicetta bianca e Stan Smith) e mi indirizzo in bagno per andare a lavarmi. Esco dal bagno quasi pronta e noto che sono già le 6:40 , alle otto ho l'aereo, faccio le ultime cose di fretta, controllo che ci sia tutto in valigia e chiamo mio padre... " Papa voi siete pronti? Io sto scendendo." Mio padre risponde dolcissimo co ne sempre:"Certo amore che siamo pronti, nel mentre vai nella macchina che io prendo la valigia!" Non si può chiedere un padre più buono di questo, è tutela mai vita. Scendo le scale, arrivo alla porta, prima di uscire mi giro e saluto la mia vecchia casa, credo che mi mancherà tantissimo ho molti ricordi qui. Chiudo la porta, salgo in macchina e aspetto i miei. Per fortuna arrivano subito, posano la valigia, salgono e partiamo. Durante il viaggio verso l'aeroporto guardo dal finestrino la città in cui sono cresciuta e non posso credere di pensarlo, ma mi mancherà tantissimo.
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Pazza di uno stronzo!
ChickLit•Cammino per i lunghi e nuovi corridoi del College di Boston in cui sono stata accolta, ad un tratto sento una voce familiare maschile... Non ci posso credere, non qui. Mi giro e lo vedo, cammina verso di me. Sale troppa rabbia e nello stesso tempo...