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Vedo entrare scarsa luce da una specie di serranda che però non assomiglia a quella della mia stanza. Apro gli occhi e noto che è vero. Non mi trovo nella mia stanza. Dopo un attimo, mi giro dall'altro lato del letto e noto ho accanto l'uomo che non avrei voluto fosse Lui, Alex. Mi ritorna un flash di ieri e ricordo tutto quello che è successo. Il divertimento, il gioco, il bacio, Angelo sopra Alex... Oh mio Dio, avevo persino dimenticato tutto. Voglio scusarmi (anche se non sono stata io a salirci di sopra e prenderlo a pugni) subito con Alex. Lo giro dal mio lato ed inizio subito a smuoverlo con delicatezza. Sento un suo mugugno e noto che dopo apre quei suoi grandi occhi e fa un sorriso, lo guardo "Buongiotno Alex, tutto apposto? Scusa per ieri, forse non avremmo dovuto giocare, non so cosa gli sta prendendo a quel cretino di Angelo, giuro ch..." dico ma vengo subito bloccata dal suo dito sulle mie labbra...
Lo guardo con fare strano e dice:"Tranquilla piccola, ieri per me è stata la serata più bella della mia vita! Non c'è bisogno che ti scusi, comunque buongiorno anche a te!"
Ha detto che è stata la serata più bella della sua vita? Forse per il bacio tra di noi? Avrà scatenato qualcosa in lui. Non voglio deluderlo, ma a me non ha scatenato niente di tutto quello che ha provocato a lui. Anzi ho sentito qualcosa, ma non per Lui, per Angelo quando si ci è buttato di sopra. Sembra come se era geloso e furioso per quel bacio, ma se lui non mi vuole, non mi calcola, non mi tratta bene, perché ha reagito così? Sarà un dubbio che resterà impresso nella mia testa sempre. Mi alzo dal letto e prendo per il braccio ad Alex, con il fatto di ieri mi sento vuota e non soltanto di emozioni ma anche di cibo. Sono già le 09:15, scendiamo le scale per dirigerci in cucina e seduti attorno al bancone troviamo Ambra e Giuseppe e non Angelo e Sonia, forse è meglio così... Non ho voglia di vedere ad Angelo perché quello che ha fatto ieri non glielo perdonerò mai e a Sonia perché sta con il ragazzo che sogno di avere al mio fianco. Saluto Ambra e Giuseppe:"Ciao amori, buongiorno. Non chiedetemi come va, per favore... Va tutto bene, Angelo ha sbagliato a fare quello che ha fatto e io voglio dimenticare quella serata!"
Loro mi guardano negli occhi e forse capiscono che non è veramente il caso di parlare di quell'argomento, quindi subito mi servono delle crêpes con la nutella, io mi siedo a volo tra Ambra e Alex e inizio a riempire quel mio piccolo pancino. Arrivata a metà consumazione del piatto, sento dei passi che provengono dalle scale. Eh chi potevano essere a rovinare la mattinata? Angelo e Sonia! La coppia perfetta! Angelo è vestito con un pantalone di una tuta della Nike nera e come maglia ha addosso una semplice canottiera nera aderente, anzi molto aderente. La sua principessa accanto, o si sarà dimenticata il pigiama o per la notte usa dormire in intimo, perché ha un toppino a forma di reggiseno della Calvin Klain e un pantaloncino che fa intravedere il perizoma. Si, sono gelosa di lei perché sta molto tempo con Angelo, ma come fisico lei può usare tutti i tipi di perizoma e reggiseni con il push-up, ma il mio non lo supererà mai. Arrivano al bancone e Angelo non mi degna ne anche di uno sguardo, invece Sonia mi ride in faccia. Continua a ridere fino a quando mangio l'ultimo boccone della mia colazione, ma che cazzo ha da ridere questa oca?
Tutto ad un tratto, sento che si avvicina ad Angelo e gli dice all'orecchio:"Hey amore, saliamo sopra e facciamo quello che vuoi sempre fare con me? Almeno quella lilla finisce di guardarti dalla testa fino ai piedi!"
Lo ha fatto apposta a dirlo ad alta voce, io non ci vedo più dagli occhi, mi alzo e velocemente corro verso di lei e mi ci metto faccia a faccia, Ambra cerca di tirarmi ma mi tolgo subito dalla sua presa. Vediamo ora che ha da dirmi questa stronza.
"Hey, ma a chi cazzo hai chiamato pulla?"dico.
Lei mi si avvicina ancora ridendo e mi dice:"A me sembra rivolto a te, poi non so! E comunque togliti di mezzo sgualdrina che io e il MIO RAGAZZO dobbiamo andare a fare dei nostri lavoretti..."
Quanto è troia...
Non riesco a capire più niente, sono troppo nervosa:"Dove cazzo vuoi andare con Angelo? Eh? Tu sei una puttana da quattro soldi, sicuramente io non avrò mai un posto nel suo cuore... ma di una cosa sono certa, non lo avrai ne anche tu!"dico.
Non so perché, ma una lacrima mi riga il volto e solo ora capisco cosa ho detto. Forse non ho fatto bene a dire una cosa di questa davanti a tutti. Ma è la verità. Io non sarò mai nel suo cuore come non ci sarà nemmeno lei. Angelo alza la faccia verso di me, nota che iniziando a piangere e cerca di avvicinarsi.
Lo prendo da una mano e gli dico:"Angelo, ti prego. Non complicare le cose. Salitene in camera con la TUA RAGAZZA! Io non lo sono e se non vuoi farmi del male scomparisci dalla mia vita!"
Guardo a tutti e salgo di corsa le scale, voglio stare sola, ma dietro di me sento dei passi veloci. La prima stanza che vedo mi ci infilo dentro e noto che è il bagno, mi chiudo e sento bussare alla porta. Penso che è Alex o Ambra, infatti rispondo:"Se sei o Ambra o Alex, ragazzi lasciatemi stare... ho bisogno di stare un attimo sola. Mi lavo e vado subito al dormitorio, in questa casa si stanno sovrapponendo un Po di cose e non voglio restarci!"
Sento una voce maschile che potrei riconoscere a migliaia e migliaia di distanza, è Angelo:"Scusa... Scusa per ieri, per aver portato Sonia, per renderti così triste. So che tu provi qualcosa per me, io ho paura dei miei sentimenti e non voglio mostrarli. Lascia perdere a Sonia, sai che lo fa apposta. Io ti voglio stare vicina e so che tu lo vuoi, apri questa porta!"grida.
Io ancora non riesco a smettere di piangere anche per le cose che mi ha detto ora, non voglio soffrire di nuovo e ormai mi sono giurata che lo devo dimenticare, non voglio cascare in un'altra trappola come quella di Giovanni. I maschi sono tutto uguali e io non voglio soffrire soprattutto ora che so che non mi vuole come lo voglio io, perché se no lo avrebbe detto in questo momento adattissimo al contesto.
"Mi dispiace Angelo, ma non voglio soffrire di nuovo. Non voglio avvicinarmi più a te. Forse è meglio essere due perfetti sconosciuti da oggi in poi..."dico.
Quelle parole mi fanno scoppiare l'anima, non sono state dette con il cuore. Mi giro su me stessa e mi appoggio con la schiena alla porta. Mi siedo a terra e nascondo la faccia tra le ginocchia. Lui non dice niente, poi sento dei passi andarsene e forse ho capito che quelle sarebbero state le ultime parole di un capitolo chiuso fra di noi. Forse quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei sentito il dolce suono della voce di Angelo.

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