Sono le 20:00, Ambra mi ha detto che qualcuno mi sarebbe venuto a prendere. Guardo l'orologio, il cellulare, ma niente... non penso si siano dimenticati di me...no, non lo farebbero mai. Tutto ad un tratto sento bussare alla porta, è Alex.
"Ciao."dice lui.
"Ciao."rispondo io con una certa timidezza.
"Sei bellissima e auguri. Sono qui per portarti alla cena che tanto aspettavi. Oggi sarò il tuo cavaliere, solo per oggi però."e ride.
Ridiamo insieme, mi porge il braccio per prenderlo a braccetto, esco dalla stanza e la chiudo a chiave. Andiamo verso la macchina, saliamo e partiamo senza dire niente. Alex mi mette in disagio, non sono a mio agio come con quello stronzo di Angelo, non riuscirei mai a dimenticare lui con nessun altro ragazzo al mondo. Sto entrando troppo nei miei pensieri, Alex se ne accorge e infatti mi dice:"Scusami, ho bisogno di chiederti una cosa. Perché l'altra volta in pista mi hai detto quelle cose e poi mi hai baciato? Lo hai fatto per attirare l'attenzione di Angelo giusto? Ti aveva ferita un'altra volta in quel momento e hai voluto girare la situazione?"
"Si, scusami. Non ti avrei dovuto usare per niente al mondo, perché non te lo meriti. Sei un ragazzo fantastico e ascolta a me, non aspettarmi, meriti di meglio di una ragazza così confusa. Io ti voglio bene, ma non provo niente in più. Ti ripeto, ho sbagliato. Possiamo dimenticare questo accaduto?"dico con freddezza, non voglio farlo restare male ma ne anche prenderlo in giro.
Mi sorride e dice:"Tranquilla, va tutto bene. Anche se provo qualcosa per te, niente cambierà il nostro rapporto. Stasera ci divertiremo. E poi è il tuo compleanno."
Arriviamo davanti casa di Giuseppe, parcheggia e scendiamo, mi prende per mano e ci dirigiamo per le scale della grande Villa. Arrivati alla porta, suoniamo. Per un paio di minuti sentiamo silenzio, forse troppo silenzio, dopo sentiamo aprire la porta ci infiliamo e non capisco che succede, ma tutto ad un tratto le luci si accendono e vedo tante ma tante persone che mi urlano 'AUGURI'.
Sono commossa hanno organizzato una festa alla grande, tutta per me? Per questo Ambra insisteva che era troppo impegnata. Abbraccio a tutti i miei amici e urlo grazie con tutto l'amore che mi è rimasto in cuore.
Mi giro da Alex e mi viene di istinto abbracciarlo, lui davanti a tutti mi mostra un pacchettino. Lo abbraccio di nuovo, quanto è dolce... mi ha fatto persino un regalo. Lo prendo e lo apro. È una collanina con due cuori attorcigliati, non so che valore possa dare questa collana, so solamente che mi piace da impazzire e la voglio indossare ora davanti a tutti. Che pensano a male, non mi interessa del parere altrui. Mi giro con la schiena rivolta verso Alex per farmela attaccare da lui stesso, sposto i capelli e alzo il viso. Davanti a me ho a lui. Lui. Quello che sempre non confonderò mai tra le persone, quello che vorrei mi stesse allacciando quella collanina. Vorrei quel lui in tutta la mia vita. Quando lo vedo accanto a Engils, calo lo sguardo e mi giro di nuovo verso Alex. Lo bacio sulla guancia e all'orecchio lo ringrazio e dico che mi sposto un attimo per riprendermi dalla sorpresa.
Iniziano a mettere la musica e io mi sposto in terrazza. Mi siedo nella dondola, accanto alla ferrata e guardo di sotto il panorama del mare e di tutto il paese. Non manca niente in questo mondo a pensarci. È tutto bellissimo. Guardando tutto questo ben di Dio, mi rattristisco un po' e pensando che non è serata per chiudermi in me stessa, decido di entrare e divertirmi a ballare. Entrando in casa, decido prima di andare a bere un po' e poi andare a sfogarmi a ballare. A quattro sgabelli più a destra noto che ci sono di nuovo Angelo e Engils che litigano, non capisco per cosa, ma questa scena mi fa molto ridere. Prendo il bicchiere, da lontano lo guardo, lui si gira e gli rido, dopo questa soddisfazione me ne vado e mi dirigo in pista. Inizio a ballare e sto lì per tutta la sera, ballando con chiunque mi passasse davanti, soprattutto ragazzi. Sono già le 00:00, è già da troppo che ballo e bevo, vado verso l'uscita per prendere un po' d'aria perché ho troppo caldo, appoggiandomi alla ferrata sento una presenza dietro di me, prendermi i fianchi. Mi giro di scatto ed è sempre lui, Angelo. Mi bacia appassionatamente, di nuovo no. Lo allontano lentamente, ma con la coda dell'occhio dietro di lui noto Engils. Sembra strano, perché gira e se ne va quasi sorridente.
Non capisco questo suo comportamento, dato che è la sua ragazza io sarei impazzita dalla rabbia e dalla gelosia.
"Angelo, non voglio. Mi dispiace, anche se mi manchi non voglio. Non vorrei dirtelo, ma ho notato dietro di te Engils che ci guardava mentre ci baciavamo è meglio che vai a cercarla, fossi al posto suo sarei arrabbiatissima."dico.
Non ha ne anche il tempo di rispondermi perché ci sentiamo chiamare al microfono e la situazione mi sembra un po' strana e poi perché chiamare a noi due? Cosa centriamo insieme?
Mi guarda stranito e decidiamo di entrare, sento la canzoncina dei tanti auguri con i miei amici che portano da lontano una torta a cinque piani, tutta rosa con dei fiori delicati appoggiati al di sopra a stile composizione. Il tempo di averla davanti e tutti iniziano a spronarmi a soffiare la candeline, ma io penso ancora a quella voce che chiamava a me e Angelo da fuori. Tutto ad un tratto, c'è un momento di silenzio, qualcuno parla al microfono richiedendo l'attenzione di tutti. Mi giro e vedo Engils... cosa ci fa lì? E perché sta parlando lei? Come si permette?
"Buonasera a tutti, non so se mi conoscete...io sono la nuova fidanzata dell'ex di Aurora, cioè Angelo. Sono qui adesso, perché ho bisogno di darvi una notizia a voi e soprattutto alla splendida Aurora, non potevo trovare giorno migliore di questo."dice Engils.
Mi giro scioccata e nello stesso tempo curiosa verso di Angelo, ma lui non mi guarda. Guarda di ghiaccio a Engils, forse lui saprà cosa starà dicendo.
Riprende:"Aurora, so cosa hai passato per continuare a stare insieme ad Angelo e so che è stata difficile, ma voglio dirti una cosa ora. Lui sarà mio per sempre, non riuscirà mai ad essere tuo e sai perché? Perché il tuo bellissimo amore, ora condivide un piccolo essere con me. Sono incinta di Angelo, Aury. E fra qualche mese ci sposeremo. Non volevo dirtelo così, ma forse è la miglior cosa, dovevi sapere."
Scende dalla console e io continuo a fissarla con la bocca aperta. Mi giro da Angelo e lui si gira contemporaneamente a me. Ci guardiamo negli occhi ed esce una lacrima a tutti e due.
"Lo sapevi vero? Lo sapevi e non mi hai detto niente? Lo sapevi e mi hai continuato ad illudere e a baciare? Sai che ti dico? Scomparisci dalla mia vita, anzi lo farò io.
Io non riesco a vivere qui e vederti giorno per giorno. Non ci riesco mi dispiace, ragazzi scusatemi, ma io vado. Se è possibile partirò domani stesso, non so per quanto, ma me ne andrò. Grazie della bellissima serata ragazzi, grazie di tutto."dico spingendolo e andandomene.
Lui mi prende da un braccio e dice:"Aury, non lo fare. Non puoi andare via. Ho provato a dirtelo e mi hai detto che non ne volevi sapere niente. Non ho una colpa, è successo e se ritornassi indietro non farei niente per dividerci, non rifarei i miei sbagli. Se non mi vuoi più vedere vabene, scomparirò, ma non andartene. Non lo fare. Mi dispiace, mi dispiace veramente tanto."mi abbraccia.
Lo sposto:"Ormai è troppo tardi, non riesco a sopportare pure questo Angelo. Ti auguro tutto il bene di questo mondo, ora lasciami andare. Addio."
Lascio a tutti li davanti, scioccati. Angelo inizia a piangere, mi insegue ma lo respingo. Basta bugie, ho bisogno di aria pulita. Ho deciso ora stesso, tornerò in Italia, ho bisogno di vedere anche la mia famiglia.
Mi faccio dare le chiavi della macchina di Ambra e torno in dormitorio, controllo di internet qualche volo e noto che c'è ne uno dopo due giorni. Lo prenoto, inizio a prepararmi tutto, anche se ho domani per preparare le valigie, ma dalla forte stanchezza del momento e delle delusioni, cado nel letto in un sonno profondo e inizio a dormire beatamente.
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Pazza di uno stronzo!
أدب نسائي•Cammino per i lunghi e nuovi corridoi del College di Boston in cui sono stata accolta, ad un tratto sento una voce familiare maschile... Non ci posso credere, non qui. Mi giro e lo vedo, cammina verso di me. Sale troppa rabbia e nello stesso tempo...