Ho veramente esagerato a bere tutto quell'alcool. Non sento nulla e non vedo nulla. Ho appena aperto gli occhi, sopra di me c'è il tetto di un auto, ma è nero. Non è grigio come la tettoia dell'auto di Ambra. Ancora non riesco a capire bene...dove sono? Ricado di nuovo nel sonno. Sono nel parcheggio della festa, ci sono meno macchine rispetto a prima e due ragazzi sono seduti sulla ringhiera del retro della villa a fumare. Ora Angelo esce dalla porta d'ingresso e si dirige verso di me:"Si, la riporto io Giuseppe.. dì ad Ambra di stare tranquilla... Sono sobrio."dice aprendo lo sportello e sedendosi nel lato guidatore... quest'auto è sua.
Dopo 2 minuti di strada il telefono squilla di nuovo. Come sottofondo del telefono c'è la voce di Ambra:"Angelo, portala da me. Vale è in camera di Ambra e credo si stia divertendo come fa di solito... Non portarla lì, portala da me."
"Mmm...la porto da me. Domattina quando starà meglio la riaccompagno al dormitorio."gli risponde Angelo staccando la chiamata.
Mentre sto dormendo mi muovo e mi lamento un Po, ma non mi sveglio. Angelo ferma la macchina, siamo arrivati. Mi sento prendere in braccio, ha una mano sotto la mia spalla e una sotto le ginocchia e mi sta portando a casa. Lo abbraccio inconsciamente, non so perché lo sto facendo... forse lo avrei voluto fare da tempo. Lui mi accarezza la fronte. Mi accompagna nella sua camera e mi poggia sul suo letto. Apro gli occhi e guardo in giro...Questa Non è la camera del dormitorio.
"Dove sono?"domando con voce silenziosa.
"Sei svenuta, poi ti sei svegliata, hai delirato e ti sei riaddormentata di botto. Sei a casa mia."mi risponde Angelo togliendosi le scarpe.
Mi alzo subito dal letto"Cosa? Portami via da qui. Voglio andare al dormitorio!"dico arrabbiata.
"Ti ci posso portare... ma la tua camera è impegnata, immagina da chi!"
"Portami da Ambra!"
Sospira"Anche la camera di Ambra è impegnata...è con Giuseppe."ovviamente sta mentendo, Ambra è sola in camera.
Io ci credo e sbuffo "e vabene, che ora è?"
"Le tre e mezza del mattino"
Sono stordita dell'alcool e ho molto sonno. "Dove dovrei dormire?"chiedo stufata.
"Qui, nel mio letto."dice.
"E tu dove dormirai?"replico.
"Qui, nel mio letto."ripete.
Mi alzo e mi metto davanti a lui che è seduto sul letto:"No, non se ne parla!!! Io e te non dormiamo insieme! Te lo scordi!"alzo il tono della voce.
"E vabene...dormirò di sotto, nel divano."ribatte.
Menomale, non ho proprio intenzione di dormire vicino a lui dopo quello che mi ha detto.
"Vuoi dormire con quel vestito fradicio?"mi dice fissando il mio vestito, o meglio, la mia scollatura.
"Hai altri optional?" Rispondo.
Apre il cassetto e mi da una sua felpa del college. È grigia e ha una stampa in alto a destra con scritto BC e lo stemma del college.
"È abbastanza lunga per Te."mi dice tirando la felpa sul letto.
"Meglio così. Puoi uscire adesso?"gli dico prendendo la felpa e sedendomi sul letto. Poi guardo i miei piedi e noto che sono scalza,"Dove sono i miei tacchi?"
"Ce li ha la tua amica. Non ti reggeva in piedi."
Sospiro e penso a quante figure di merda io abbia fatto da ubriaca questa sera.
È davanti la porta e mi guarda.
"Puoi uscire? Devi cambiarmi."
"Sei la prima che mi caccia, per spogliarsi..."mi dice sbuffando e prendendo un souvenir dalla scrivania accanto la porta.
"Non sono una di quelle che ti porti a letto. Esci o esco io."
Sorride e posa il souvenir."Bene, come desidera signorina, vado di sotto. Buonanotte!"esce e chiude la porta. Indosso la sua felpa che ha proprio il suo odore...non potrei stare più comoda. Mi sdraio sul letto, sono infastidita da lui... Non ho ancora dimenticato quello che mi ha detto in bagno e quello che ho visto nella stanza di Sonia. Lo uccidersi!
Mi addormento in poco tempo mentre sogno di incontrare Alex e fare partire di nuovo un'altra rissa...più che un sogno, è un incubo.
La luce del sole che passa attraverso le fessure della finestra mi sveglia, guardo l'orologio. 8A.M. Cazzo. Ho perso le lezioni! Quel cretino poteva almeno svegliarmi. Mi giro dall'altro lato del letto e lo vedo. Angelo-che dorme-con solo dei pantaloncini-accanto a me. MA CHE CAZZO CI FA QUI? COSA È SUCCESSO?
"SEI UN CRETINO!!! HAI DORMITO ACCANTO A ME???" urlo svegliandolo.
Si gira e si lamenta, poi mi guarda e sorride:"Buongiotno anche a Te!"
"Buongiotno un Cazzo!"-metto le mani nei fianchi-"ho dormito accanto a te stanotte. Accanto ad un ragazzo che mi fa schifo!"
"Se è per questo...non sai cosa abbiamo fatto stanotte... ti era ritornata la sbronza."dice con un sorrisetto malizioso,poi sbadiglia.
COSA??? Impossibile!
Scoppia in una risata mentre vede che sto per lanciargli uno schiaffo.
"Sto scherzando, sto scherzando. Sentivo freddo li sotto e sono salito su. Nemmeno ti ho toccata. Giuro."dice ancora ridendo dopo aver visto la mia espressione.
"Non me ne frega un Cazzo! Io dormo e dormirò solo con una persona che mi ama e che amo! Non con uno come Te!"beh, forse sto esagerando... in fondo questa è casa sua e lui mi ha aiutata stanotte. Però ripensandoci è stata tutta colpa sua se mi sono ubriacata. Mi guarda e subito distoglie lo sguardo, si è infastidito.
"È tardi per le lezioni, scusa se non mi sono svegliato."dice con un tono più serio alzandosi dal letto ed uscendo dalla porta.
Mi ha lasciata sola in camera, ormai è troppo tardi per recuperare le lezioni poiché al college non è permessa l'entrata alla seconda ora. Decido di aprire il cassettone per trovare un pantalone da mettere per scendere di sotto, non voglio rimettere il vestitino, è scomodo ed è sporchissimo. Prendo un paio di pantaloni di tuta blu, maschili, mi stanno decisamente larghi però guardandomi allo specchio mi fanno un bel sedere. Questa mattina fa molto caldo e questa felpa mi sta facendo sudare. Prendo una canottiera bianca e la indosso. Lego i capelli in una cosa e scendo al piano di sotto.
Angelo è seduto nella sedia poggiato al bancone della cucina, sta bevendo una tazza di caffè. Mi guarda dalla testa ai piedi , poi si rigira.
"Questo è tuo."dice indicandomi la tazza accanto la sua.
Passo dietro lui e afferro la tazza"Quando mi riporti a casa?"
"Molto belli i miei vestiti."mi dice bevendo un sorso di caffè e alzandosi per aprire il frigo.
"Non ho niente da mettere e fa caldo!"rispondo sedendomi.
"Puoi sempre toglierti i vestiti..."-si gira mi guarda e poi ride-"scherzo, stanno molto meglio a te che a me!"si ferma a guardare il frigo, io non rispondo, poi continua "Vuoi che ti riporto al dormitorio adesso?"
"Si, grazie per il caffè e per avermi aiutata stanotte"- proprio ora mi ricordo dell'appuntamento con Alex, devo dargli una risposta-"ma adesso devo proprio andare, ho un impegno..."
"Cos'hai di così importante da dovertene andare alle 9 del mattino? Ci sono ragazze che pagherebbero per passare due ore del suo tempo, con un figo come ME."dice sarcasticamente.
"Ho un appuntamento."dico soddisfatta senza guardarlo.
"Non dirmi che quello stronzo di Alex ti ha chiesto di uscire!" dice avvicinandosi a me sempre di più, sembra arrabbiato.
"A te cosa importa?"- poso la tazza e continuo-"A quanti isolati è da qui il college?"mi allontano senza dargli retta.
"Pranza con me."dice cercando il mio sguardo.
"Angelo, perché dovrei? Hai dimenticato quello che mi hai detto ieri?"Lo guardo.
"No."-alza gli occhi, poi mi guarda-"dai, ti vado ad accompagnare..."
Cosa? Non voleva pranzare con me? Questo ragazzo è veramente lunatico!
Non dico niente, scalza e con i vestiti di Angelo salgo in macchina e con un silenzioso tragitto mi riporta al dormitorio...
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Pazza di uno stronzo!
ChickLit•Cammino per i lunghi e nuovi corridoi del College di Boston in cui sono stata accolta, ad un tratto sento una voce familiare maschile... Non ci posso credere, non qui. Mi giro e lo vedo, cammina verso di me. Sale troppa rabbia e nello stesso tempo...