3.

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« C'è qualcosa che non mi hai detto, forse? » La tenera voce di Jimin aveva assunto un tono piuttosto curioso e quasi velato da una bonaria malizia quando Jeongguk era venuto fuori dalla biblioteca, non molto dopo l'uscita di Taehyung dall'edificio per recarsi a lezione. Jimin aveva subito notato l'espressione compiaciuta del biondo, era chiaramente allegro, ma non gli aveva dato poi così tanto peso. Aveva poi cambiato idea quando aveva visto Jeongguk con il medesimo sorriso stampato sul volto.
« Di cosa parli? » aveva risposto il moro, tornando di colpo alla realtà, sorpreso dalla domanda dell'amico e collega. Non che non avesse davvero capito a cosa Jimin si riferisse, ma preferì far finta di nulla, troppo divertito per ammettere.
« Taehyung è uscito poco fa e credimi, era palesemente contento. » disse allora il ragazzo, e Jeongguk cantò vittoria dentro di sé, tanto che sorrise, pur provando a nascondersi.
« E quindi? » domandò orgoglioso, fingendo di non essere informato a riguardo, come se non avesse capito di cosa l'amico parlasse. Ma Jimin non era di certo stupido.
« Ti ricordo che da quando ti sei accorto di lui, non sei più uscito da lì. E se lo hai fatto, ci sei ritornato subito dopo. » continuò allora Jimin, mantenendo un tono di voce piuttosto basso così da farsi sentire soltanto da Jeongguk, mentre entrambi si concedevano un attimo di riposo data l'assenza di studenti in quel momento.
« Beh, stavo lavorando, proprio come te! » si giustificò il moro, sollevando appena le spalle, ma la risata che gli scappò in quel momento lo tradì e Jimin sorrise con lui, incrociando le braccia al petto.
« Scommetto che sorrideva per te. » commentò, in attesa di spiegazioni, che però non arrivarono.
« E' probabile. » disse Jeongguk, e in quel modo confermò chiaramente di essere la ragione dell'allegria del biondo di cui stavano parlando, pur rimanendo sul vago.
« Tu sei pericoloso. » Jimin si lasciò sfuggire una risata maliziosa, a cui l'amico rispose esattamente nello stesso modo. Lo conosceva bene, sapeva quanto fosse bravo nel conquistare, quanto potesse piacere agli altri, ragazzi o ragazze che fossero. Lo aveva osservato per anni, a scuola, ed era certo del fatto che probabilmente anche Taehyung sarebbe caduto nella sua rete. Non aveva ancora capito che, però, quella volta Jeongguk sembrava non avere molta intenzione di giocare nel caso in cui lo studente fosse stato propenso a qualcosa di serio. Forse perché non era più un ragazzino, ormai. In caso contrario si sarebbe comunque accontentato, non avrebbe di certo perso l'occasione, anche se non gli dispiaceva l'idea di poter intraprendere qualcosa di duraturo con Taehyung. La sensazione inspiegabile che lo aveva travolto fin dal primo momento gli faceva credere che con quel ragazzo, proprio con lui, potesse andare ben oltre. E non lo conosceva nemmeno, ancora.
« Solo se la posta in gioco è molto alta. » rispose, infatti, e non scherzava affatto, perché per lui Taehyung era davvero qualcosa di prezioso a cui puntare. Non avrebbe mollato facilmente, non dopo quella prima risposta positiva ricevuta da parte del biondo, che aveva come minimo triplicato il suo interesse per lui.

Non lo conosceva per niente, si erano scambiati appena qualche parola e sapeva ben poco di lui, ma per qualche assurdo motivo sentiva che ne valeva la pena. Tra loro era come scattata un'intesa, una chimica di quelle che raramente riesci a sentire con qualcuno. Jeongguk aveva provato una forte attrazione fisica verso il ragazzo sin dal primo momento e aveva sentito fin troppo chiaramente che Taehyung provava la stessa identica cosa per lui. Ed era vero, non si sbagliava, perché lo studente, per quanto discreto potesse essere, non era comunque riuscito a nascondere a Jeongguk la voglia di conoscerlo, in tutti i sensi possibili che il termine può avere. Al moro era bastato davvero poco per trasformare tutto in un'attrazione ben più generale, che andava oltre la fisicità. C'era qualcosa che lo attirava incredibilmente di Taehyung, impedendogli di limitarsi alle pure e semplici pulsioni sessuali. Non voleva soltanto portarselo a letto e divertirsi con lui, e se non voleva questo non sapeva neanche cosa desiderava davvero, al momento; ma di una sola, semplicissima cosa era certo: voleva Taehyung e si sarebbe giocato tutte le sue carte pur di averlo.

HIDDEN WOUNDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora