11.

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Non ci si innamora in un attimo, perché anche i colpi di fulmine richiedono comunque il loro breve tempo. Per Jeongguk e Taehyung, probabilmente era stato amore a prima vista, ma in realtà non si sa, quando ci si ama davvero. Te ne rendi conto solo dopo, ma intanto succede e basta, intanto senti lo stomaco chiuso e i brividi lungo la schiena, e quel giorno Jeongguk e Taehyung si amarono per la prima volta da quando si erano conosciuti. Fu un amore carnale, fu passione viva, fu fuoco che bruciava la pelle, e non più solo un intreccio di sguardi e di labbra. L'attrazione fisica aveva avuto la meglio, alla fine, sebbene entrambi avvessero cercato di resistere, ed in particolare il biondo, che poco dopo crollò come beato nel sonno degli angeli, a fianco del suo amante rimasto fin troppo sveglio. Aveva tradito Yoongi, era ormai un fidanzato infedele, eppure era stato così sereno da crollare, addormentarsi, trovare la pace tra quelle lenzuola che portavano ancora l'odore mischiato dei loro corpi. Era questo, quindi, ciò che Jeongguk gli trasmetteva? Una tranquillità tale da permettergli di riposare senza sentirsi immediatamente divorato dai sensi di colpa? Quel bibliotecario un po' ribelle, con la testa tra le nuvole e i capelli perennemente in disordine perché incapace di tenerli a posto, era stato capace di fargli dimenticare il mondo intero, di fargli dimenticare le mani cattive di Yoongi, e Taehyung glielo aveva lasciato fare, perché voleva lasciarglielo fare.

Jeongguk rimase sveglio in assoluto, religioso silenzio, a fianco del ragazzo che comprese di amare, ormai, arrivati a quel punto. Mi sto innamorando di lui, pensava, mentre accarezzava la schiena nuda del biondo, dalla pelle ambrata e liscia, delicata, ricoperta da una leggera e appena accennata peluria. Più lo osservava riposare, ascoltando il suo respiro flebile e calmo, più si rendeva conto di non volerlo condividere con nessuno. Era infatti cosciente della presenza di una terza persona, cosciente anche del fatto che, a dirla tutta, l'unico che avrebbe dovuto farsi da parte era proprio lui. In un certo senso, si era messo in mezzo e sapeva bene di star rovinando una relazione, non consapevole però del fatto che quella storia era ormai finita da tempo, e di certo non a causa sua, né a causa del sentimento che si era spento, come gli aveva rivelato il biondo. Ma fare l'amore con Taehyung era stato troppo bello per limitarsi ad una sola volta e farsela bastare, come un'insulsa scappatella per divertirsi e distrarsi. Taehyung non era quello, non per Jeongguk, e forse non lo era mai stato davvero. E se per il biondo invece si era trattato solo di un passeggero tradimento, allora a Jeongguk non sarebbe andata bene. In realtà, era quasi certo del fatto che non si sarebbe accontentato neanche di essere un amante fisso. Voleva che Taehyung fosse suo, che facesse l'amore soltanto con lui, che baciasse solo le sue, di labbra. Forse desiderava essere al posto di Yoongi, sicuro di poter dare a Taehyung ciò che davvero meritava.

Che diavolo ha combinato? Un incidente, forse? si chiedeva il moro, mentre con un tocco leggero dei polpastrelli percorreva piano i segni che Taehyung aveva sul corpo. Troppo strani, troppo sospetti, e ora che erano messi completamente a nudo - perché il biondo era, effettivamente, del tutto privo di indumenti - poteva osservarli con molta più attenzione di prima. Se solo Taehyung fosse stato sveglio, avrebbe fatto in modo da nasconderli agli occhi furbi e intelligenti di Jeongguk, ma lui dormiva ancora e lo fece per almeno un'ora, dando tutto il tempo necessario al moro per ragionare. Queste sono cicatrici, cicatrici di ferite inferte da qualcuno, sospettava Jeongguk, mentre il suo sorriso era ormai scomparso dal volto acqua e sapone. Il flusso dei suoi pensieri, però, alla fine, venne interrotto.

« Guk.. » sussurrò con voce roca il ragazzo dai riccioli biondi che gli nascondevano in parte lo sguardo scuro e caldo, pieno d'amore represso e fino a quel momento donato a chi non se lo meritava più da tempo. Si era mosso piano, mugolando appena come un gatto, quasi imbronciandosi, per poi aprire definitivamente gli occhi addormentati ed incontrare quelli un po' più vispi di Jeongguk, che intanto non smetteva di sorridere alla vista di quel ragazzo che sembrava tanto un bambino che non voleva andare a scuola. A dir poco strano, dato che quella sfumatura si sarebbe adattata molto meglio a lui, piuttosto che a un ragazzo studioso e diligente come Taehyung, appassionato di filosofia e storia.
« Ma buongiorno. » rispose allora il moro, sorridendo ancora di più alla vista di quello dell'altro, di sorriso. Gli scaldava il cuore, gli apriva le porte dell'amore, quel famoso e sconosciuto sentimento che lui non aveva mai sperimentato nella sua vita, mentre Taehyung ne aveva già vissuto il lato più bello così come il più terribile.
« Oh, porca miseria. Quanto ho dormito? » chiese alla fine Taehyung, quando capì di aver dormito in modo parecchio profondo, tanto da non essersi reso conto del tempo che era passato. Jeongguk rise ancora, intenerito, sfiorandogli la guancia calda e un po' arrossata mentre si chinava un po' di più su di lui.
« Abbastanza da aver saltato il pranzo. » gli rispose poi, sapendo effettivamente a che ora della giornata fossero più o meno arrivati, perché lo aveva controllato poco prima. « Ma direi che qualcosa possiamo prepararcela ugualmente. » aggiunse, poco prima di premere le labbra su quelle del giovane steso sul suo letto, provocandogli un tenero - ma non troppo - sorriso divertito.
Reduci entrambi da un intenso e passionale rapporto, si lasciarono trasportare dal ricordo delle sensazioni che quei momenti insieme gli avevano regalato, abbandonandosi a calde, sensuali effusioni tra le lenzuola ancora calde e impregnate dei loro odori. Si erano amati in modo semplice e puro, completo. Si erano toccati ed esplorati in tutta la loro passione più radicata e profonda, le mani dell'uno avevano vagato sul corpo dell'altro per conoscerlo, possederlo ed amarlo, in un vortice di sentimenti ormai incontrollato da cui entrambi si erano lasciati travolgere, dando vita ad un rapporto pieno. Jeongguk accarezzò di nuovo i fianchi del biondo mentre, proteso verso di lui, lo baciava con maggiore foga, e allo stesso tempo Taehyung, volutamente incapace di ribellarsi, si lasciava toccare ed esponeva il collo alle attenzioni dell'altro, che sapeva amarlo ed apprezzarlo come meritava, abbandonandosi ancora un po' l'uno all'altro.

HIDDEN WOUNDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora