16.

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« Io ti amo, lo sai, vero? Sai che ho fatto e farei qualsiasi cosa per te. » Le parole di Yoongi erano, più o meno, sempre quelle, ogni volta che Taehyung sembrava arrivato al punto di essersi stancato sul serio. Gli accarezzava il viso con dolcezza, gli baciava la fronte e gli ricordava quanto paura avesse di perderlo, e puntualmente lo portava a cambiare idea, a ripensarci, a riprovare a credere che quell'amore così doloroso valesse la pena di essere vissuto ancora. Ma quella volta, quando Taehyung tornò a casa e riascoltò ancora quelle moine a cui non riusciva più a credere, non si fece abbindolare. Nella sua mente era viva l'immagine di Jeongguk, la sensazione dei suoi baci e del tocco delle sue mani, il profumo naturale della sua pelle e quel sorriso capace di scaldarlo anche nelle giornate più fredde e grigie. Nella sua mente c'era il benessere ritrovato con quel ragazzo, così, forse per caso. Era per lui che era come rinato, e non poteva, ma soprattutto non voleva, più farne a meno.
Gli si spezzò il cuore nel leggere il profondo dispiacere negli occhi di Yoongi ancora una volta quando gli comunicò esplicitamente che aveva deciso di lasciarlo una volta per tutte, ma per quanto potesse volergli bene, preferì pensare a se stesso. Insieme a quella tristezza, si fece spazio anche la rassegnazione negli occhi del maggiore, e forse per la prima volta in diversi anni Taehyung ebbe quasi del tutto la certezza di essere libero, perché Yoongi lo avrebbe lasciato andare, stanco anche lui di quella relazione forzata e ormai davvero priva di senso.

Taehyung non disse nulla riguardo Jeongguk nonostante le insistenti domande dell'altro, non specificò esattamente dove avrebbe trascorso la notte dato che quella sera stessa sarebbe andato via con la maggior parte delle sue cose. Aveva paura, paura di scatenare in Yoongi la stessa gelosia che lo aveva portato ad affrontare Jeongguk, quella che non lo avrebbe affatto lasciato andare sapendo di mandarlo dritto tra le braccia del bibliotecario. Non che ci volesse granché per capirlo, Yoongi non era di certo stupido, ma Taehyung preferì tacere a riguardo e non nominarlo mai, evitando anche qualsiasi riferimento possibile alla relazione che aveva ormai intrapreso con l'altro, e all'apparenza sembrò riuscire nel suo intento.
« Non riesco a guardarti mentre ti prepari per andare via. » disse Yoongi, la voce ridotta ad un sussurro, mentre sotto i suoi occhi contornati da brutte occhiaie un determinato Taehyung raccoglieva tutto quel che poteva portare con sé perché di immediato bisogno. Yoongi non riuscì neanche a guardarlo per più di un paio di secondi, troppo cosciente del fatto che era finita. « Esco. Scusami. » disse, congedandosi, per poi uscire dalla stanza mentre gli occhi di Taehyung lo vedevano scomparire dietro l'angolo. Non era di certo contento dello stato d'animo provocato nel maggiore, ma non aveva altra scelta, se voleva essere felice. Vedere anche sul suo volto i segni della lotta con Jeongguk, poi, non fece che convincerlo sempre di più della decisione che aveva preso. Sperava soltanto che Yoongi non si facesse altro male, perché nonostante tutto non se lo sarebbe mai perdonato.

Attese il tipico rumore che gli comunicò che Yoongi era ormai uscito di casa e sentì la porta chiudersi pochi istanti dopo. Fu un via libera per Taehyung, che non perse tempo nell'afferrare il cellulare per contattare Jeongguk. Scrisse un sms, a cui ricevette immediata risposta, forse perché Jeongguk era rimasto in attesa per tutto il tempo, tenendosi pronto. Sapeva benissimo che se Taehyung gli stava scrivendo quei messaggi e inoltre rispondeva piuttosto velocemente, era perché Yoongi non era nei paraggi. Sarà uscito, pensò il giovane bibliotecario, perché quella era l'unica spiegazione che di solito tornava quando Taehyung si faceva sentire, e in effetti quest'ultimo gli diede subito conferma di ciò, comunicandogli poi che stava già preparando tutto per raggiungerlo entro poco tempo. Fu proprio in quel momento, dopo almeno una decina di minuti trascorsi a scambiarsi sms, che Taehyung smise di rispondere.
Entrambi i due amanti si erano sbagliati quando avevano pensato che Yoongi si era davvero arreso. Yoongi, infatti, proprio nel momento in cui aveva aperto la porta d'ingresso dell'appartamento che fino a quel momento aveva condiviso con Taehyung, si rese davvero conto del fatto che probabilmente non avrebbe trovato più nulla di lui al suo ritorno, e pensando a chi glielo stava portando via, decise di chiudere la porta fingendo così di essere uscito, solo per avere ulteriore conferma del fatto che sì, era proprio Jeongguk che aveva distrutto tutto.
Yoongi rimase in attesa silenziosa per svariati minuti. Come un predatore cerca di non spaventare la preda, lui non spaventò Taehyung, che credeva fosse davvero uscito. Attese, e alla fine capì che Taehyung sorrideva per Jeongguk. E che avesse improvvisamente iniziato ad usare il cellulare proprio nel momento in cui aveva creduto che Yoongi fosse uscito, fu l'ennesima conferma. Sapeva benissimo con chi stava parlando e quella volta Yoongi non trattenne la rabbia, di nuovo.

HIDDEN WOUNDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora