MEDIOEVO

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Di colpo Erik e Leila si ritrovarono nella più completa oscurità.
"Erik, dove siamo? Cos'è successo?".
"Non lo so Leila."
Erik aprì la borsa, tastò gli oggetti e dentro trovò la sua scatola dei fiammiferi, la prese e poco dopo una luce fioca illuminò l'interno della cabina.

Ma mentre parlavano il fiammifero si spense, non ne erano rimasti molti, ma Erik non esitò ad accenderne un altro.
La luce ricomparve, illuminando una grande porta di legno massiccio davanti ai loro occhi, sentirono qualcosa, non capirono bene cosa fosse, ma potevano essere delle presenze umane.
"Leila, c'è una porta qui davanti, mi sembra di aver sentito delle voci, vogliamo uscire?"
"Non vedo cos'altro potremo fare qui dentro, se non scattarci foto, prova ad aprirla."
Uscirono lentamente dalla cabina.
Erik riuscì a trovare la maniglia a tastoni ma...all' improvviso furono abbagliati da una forte luce.

La prima cosa che notarono quando gli si schiarì la vista furono degli enormi corridoi
accompagnati da lunghissimi tappeti rossi.
Appesi ai muri c'erano una serie infinita di quadri che raffiguravano volti.
"Dove siamo?" Disse Leila.
"Non ne ho la più pallida idea sinceramente."
Dei candelabri appesi al soffitto, rischiarivano quello che sembrava un labirinto infinito.
Ma ad un tratto, mentre erano concentrati a guardare i quadri, sentirono un forte boato e velocemente si girarono.
Poco lontano da loro c'era una donna non molto anziana, con una lunga gonna, sopra indossava una giacca di cotone e una specie di foulard le proteggeva la testa; non dovettero aspettare molto per sentire la donna cacciare un grido degno di un tenore.
Erik disse:
"Corri, corri!!".
Subito con uno scatto andarono da tutt'altra parte del corridoio, che sembrava non finire mai, corsero e corsero fino a perdere il fiato poi dopo quella mini maratona...
"Erik dove andiamo?"
"Vieni sbrigati entriamo qua!"

Subito dopo essere entrati, chiusero la porta alle loro spalle con il chiavistello, per non permettere a nessuno di entrate.
La stanza in cui erano, era piccola con un tavolo di legno al centro e con sopra dei fogli di carta, una penna di pavone (almeno così pensavano) messa dentro il calamaio.
Al lato della stanza c'era un piccolo letto, al di sotto di esso un grosso tappeto polveroso, ormai mal ridotto, un po' per la probabile "età " avanzata, un po' per le tarme che sicuramente stavano facendo un ottimo banchetto.
C'era una piccola finestrella ed Erik si avvicinò per guardare fuori, quello che vide lo sorprese lasciandolo senza fiato.
Un' immensa valle rifletteva nei suoi occhi, con un villaggio animato da persone vestite in modo eccentrico.
Si intravedeva la una piazza con dei stendardi e dei cappi, probabilmente appesi per un imminente esecuzione.
"Leila, prima non ne ero tanto sicuro, ma ora lo sono...abbiamo viaggiato nel tempo, per davvero, questa non è la nostra epoca."
"Ma non è possibile, io pensavo che fosse una presa in giro ma ...è tutto vero..magari se cerchiamo bene troviamo le telecamere un microfono, magari siamo in tv."
"Preferire di gran lunga essere vittima di uno scherzo. Anche io ero un po' scettico, ma non posso spiegarmi tutto questo."
"L'unica cosa che possiamo fare è andare avanti e vedere cosa dice il libro, che dobbiamo fare ora?"
Erik lo estrasse dalla borsa, gli tolse il filo che lo avvolgeva e lesse le seguenti parole:

"Se siete arrivati qua, beh ne seno felice vorrà dire che non siete morti, ora dovrete fare esattamente quello che vi dirò per recuperare il primo pezzo.
Dovrete andare da un abitante del villaggio, sono già stato io da lui per consegnargli il primo pezzo, gli ho detto che qualcuno primo o poi sarebbe arrivato per "reclamarlo."
Non vi so dire come si chiami, o dove sia, so solo che vendeva pesce al mercato in piazza, dovrete dirgli solamente la parola "M" e poi vi aiuterà."

"Ma Erik, metti anche caso che riuscissimo a uscire da qua, come faremo a trovarlo?"
"Beh, l'unica cosa che posso dirti è quella di tentare."
La loro conversazione fu interrotta da dei passi metallici che si ripetevano finché dall'altro della porta una voce maschile e potente disse:
"Chiunque voi siate, vi ordiniamo di aprire la porta."
"Erik che facciamo?"
"Non lo so Leila, non lo so."
La voce ridisse:
"Aprite, o butteremo giù porta."
"Erik!"
"Leila consegnamoci."
"Consegnarci? Sei impazzito."
"Vedi altre soluzioni? Non possiamo fare altro, almeno...avremo del tempo per pensare su cosa fare."
"Fare cosa Erik, sei impazzito?"

Erik non fece in tempo a controbattere che...
"Buuum" la porta crollò davanti a loro e delle guardie gigantesche come armadi, vestiti con una corazza color argento ammaccata, probabilmente per delle questioni non molto piacevoli lì catturarono, portandoli via dentro le segrete.
Fecero molta strada, ma ad un tratto il calore che era nelle stanze di prima sparì e cominciarono a scendere molti gradini.
Una serratura con il rumore di uno scatto metallico si aprì e furono spinti dentro dalle guardie.

La stanza era buia, tetra e molto fredda, l'umidità gli entrava nelle ossa, però fortunatamente gli avevamo lasciato ancora la borsa, anche se sarebbe servita a poco.
"Chi siete?" Disse una voce graffiata dall' angolo della cella"
Erik si girò, non vide nessuno, era nascosto nell' oscurità di quel posto.
"Salve, noi siamo Erik e lei è Leila."
"Cosa ci fanno due ragazzini come voi in delle segrete come queste?"
"Stavamo cercando una cosa ma...scusi lei chi è?"

Lentamente l' uomo uscì dal "nascondiglio", era magro fino all' osso indossava vestiti strappati, o almeno quello che ne rimaneva.
Aveva i capelli e la barba molto lunghi, come se fosse li da sempre.
"Beh, io sono Ethan."
"Allora Ethan, da quanto sei qua?"
"Non me lo ricordo neanche io sinceramente, ma dopo un po'... vi abituerete, ormai questa è casa mia, ma fate come se fosse pure la vostra.

In effetti anche se non si vedeva molto la stanza era adornata con vari oggetti e ai muri erano disegnati strani simboli, mentre dei vecchi libri erano appoggiati sù un piccolo scrittoio.

"Allora Ethan raccontaci di te perché ti trovi qua?"

Erik e Leila : un mondo da salvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora