9.

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Filippo's pov

Mi sveglio e sento subito un dolore lancinante alla testa, quando voglio bere dovrei ricordarmi delle conseguenze come questa oppure il fatto che non ricordo niente. I miei ricordi della serata di ieri si fermano a quando Einar è venuto a dirmi di smetterla di bere e raggiungere lui e gli altri. Ovviamente non gli ho dato ascolto ed ho continuato a bere.
Dovrei farmi raccontare da lui che è successo dopo, spero di non aver fatto qualche cazzata.
Subito un pensiero si fa spazio nella mia mente. E se avessi confessato i miei sentimenti a Nicole? Spero di no. Per lei soprattutto.
Vado in bagno, mi guardo allo specchio e vedo del cotone sul mio naso. Non ci avevo nemmeno fatto caso. Lo tolgo e lo butto. Chissà che è successo ieri sera. Chiederò ad Einar. Mi preparo e sento bussare alla porta.

"Avanti"

Entra proprio Einar, mi guarda in modo strano e chiude la porta.

"Nicole?"

Nicole? Che c'entra lei adesso?

"Nicole cosa?"

"Dove sta?"

"Che ne so"

"Ah, menomale che non lo sai"

Lo guardo stranito, ma che gli prende?

"Mi spieghi che succede?"

"Ieri ti ha portato lei qua"

"Davvero?"

"Si, bhe ho pensato che da ubriaco avessi perso il controllo"

"In realtà non lo so, non ricordo nulla"

Faccio spallucce e passo le dita tra i capelli.
Lui sa tutto di quello che provo per Nicole, è molto legato a lei così come a me. Mi aiuta sempre quando ne ho bisogno e mi ascolta quando voglio sfogarmi.

"L'unico modo per saperlo è Nicole allora. Vediamo come si comporta"

Annuisco, spero di non averle fatto capire che mi piace, da morire.
Andiamo nella hall e intravedo Nicole, sta facendo colazione con Alessandro..
Non ci faccio caso e mi siedo con Einar due tavoli dopo il loro.

"Qualcuno è geloso qui"

Avrà notato che li sto fissando, o meglio, che sto guardando malissimo Alessandro. Non lo sopporto.

"Nah, non è mia.."

Purtroppo aggiungerei.

"Questione di tempo"

Fa una faccia tipo 'so tutto io', scuoto la testa ridendo e facciamo colazione.
Quando abbiamo finito lui mi saluta e va a lezione, mentre io resto al tavolo, Nicole è ancora con lui, ridono e scherzano tranquillamente.
Perfetto direi.
Vedo Carmen venire da me con un sorriso a trentadue denti.

"Ciao Fil, posso?"

Mi chiede con il suo fare gentile, forse fin troppo, indicando la sedia di fronte a me. Annuisco e lei si siede.

"Allora, come stai?"

"Tutto bene, te?"

"Molto bene"

E sorride di nuovo. È una ragazza molto solare, ed è pure bella. Ma non è lei.
La sua bellezza non la può superare nessuna. La bellezza del suo sorriso. Delle sue lentiggini. Del suo nasino. Dei suoi capelli. Di tutto quello che fa parte di lei.
Vengo distratto dai miei pensieri dalla voce di Carmen.

"Terra chiama Filippo, ci sei?"

Ride ed io accenno un sorriso.

"Si scusa, mi ero distratto"

"Eh, me ne sono accorta, mi stavi fissando"

Le sue guance cambiano colore diventando più rosee, davvero pensa che la stavo fissando perché mi piace?
Mi ero solo imbambolato pensando a lei, quando ce l'ho a pochi metri di distanza.
Mi giro proprio dove l'ho vista prima, al tavolo con Alessandro, e non la vedo più. Non c'è nemmeno lui. Saranno sicuramente insieme.
Sbuffo e picchietto nervosamente l'indice sul tavolo.

"Guarda che se ti do fastidio posso anche andare"

"Nonono, non è per te, tranquilla"

"Posso sapere per cosa?"

"Lasciamo perdere.. ti va di fare due passi?"

"Si"

Nicole's pov

Alessandro è sempre più carino con me, mi tratta benissimo. Siamo usciti a fare due passi ma siamo arrivati al Colosseo. Proprio a due passi eh. Con lui il tempo scorre velocemente, quando siamo insieme sto bene.
Ma nessuno potrà farmi stare bene come lo sa fare Filippo.
Devo dimenticarlo, rimuoverlo dai miei pensieri, dai miei ricordi. Ma come si fa? Non ce la farò mai.
Io e Ale ci sediamo su una panchina e guardiamo il Colosseo. O almeno, io lo guardo, lui non fa altro che fissarmi dalla testa ai piedi, mi sento in imbarazzo. Mi giro verso di lui e ci guardiamo negli occhi.
Però come i suoi, di occhi, non ce ne sono. Come i suoi, di sguardi, nemmeno.
Vengo riportata alla realtà dal tocco di Alessandro, che accarezza con delicatezza la mia guancia. Si avvicina sempre più al mio viso. Mille pensieri si fanno spazio nella mia mente, il primo di tutti è lui: Filippo.

Una Canzone per Te - NiramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora