Timothée sembrava essere a disagio. Kaya riusciva a percepirlo. Dopo essersi seduti su un muretto lì vicino lei cercava di guardarlo negli occhi, lui cercava in ogni modo di distogliere lo sguardo.
-Allora, cosa dovevi dirmi?-
Kaya non aveva la minima idea di quello che il ragazzo volesse dirle. Forse riguardava l'università, era l'unica cosa che le veniva in mente.
-Volevo scusarmi con te per quello che è successo con Cassie-
-In che senso?-
-Ti ha praticamente mandata via ieri. Mi dispiace di non aver detto niente, ma ero parecchio turbato-
Kaya gli disse che non le era piaciuto il comportamento di Cassie ma non poteva incolpare lui per questo. Lei doveva essere più educata nei suoi confronti. Una sconosciuta l'aveva fatta sentire come un'estranea in quella che ormai era diventata casa sua. Qualche minuto dopo, Kaya si scusò con il ragazzo dicendogli che doveva rientrare in aula per la lezione successiva. I due si salutarono e il ragazzo le disse che una volta tornati a casa le avrebbe dovuto parlare di nuovo e questo lasciò Kaya sulle spine. Era una ragazza molto curiosa e una delle cose che odiava di più era dover stare sulle spine per qualcosa.
Timothée voleva raccontare anche a lei quello che la sera precedente aveva raccontato al suo migliore amico. Non sapeva perché volesse farlo, in fondo non le doveva nessuna spiegazione. Non sapeva nemmeno se potessero definirsi amici. Erano passate quasi due settimane e aveva avuto l'occasione di passare maggior tempo a parlare con Jane che con la mora, nonostante l'unica cosa che voleva fare da quando le ragazze erano arrivate era proprio quello che non era riuscito a fare, ovvero conoscere Kaya. Esteticamente gli piaceva molto e, da quel poco che aveva visto, aveva anche un bel carattere. Forse un po' timida, ma come biasimarla? Anche lui lo era e spesso si odiava per questo. Mentre rifletteva su questa cosa, anche lui si avviò per andare a lezione. Doveva seguire storia del cinema e non vedeva l'ora. Iniziando l'università aveva avuto la possibilità di dedicarsi a quello che gli piaceva davvero. Al liceo non era stato uno studente modello, era quello che gli insegnanti descrivevano come "un ragazzo intelligente, potrebbe fare tante cose se si applicasse di più". Anche se i professori di storia dell'arte e quelli di letteratura l'avevano sempre pensata diversamente. Timothée per loro era come un ragazzo prodigio. Ed effettivamente quelle erano le uniche materie in cui si impegnava, le uniche che gli interessavano di più.
-Timmy!- il ragazzo fu colto di sorpresa quando Cassie si sedette accanto a lui. Lui non aveva idea che anche lei seguisse quel corso. Imprecò mentalmente. Nonostante lui cercasse di farle capire che non sarebbe mai più andato al di là di un'amicizia, lei continuava a fare i suoi giochetti, cercando di persuaderlo ma, purtroppo per lei, senza riuscirci. Era una ragazza che non si arrendeva facilmente. Ma lui non era più quel ragazzino che cercava sempre di compiacere gli altri, nel corso degli anni era cambiato sotto questo punto di vista.
-Hey Cassie- rispose abbozzando un sorriso.
-Anche tu segui questo corso? Non lo sapevo. Dobbiamo scambiarci gli orari, magari abbiamo qualche altro corso insieme-
L'arrivo del professore salvò il ragazzo, il quale sorrise di nuovo, cercando di essere il più vago possibile.
-Si, è stata davvero bella come lezione introduttiva- stava dicendo Kaya al ragazzo che aveva conosciuto quel giorno.
-Il prof sembra molto interessante. E anche bravo, a dire la verità- rispose il ragazzo.
Il ragazzo in questione si chiamava Charlie e sembrava molto simpatico. Aveva seguito con Kaya la lezione di letteratura francese.
-Allora...ci vediamo domani?- disse il ragazzo sorridendo. Aveva un bel sorriso.
-Certo, a domani Charlie-
-A domani Kaya-
Kaya si avviò verso casa con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Appena entrò in casa trovò Jane e Dane intenti a litigare per un videogioco.
-Avete finito tutti prima di me?-
-Io non avevo lezione mentre tu avevi letteratura- disse Dane.
-Io avevo lezione, ma il mio professore ha avuto la bellissima idea di non presentarsi, quindi sono tornata a casa. Ero convinta che tu tornassi con Timothée, altrimenti ti avrei aspettata-
Kaya notò in quel momento che il moro non era lì con loro.
-Non avevo idea che avesse lez..-
In quel momento la porta di casa si spalancò ed entrò Timothée, evidentemente esausto.
-Chiamatemi quando è pronta la cena- disse salendo le scale per andare in camera sua.
-Qualcuno ha avuto una brutta giornata- commentò Jane.
Qualche ora dopo la cena era pronta e Dane chiese gentilmente a Kaya se potesse andare a chiamare Timothée. La ragazza annuì e andò di sopra.
La porta era chiusa, quindi bussò. Ma non ricevette risposta. Aprì la porta, accese la luce e vide che il ragazzo stava dormendo. Si avvicinò e lo chiamò.
-Timothée?- sussurrò.
Niente.
-Timothée?-
Niente, di nuovo.
-Tim?- urlò stavolta.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto e guardò la ragazza con i suoi occhi verdi e assonnati.
In quel momento Kaya si rese conto che quel ragazzo le piaceva terribilmente.
-
Eccomi! Sono di nuovo qui a rompervi le scatole! :')
A parte gli scherzi, sono felice di aver aggiornato due volte questa settimana come avevo programmato.
Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate, votate, leggete senza votare, fate come volete. Sono semplicemente felice che ci siano persone che leggono questa storia!
Au revoir x