-Mi fa piacere che ti stia trovando bene tesoro- disse Nora.
Kaya stava parlando su skype con sua madre e in quel momento si rese conto che le sarebbe mancata tantissimo. Sua madre era come una sorella per lei. Non un'amica, una sorella. Non la considerava come un'amica perché, nonostante tra loro vi fosse un ottimo rapporto, Kaya non le confidava proprio tutto tutto. Tra di loro vi erano dei segreti, cose di cui solo Jane era a conoscenza.
-Sì, sono qui da un giorno ma mi sembra tutto così surreale. Mi sento come se stessi vivendo in un sogno!-
-Ciao Kaya!-
Sul volto della ragazza apparve un sorriso a trentadue denti quando vide comparire sullo schermo del pc suo fratello, Nick, il quale era appena entrato nella stanza della madre.
-Ciao, Nick. Come si sta senza di me?-
-Bene. Mamma mi lascia fare tante cose da quando te ne sei andata-
-Nick, sono partita solo ieri!- esclamò Kaya ridendo.
-Lo so. Ecco perché so che posso fare tante cose- disse per poi avvicinarsi alla webcam e sussurrare con aria convinta -È passato solo un giorno e ho passato più tempo a giocare ai videogiochi in queste ventiquattro ore che nella mia vita intera!-
-Hey, te lo lascio fare solo perché tra un po' inizia la scuola e quindi potrai giocarci solo nei weekend- esclamò Nora.
Kaya rise ancora. Lei e suo fratello non avevano un brutto rapporto ma nemmeno uno pieno di rose e fiori. Diciamo che Nick aveva una mezza cotta per Jane e ogni volta che la ragazza si fermava a casa loro le rimaneva attaccato come una cozza, cosa che non faceva per niente piacere alla sorella maggiore, la quale voleva semplicemente passare del tempo con la sua mia migliore amica senza avere sempre il fratellino tra i piedi. Per il resto era un normale rapporto tra fratelli.
Stava ancora chiacchierando tranquillamente con la madre e il fratello, quando improvvisamente Kaya udì un tonfo provenire dal piano di sotto.
-Mamma, devo andare-
-Tutto ok?-
-Sì, mi sono appena ricordata che devo fare una cosa importante-
Non voleva farla preoccupare e tutto quello che era riuscita a fare era inventarsi una scusa pessima.
Mentre scendeva al piano di sotto, sentì delle imprecazioni provenire dal salotto.
-Cazzocazzocazzo-
Vide Timothée che si alzava da terra e si manteneva la testa con una mano.
-Tutto bene?- chiese Kaya.
-Sì, mi sento solo un attimo rimbambito-
Kaya scoppiò a ridere. Era tutto così buffo. Timothée in quel momento era buffo.
-Lo trovi divertente?- esclamò Timothée alzando un sopracciglio.
-No, per niente- rispose la ragazza, cercando di trattenere le risate, fallendo miseramente e scoppiando a ridere più forte di prima.
-Vediamo se trovi divertente questo- disse il ragazzo, che nel frattempo si era rialzato, scoppiando a ridere a sua volta.
Prese Kaya in braccio e iniziò a farle il solletico.
-Ti prego smettila!- esclamò Kaya ridendo e lamentandosi allo stesso tempo.
Dopo circa un minuto Timothée la mise giù, continuando a ridere.
-Sei malvagio!- scherzò Kaya.
-Non sono malvagio, sono un angioletto-
-No, sei malvagio-
-Ha parlato quella che ride delle disgrazie altrui-
-Sei caduto a terra mentre dormivi e la consideri una disgrazia?-
-Una disgrazia da studente stanco e in cerca di riposo-
-Certo, come no. E se non avessi sofferto il solletico cosa avresti fatto? Sarebbe stato un epic fail-
-Beh, mi è andata bene- disse il ragazzo sorridendo.
Nel giro di qualche secondo un silenzio imbarazzante calò nella stanza. Kaya iniziò a fissarsi i piedi e Timothée iniziò a pensare a quello che era successo qualche minuto prima. Non si era mai comportato così con una ragazza che conosceva appena. Anzi, di solito era molto più timido e gli ci volevano mesi per aprirsi con una ragazza, ma anche con un'altra persona in generale. Con Kaya si sentiva in modo strano, a suo agio e al tempo stesso a disagio. Non riusciva a spiegarselo.
La stessa cosa valeva per Kaya. Si sentiva molto a suo agio con Timothée, come se si conoscessero da una vita, anche se l'intera situazione le sembrava un cliché.
Anche questa volta fu il ragazzo a spezzare il silenzio.
-Allora...come mai hai scelto di studiare il francese? La maggior parte delle persone che conosco odia questa lingua-
-Non lo so. Probabilmente perché mia madre ha origini francesi e quando ero piccola mi faceva sempre ascoltare delle canzoni in francese. Ma non credo che sia solo per questo. Mi piace davvero molto-
Gli occhi di Timothée si illuminarono.
-Finalmente qualcuno che mi capisce! Nonostante io sia di parte perché mio padre è francese, la trovo davvero una bella lingua- disse il ragazzo ridendo. Kaya rise a sua volta.
Continuarono a chiacchierare per un po', non accorgendosi di come il tempo passasse velocemente.
Quando Jane e Dane tornarono a casa li trovarono intenti a parlare animatamente, non si erano nemmeno accorti del loro ritorno. I due si scambiarono uno sguardo complice.
-Hey! Stiamo morendo di fame, chi cucina stasera?- esclamò Jane sorridendo.
Quella giornata sarebbe stata l'inizio di una serie di avventure per i quattro ragazzi, anche se loro non potevano ancora immaginarlo.
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Hey! Di solito aggiorno di sabato, ma in questi giorni sto preparando un esame e quindi ho molto meno tempo per scrivere, infatti questo capitolo è un po' più corto di quello precedente e so che non è niente di che in quanto mi è venuta anche l'influenza e mi sento rimbambita come Timothée dopo essere caduto dal divano! :')
Spero comunque che vi piaccia e ci terrei a sapere le vostre opinioni!
Au revoir x