Nei giorni che seguirono, i quattro ragazzi ebbero l'occasione di conoscersi meglio. Dopotutto, avrebbero dovuto passare molto tempo insieme.
Kaya e Jane scoprirono che Timothée non era inglese, bensì americano,precisamente di New York. In effetti, il suo non era un accento britannico, ma le ragazze avevano pensato che questo fosse dovuto al fatto che aveva trascorso molte estati in Francia, dove parlava perla maggior parte del tempo in francese. Aveva una sorella maggiore che viveva negli Stati Uniti insieme alla madre, mentre il padre,essendo un giornalista, viaggiava molto.
Dane, invece, era inglese. Era nato in un piccolo paesino che distava circa cento kilometri da Nottingham e si era trasferito in città per iniziare l'università. Era figlio unico e sua madre voleva a tutti i costi che il figlio diventasse l'avvocato più famoso del Regno Unito, ma il ragazzo non aveva voluto saperne. Diceva che Timothée l'aveva ispirato e grazie a lui aveva fatto la scelta giusta,altrimenti avrebbe passato tutta la vita a lamentarsi di quanto fosse insoddisfatto della sua carriera universitaria.
I ragazzi, invece, scoprirono che Kaya e Jane si erano trasferite dall'Università di Warwick, a Coventry, dopo il primo anno. Avevano avuto questa possibilità perché durante il primo anno avevano dato prova di essere delle studentesse eccellenti. Loro erano felicissime,in quanto l'Università di Nottingham aveva uno dei dipartimenti di Modern Languages and Cultures più importanti e famosi di tutta l'Inghilterra e trasferirsi, secondo Jane, sarebbe stata, citando le sue parole, "una delle poche gioie della nostra intera esistenza".Jane aveva una sorella maggiore che non vedeva da un bel po', la quale si era trasferita in Germania per lavoro.
Nei giorni che precedettero l'inizio dei corsi, Timothée e Dane mostrarono alle ragazze la città, offrendosi come guide turistiche.Nonostante fosse passato poco tempo, la complicità tra Jane e Dane cresceva a dismisura. Erano molto simili, entrambi avevano un carattere molto forte.
Per quanto riguarda Timothée e Kaya, le loro interazioni si limitarono ai saluti e qualche conversazione occasionale. Entrambi aspettavano che fosse l'altro ad iniziare una conversazione e quindi passavano il tempo ad aspettare anziché parlare.
Il giorno prima dell'inizio delle lezioni qualcuno bussò alla porta. Kaya andò ad aprire la porta e si trovò di fronte una ragazza bionda con delle ciocche di capelli verdi. La ragazza sconosciuta cercò di trasformare la sua espressione contrariata in un sorriso e parlò.
-Ciao!C'è Timmy?-
-Intendi Timothée?-
-Sì-
-Èdi sopra, vado a chiamarlo. Entra pure-
Kaya si spostò per far passare la ragazza, la quale si diresse in cucina e si sedette su una sedia.
Andò di sopra, bussò alla porta del ragazzo, il quale urlò dall'interno che la porta era aperta e chiunque fosse poteva entrare.
Entrò e appena Timothée la vide le sorrise.
-A cosa devo questo onore?- chiese il ragazzo.
-Uhm..c'è una ragazza che ti cerca giù in cucina-
Il ragazzo inizialmente sembrò confuso ma poi, come se gli si fosse accesa la lampadina, assunse un'espressione terrorizzata.
-Stai bene?- chiese Kaya vedendolo sbiancare di colpo.
-Sì, dille che scendo subito-
-Okay-
Più confusa di prima, Kaya scese al piano di sotto dove notò con un leggero fastidio che la ragazza si era spostata in salotto e si era seduta comodamente sul divano a guardare la tv come se fosse casa sua.
-Timothée ha detto che scende subito-
-Perfetto-disse la ragazza senza distogliere lo sguardo dalla televisione.
Kaya alzò gli occhi al cielo e mentre stava per andarsene in cucina si scontrò con Timothée, il quale le chiese per favore di non andarsene. Credendo di aver sentito male, Kaya ci scherzò su.
-Cosa c'è, hai paura che ti mangi?-
-Una specie-
-Cos...-
-Vieni-disse il ragazzo trascinandola con delicatezza verso il salotto.
Appena la ragazza vide che Timothée era arrivato balzò in piedi e corse ad abbracciarlo.
-Timmy! Mi sei mancato tanto- disse la ragazza con fare sdolcinato.
Il ragazzo non rispose ma la abbracciò, probabilmente era troppo gentile per mandarla semplicemente a quel paese, pensò Kaya.
-Chi è questa ragazza, Timmy?- chiese la sconosciuta.
-Lei è Kaya, è una delle due coinquiline di cui ti avevo parlato prima che partissi-
E perché non è rimasta lì? Pensò Kaya. Non le stava per niente simpatica quella ragazza che improvvisamente era piombata lì e si comportava in quel modo.
-Ah...capisco-
Non ebbe nemmeno la decenza di presentarsi.
-Kaya, questa è Cassie-
-Piacere di conoscerti- disse Kaya sforzandosi di sorridere, anche se non era per niente contenta. Dov'era Jane quando aveva bisogno di lei? Si sentiva estremamente a disagio. Aveva come l'impressione di essere di troppo e non capiva come mai Timothée aveva voluto che rimanesse lì.
-Il piacere è tutto mio! Ora, se non ti dispiace, ho delle cose importanti da discutere con Timmy-
La ragazza sfoderò il suo sorriso migliore dopo aver pronunciato quelle parole, il che probabilmente era un modo quasi gentile per dirle levati dalle scatole.
Timothée guardò Cassie in modo contrariato ma non disse nulla per fermare Kaya mentre se ne andava in cucina.
Nel frattempo, Kaya ogni tanto sentiva la risatina irritante di Cassie e stava quasi per andarsene in camera sua quando entrarono Jane e Dane.
-Dove eravate finiti?- sbottò esasperata.
-Hey, calma. Eravamo a fare spesa- disse la sua migliore amica.
-È successo qualcosa?- chiese Dane.
-Scusate ragazzi, non volevo essere così acida. È solo che è arrivata una ragazza che mi ha dato sui nervi. Il suo nome è Cassie e conosce Timothée- disse Kaya passandosi una mano tra i capelli.
Jane e Dane si guardarono e Kaya vide lo stesso sguardo terrorizzato che aveva assunto Timothée qualche ora prima.
-Qui si mette male- disse Dane.
-
Heilà! So che la settimana scorsa non ho aggiornato (siccome il mio intento è quello di aggiornare almeno una volta a settimana) ma ero completamente immersa nello studio. Anyway, spero che questo capitolo vi piaccia. Fatemi sapere.
Au revoir x