Quello che Kaya provava in quel momento non era gelosia. Delusione, era quella la parola adatta. Rimase lì, immobile, a fissare quei due che si stavano letteralmente mangiando la faccia a vicenda e non sembrava che avessero intenzione di smettere. Decise di distogliere lo sguardo e andare a prendere qualcosa da bere, non che avesse voglia di ubriacarsi, voleva solo allontanarsi da quella stanza, la quale era piena di gente, ma a lei degli altri non importava granché, vedeva solo Timothée e Cassie.
Si diresse in cucina per prendere da bere, sapeva come arrivarci siccome appena arrivati erano passati di lì. Mentre stava prendendo una piccola bottiglia di birra qualcuno la chiamò.
-Hey!-
Kaya si girò e vide Charlie, il ragazzo che aveva conosciuto a lezione di letteratura francese e con il quale aveva scambiato qualche parola.
-Hey Charlie, anche tu qui?-
Non appena quelle parole le uscirono di bocca si maledisse immediatamente. Perché lei avrebbe dovuto essere lì a quella festa e lui no?
-Eh già. Ho accompagnato un mio amico in realtà, non sono un amante delle feste- ammise il ragazzo sorridendo debolmente.
-Nemmeno io, ma la mia migliore amica mi ha letteralmente trascinata qui-
Il che non era del tutto vero. Jane aveva insistito, ma lei aveva accettato quasi subito perché sapeva che anche Timothée ci sarebbe andato.
Pensò a lui e per un attimo si rabbuiò in volto.
Charlie se ne accorse.
-Tutto bene?-
-Come scusa?-
-Tutto bene? Hai cambiato espressione in meno di un secondo-
Il ragazzo sembrava sinceramente preoccupato e Kaya gli sorrise, scacciando ancora una volta Timothée dai suoi pensieri.
-Certo, tutto bene. In realtà vorrei prendere un po' d'aria, vado fuori. Vuoi venire?-
-Certo-
I due si avviarono verso l'uscita, ma non riuscivano a trovarla.
-Questa non è una casa, è un labirinto- disse Charlie con l'espressione di chi non sapeva minimamente dove si trovasse.
Riprovarono ancora e alla fine riuscirono a trovare l'uscita.
-Potevamo sempre uscire dalla finestra della cucina- disse lei.
Il ragazzo rise. Kaya si sentiva perfettamente a suo agio con lui, come se si conoscessero da una vita.
Uscirono fuori e Charlie tirò fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette e un accendino.
-Tu fumi?- le chiese.
-No-
Il ragazzo fece per mettere a posto il pacchetto, ma lei lo fermò.
-Non ti preoccupare, non mi dà fastidio. Se è quello il motivo per cui stai posando il pacchetto-
-Ah, okay- disse lui riprendendo le sigarette e l'accendino.
Continuarono a parlare del più e del meno e passò circa mezz'ora senza che se ne accorgessero. Era quasi mezzanotte.
Sentirono delle voci provenire dall'entrata, voci che diventavano sempre più vicine e distinte.
Timothée. E Cassie.
Inizialmente non fecero caso a lei e Charlie. Cassie si accese una sigaretta.
-Vuoi tornare dentro?- le chiese Charlie.
Kaya stava per rispondere quando Cassie si accorse di loro.
-Katia! Ciao, non pensavo ci fossi anche tu!- esclamò.
-Kaya-
-Come scusa?-
-Kaya. Il mio nome è Kaya, non Katia-
Nel dirlo non riuscì a nascondere la sua lieve rabbia nei confronti di quella ragazza. Lei non sembrò farci caso, sembrava quasi ubriaca.
In quel momento si avvicinò anche Timothée che, da lontano, aveva comunque sentito tutto.
Aveva gli occhi lucidi, aveva bevuto anche lui.
Si fissarono per qualche secondo, prima che Kaya si rivolgesse a Charlie.
-Comunque sì, volevo tornare dentro-
Charlie le posò un braccio dietro la schiena, sussurrandole nell'orecchio. -Okay, andiamo-
Mentre tornavano dentro, Charlie la fissò per qualche istante prima di parlare.
-Cosa c'è fra te e quel ragazzo?-
Kaya sgranò gli occhi, colta alla sprovvista, non si aspettava quella domanda.
-Nulla. È il mio coinquilino-
-Faccio finta di crederci per ora- disse lui, facendole l'occhiolino.
Lei rise. Charlie le era sembrato fin da subito un bravo ragazzo. Sapeva che sarebbero diventati buoni amici.
-
Eccomi, dopo più di un anno di assenza, sono tornata. Mi scuso con voi per aver preso questa pausa lunghissima ma tra università e impegni vari non ho avuto molto tempo per scrivere. E nemmeno molta ispirazione. Ho idee ben precise per questa storia da quando l'ho iniziata, ma non sapevo come svilupparle. Adesso ho le idee più chiare e quindi sono qui.
Questo è un capitolo corto e può sembrare quasi insignificante, ma in realtà è importante perché per certi versi introduce un nuovo personaggio, Charlie, che io immagino come Charlie Heaton (esteticamente parlando).
Eccolo qui.
Cassie invece non saprei come immaginarla, o meglio, riesco a immaginarla, ma non è ispirata a nessuna attrice o cantante, quindi immaginatela come volete :)
Detto questo, spero che, nonostante sia passato tantissimo tempo, vi siano ancora persone felici di leggere questa storia.
Au revoir x
-A