15.

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-Hey- le disse il ragazzo sedendosi accanto a lei sul divano.

-Hey- rispose lei, sentendosi in imbarazzo, pur non sapendo il perché. O forse ne era perfettamente consapevole, ma non voleva ammetterlo.

Lui le sorrise, sembrava anche lui in imbarazzo, e lei sperò con tutto il cuore che fosse lui ad iniziare la conversazione, non sapeva cosa dire, nonostante volesse dire tantissime cose.

Ad esempio: perché deve essere tutto così difficile tra di noi? Qual è il senso di questa cosa?

Fortunatamente per lei, Timothée iniziò a parlare.

-Mi dispiace. Per tutto. So che te l'ho già detto. Alla festa mi sono comportato da stronzo-

-Ti ho già detto che non devi scusarti per questo. Cassie è la tua ex ed è anche una tua amica. Noi ci conosciamo a malapena-

-A volte mi sembra di conoscere più te che lei- confessò il ragazzo.

-Ci sono tante cose che non sai di me-

Tipo che forse mi piaci? Pensò.

-Lo so. Ma a livello caratteriale si vede che tipo di persona sei. Cassie è completamente diversa da te. E da me. Ma non voglio parlare di lei adesso. Ultimamente sembra che abbia ripreso un posto centrale nella mia vita, e io non voglio questo-

-Perché no?-

Era troppo curiosa di saperne di più. Tutti, compreso Charlie che nemmeno conosceva Timothée, pensavano che ci fosse qualcosa di più profondo sotto.

-Perché voglio cambiare, voglio voltare pagina. Se nella tua vita riapparisse magicamente una persona che in passato ti ha fatto del male, cosa faresti?-

Kaya capiva bene quello che il ragazzo stava cercando di dirle.

-Ti capisco. E anch'io vorrei che quella persona scomparisse di nuovo, così com'è riapparsa- il suo tono era più triste di quello che pensasse e il ragazzo se ne accorse.

-Chi ti ha fatto del male, Kaya?-

Lo disse in un modo così dolce che Kaya lo fissò per circa dieci secondi buoni prima di rispondere.

-Lunga storia-

-Allora raccontami solo la trama, sai, quella che di solito si trova scritta dietro un libro. Sempre se ti va, ovviamente-

Kaya voleva raccontargli tutto quello che le era successo. Sentiva di potersi fidare, quel ragazzo le ispirava fiducia.

-Il mio primo ragazzo. E unico, aggiungerei. Era uno stronzo. Ha solo aspettato che andassi a letto con lui per poi tradirmi qualche mese dopo. Avevo diciassette anni, ero convinta di potermi fidare di lui. E invece no. Sembra il solito cliché, lo so. Sai, le cose che pensi che non possano mai capitare a te perché succedono solo nei film-

-Quel ragazzo doveva essere davvero un cretino. Eri innamorata di lui?-

-Credevo di esserlo. Ma a distanza di anni non credo di esserlo mai stata. Forse mi ha fatto un piacere tradendomi-

Kaya, dopo averlo lasciato e dopo aver passato settimane a piangere, aveva capito che senza di lui stava meglio. Si sentiva libera. E se dopo aver rotto con la persona con cui eri stata e che pensavi di amare ti sentivi libera, forse non era amore.

-Quindi, se la metti così...non sei mai stata innamorata veramente?-

Stava per rispondere quando sentirono il citofono.

-Vado io- disse lei, alzandosi di corsa, manco stesse scappando da chissà cosa.

Nel preciso istante in cui aprì la porta, desiderò con tutto il cuore di non averlo fatto.

French and Peaches/ Timothée Chalamet🍑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora