-Hey- le disse il ragazzo sedendosi accanto a lei sul divano.
-Hey- rispose lei, sentendosi in imbarazzo, pur non sapendo il perché. O forse ne era perfettamente consapevole, ma non voleva ammetterlo.
Lui le sorrise, sembrava anche lui in imbarazzo, e lei sperò con tutto il cuore che fosse lui ad iniziare la conversazione, non sapeva cosa dire, nonostante volesse dire tantissime cose.
Ad esempio: perché deve essere tutto così difficile tra di noi? Qual è il senso di questa cosa?
Fortunatamente per lei, Timothée iniziò a parlare.
-Mi dispiace. Per tutto. So che te l'ho già detto. Alla festa mi sono comportato da stronzo-
-Ti ho già detto che non devi scusarti per questo. Cassie è la tua ex ed è anche una tua amica. Noi ci conosciamo a malapena-
-A volte mi sembra di conoscere più te che lei- confessò il ragazzo.
-Ci sono tante cose che non sai di me-
Tipo che forse mi piaci? Pensò.
-Lo so. Ma a livello caratteriale si vede che tipo di persona sei. Cassie è completamente diversa da te. E da me. Ma non voglio parlare di lei adesso. Ultimamente sembra che abbia ripreso un posto centrale nella mia vita, e io non voglio questo-
-Perché no?-
Era troppo curiosa di saperne di più. Tutti, compreso Charlie che nemmeno conosceva Timothée, pensavano che ci fosse qualcosa di più profondo sotto.
-Perché voglio cambiare, voglio voltare pagina. Se nella tua vita riapparisse magicamente una persona che in passato ti ha fatto del male, cosa faresti?-
Kaya capiva bene quello che il ragazzo stava cercando di dirle.
-Ti capisco. E anch'io vorrei che quella persona scomparisse di nuovo, così com'è riapparsa- il suo tono era più triste di quello che pensasse e il ragazzo se ne accorse.
-Chi ti ha fatto del male, Kaya?-
Lo disse in un modo così dolce che Kaya lo fissò per circa dieci secondi buoni prima di rispondere.
-Lunga storia-
-Allora raccontami solo la trama, sai, quella che di solito si trova scritta dietro un libro. Sempre se ti va, ovviamente-
Kaya voleva raccontargli tutto quello che le era successo. Sentiva di potersi fidare, quel ragazzo le ispirava fiducia.
-Il mio primo ragazzo. E unico, aggiungerei. Era uno stronzo. Ha solo aspettato che andassi a letto con lui per poi tradirmi qualche mese dopo. Avevo diciassette anni, ero convinta di potermi fidare di lui. E invece no. Sembra il solito cliché, lo so. Sai, le cose che pensi che non possano mai capitare a te perché succedono solo nei film-
-Quel ragazzo doveva essere davvero un cretino. Eri innamorata di lui?-
-Credevo di esserlo. Ma a distanza di anni non credo di esserlo mai stata. Forse mi ha fatto un piacere tradendomi-
Kaya, dopo averlo lasciato e dopo aver passato settimane a piangere, aveva capito che senza di lui stava meglio. Si sentiva libera. E se dopo aver rotto con la persona con cui eri stata e che pensavi di amare ti sentivi libera, forse non era amore.
-Quindi, se la metti così...non sei mai stata innamorata veramente?-
Stava per rispondere quando sentirono il citofono.
-Vado io- disse lei, alzandosi di corsa, manco stesse scappando da chissà cosa.
Nel preciso istante in cui aprì la porta, desiderò con tutto il cuore di non averlo fatto.