I giorni passavano in fretta e Jude era già arrivata alla quarta settimana di gravidanza. Sua madre e i genitori di Harry non sapevano ancora nulla. Jude riusciva ancora a nascondere la pancia, diventata un po' rotonda, sotto delle maglie larghe. Però questa copertura non sarebbe durata molto dato che la pancia cresceva ogni settimana di più. Ma quella mattina, dopo la prima ecografia, le famiglie dei due futuri genitori sarebbero venute a sapere dell'esistenza di quel bambino. La visita era alle dieci al St. James hospital, a Londra. Harry non aveva intenzione di mancare, così so offrì di accompagnare la fidanzata in macchina.
«Sei nervosa?»
Jude fece scorrere lo sguardo prima sulla faccia tesa di Harry e poi sulle sue grandi mani che stringevano nervosamente il volante in pelle nera. Sorrise.
«Un po', ma tu sembri molto più teso di me.»
«Io? Teso? Ma figurati.»
Erano arrivati, Harry cercò di parcheggiare ma urtò un palo con la parte posteriore dell'auto.
«Harry!»
«Okay, forse sono un po' agitato.»
Finalmente riuscì a prendere posto ed entrambi scesero dalla macchina. Jude si avviò verso l'entrata, mentre Harry si fermò a fare un controllo alla macchina dopo il piccolo incidente col palo. La ragazza si sedette su una delle sedie blu attaccate al muro del corridoio e si mise a mordicchiarsi le pellicine delle dita.
«Hey!» Harry non tardò ad arrivare e si sedette di fianco a lei. «La macchina sta bene, solo un graffietto.»
«Jude?»
Un'infermiera paffutella e bassa spuntò fuori da una porta gialla, proprio di fianco ad Harry, che balzò in piedi.
«Sono io» disse balbettando. «Cioè siamo noi. Cioè lei... È Jude.»
«Questi padri sono sempre più nervosi delle mamme» commentò l'infermiera ridendo. Aveva dei capelli biondi, unti, raccolti una cosa di cavallo che le arrivava a mala pena al collo.
«Entrate pure, comunque io sono Karin.»
I due si alzarono ed entrarono nella stanza. «Jude tu puoi accomodarti sul lettino.»
La ragazza obbedì ed Harry si sedette di fianco a lei. Karin alzò la maglia a Jude ed iniziò a spalmarle il gel sulla pancia.
«È freddo» si lamentò.
Karin sorrise e guardò Harry stringere la mano della fidanzata, poi posizionò il macchinario e lo mosse un po'.
«Non si vede molto perché il bambino non si è ancora formato bene, ma posso dire che è in gran salute.»
Gli occhi grigi di Jude guardarono quelli smeraldo di Harry. «Questo è un braccino, mentre qui c'è la gamba.»
«E per quanto riguarda il sesso?» chiese Jude.
«Non lo vogliamo sapere.»
«Sì che vogliamo.»
Karin si mise a ridere.
«È ancora presto per dirlo, al quarto mese si potrà vedere.»
L'infermiera posò della carta per ripulirsi a Jude. «Quanti anni avete?»
«Io venti, lei diciotto.»
«Oh siete giovani!»
Karin si sedette alla scrivania e scrisse su un foglio il prossimo appuntamento. «Ci vediamo tra un mese.»
«Vuoi una mano?» sussurrò Harry avvicinandosi a Jude.
«No, sto bene Harry. Non sono una paraplegica, posso ancora camminare» ridacchiò tirandosi giù la maglietta.
La ragazza fece un salto per scendere dal lettino troppo alto per la sua statura ed afferrò il foglio sulla scrivania di legno chiaro.
«Grazie mille Karin.»
«Non c'è di che. Ci vediamo tra un mese!»
I due ragazzi uscirono dalla stanza e si incamminarono verso l'uscita. Harry avvolse in modo protettivo le spalle di Jude con un braccio. I suoi occhi erano fissi sul volto serafico della fidanzata.
«Io non voglio sapere il sesso» borbottò Harry facendo una smorfia.
«Allora non te lo dirò.»
«Ma non voglio che nemmeno tu lo sappia, perché poi lo vengo a sapere.»
«Dai, ti prego.»
La mano di Jude si posò sul petto di Harry, le cui guance vennero scavate da due fossette. «Fallo per me.»
«No, voglio che sia una sorpresa!»
«Non ti è bastata la sorpresa che ti ho fatto quando ti ho detto di essere incinta?»
«E va bene!» si arrese alzando le mani.
«Grazie!»
La mora si fermò e, incrociando le braccia dietro al collo di Harry, gli posò una scia di bacii sulla sua guancia morbida.
«Però, quando ci sarà una prossima decisione, la farò io.»______________________________
Hi, finalmente eccoci anche al capitolo otto. Non è il massimo, però accontentatevi ahah. Niente, vorrei ringraziare ancora una volta coloro che hanno votato i capitolo precedenti. Io mi aspetto anche qualche commento! Spero comunque che vi piaccia. Un bacione.
STAI LEGGENDO
Non lasciarmi andare
Teen FictionDopo la morte del padre, il rapporto con sua mamma era diventato sempre più difficile, ma d'altronde non era così facile mandare avanti una famiglia senza una figura paterna. Così Jude si trovava spesso a badare alla sorellina mentre la madre lavora...