Erano le 4:30 del mattino quando Jude si svegliò. Voleva cambiare posizione, era scomoda e la gamba le si era informicolita, così cercò mettersi su un fianco, ma il corpo di Harry appoggiato su di lei le impedì di muoversi.
«Harry» sussurrò con un filo di voce. Gli accarezzò dolcemente i capelli e lo guardò dormire. Aveva la bocca semiaperta e tutti i riccioli sugli occhi, allora glieli scostò da un lato. Il dito di Jude tracciò il profilo del suo volto, poi il suo tocco passò di nuovo sui capelli.
«Harry, mi stai schiacciando» disse Jude alzando un po' la voce.
Ma niente, Harry dormiva come un bambino, con un braccio sopra Jude, intrappolata sotto il suo peso. Provò a scuoterlo e l'unico risultato che ottenne fu un grugnito. La mora sbuffò ed alzò gli occhi al cielo. Siccome Harry non aveva intenzione di svegliarsi, decise di provare a sollevargli il braccio. Riuscì ad alzarlo per circa un secondo di cinque centimetri, ma poi ricadde di nuovo su di lei.
«Harry, spostati» disse con un tono di voce normale. «Harry!»
Finalmente, dopo dieci minuti, Harry aprì gli occhi, che si trovarono davanti quelli grigi di Jude. Mosse un po' la bocca e si grattò la testa.
«Jude, ma che ore sono?»
«Sono quasi le cinque.»
«Le cinque?! Perché mi hai svegliato a quest'ora? Stai bene?»
«Puoi spostarti? Mi stai schiacciando.»
Harry guardò dove fosse e si alzò subito, affondando le mani nel materasso. Jude si mise comoda, avvicinando la bocca al fianco di Harry, che baciò delicatamente dopo avergli alzato la maglia con un dito.
«Scusa, potevi svegliarmi prima!»
La ragazza rise e guardò Harry aggrottando le sopracciglia. «Come se non ci avessi provato! Dormi come un sasso.»
Il riccio sorrise e si stese di nuovo di fianco a Jude. Si guardarono a lungo, mentre Jude giocherellava coi capelli ricci di Harry, che aveva la faccia affondata nel cuscino. La mora si girò di nuovo. Questa volta era lei che si appoggiò ad Harry. Aveva il braccio sopra la sua schiena, su cui disegnava dei cerchi immaginari con le dita.
«Sei molto pensierosa in questi giorni.»
«Beh sai, non è facile avere la mente vuota quando hai 18 anni appena compiuti e sei incinta.»
«Non ti devi preoccupare di niente finché ci sono io con te. Ti aiuterò sempre e comunque.»
«Però il bambino lo devo partorire io, non tu.» Sorrisero entrambi, un po' addormentati. «Come farà ad uscire tutto? Chissà che dolore.»
«Forse farà un po' male.»
«Un po'?»
«Beh, non ci pensare ora. Hai ancora nove mesi davanti.»
Il silenzio regnò sovrano per un paio di minuti, finchè Jude non si decise a parlare di nuovo, baciando la schiena di Harry.
«Harry?»
«Dimmi.»
«Ma tu non hai paura?»
«Certo che ne ho.»
«E come fai a sopportare tutto questo?»
«Devo sopportare per forza. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità ed affrontare la situazione. Non possiamo scappare dai problemi, soprattutto in questo caso.»
Jude rimase in silenzio, Harry aveva ragione. Non era più una bambina, non poteva scappare dai problemi, doveva imparare a risolverli; e con l'aiuto di Harry ci sarebbe sicuramente riuscita.
«Grazie.»
Il riccio sorrise ed abbassò lo sguardo sulle labbra carnose di Jude, si alzò un po' e le stampò un bacio sulla bocca. «Ce la faremo insieme.»____________________________
Hi everyone! Anche il capitolo sette è pronto. Allora, che ve ne pare? Grazie ancora a chi ha votato i capitoli precedenti! Io mi aspetto anche qualche commento eh, dai, fatemi felice. Anyway, grazie comunque. Un bacio.
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Non lasciarmi andare
Ficção AdolescenteDopo la morte del padre, il rapporto con sua mamma era diventato sempre più difficile, ma d'altronde non era così facile mandare avanti una famiglia senza una figura paterna. Così Jude si trovava spesso a badare alla sorellina mentre la madre lavora...