Capitolo quindici

583 37 3
                                    

«Cosa c'è?» chiese Jude girandosi leggermente.
Harry le posò due dita sotto al mento e la fece girare nuovamente verso di lui, mentre guardava furtivamente la figura slanciata pochi metri più indietro del loro tavolo.
«Ma cos'hai?» ripeté la mora scansando la mano di Harry. «Sembra che tu abbia appena visto un fantasma.»
Il riccio si schiaffò una mano in faccia. Il suono di due paia di tacchi si avvicinava sempre più. Harry abbassò la testa più che poté, cercando di infilare più corpo possibile sotto al tavolo. «Harry, si può sapere cos'hai?»
Jude si girò. Il rumore dei tacchi si era fermato. Un ragazza alta e bionda era immobile davanti al loro tavolo. Aveva un vestito rosso attillato che lasciava ben poco all'immaginazione. La stoffa elasticizzata le metteva in risalto il seno prosperoso e i fianchi larghi.
«Harry, oh mio Dio, non ci credo che sei proprio tu!»
Jude strinse lo sguardo sulla bionda di fronte a lei. Sarà stata alta dieci centimetri in più di lei.
Harry tolse la mano dalla faccia e sforzò un sorriso.
«Jessica» disse muovendo la testa.
«Oh tu devi essere la fidanzata di Harry» squittì.
La mora la guardo a lungo mentre pensava a dove avesse già visto la sua faccia.
«Ci siamo già viste?»
Jessica si passò una mano tra i capelli biondi ed allargò la bocca rossa in un sorriso.
«Si, alla festa di Alex un po' di tempo fa.»
Nell'udire quelle parole Jude diventò seria e guardò Harry spalancare gli occhi. Sia Jessica sia Harry aspettavano una reazione da Jude, che invece non disse niente e sorrise.
«Oh si, mi ricordo di te» disse afferrando un grissino. «Sei quella che per caso è caduta sul cazzo del mio fidanzato.»
Morsicò il grissino ed iniziò a masticare nervosamente. Non scollò gli occhi da Jessica.
«Jude.»
Harry porse leggermente la mano in avanti, come per avvisare la ragazza che stava esagerando.
«Forse sei caduta su perché le tue tette enormi ti hanno fatto perdere l'equilibrio. Oppure perché sei proprio una puttanella» concluse il discorso facendo spallucce.
«Jude, basta!»
«Adesso la difendi anche?»
La mora continuò a mangiare il suo grissino all'origano mentre guardava serafica l'espressione tesa di Harry. Alcune persone diedero un'occhiatina fugace alla scena, solo per farsi i fatti degli altri.
«Ci sta guardando tutto il locale, vuoi continuare ancora per molto con queste scenate?»
Jude sorrise di nuovo. Finì il suo grissino e si mise a giocherellare con le briciole sulla tovaglia bianca, spostandole a destra e a sinistra.
«È meglio che vada» disse Jessica. «Ciao.»
«No» la fermò Jude. «Prendi pure il mio posto, tanto io torno a casa.»
La mora si alzò, prese la borsa ed uscì a passo veloce dal ristorante. Guardava per terra mentre camminava sul marciapiede e qualche volta si girava per vedere se Harry la stava seguendo. Ma non c'era. Jude alzò lo sguardo su un cartello piantato proprio di fronte a lei 'Joy Road'. L'appartamento di Harry era a più di venti minuti da lì. Si fermò un attimo e poi riprese a camminare verso casa. Dopo più di mezz'ora arrivò finalmente davanti al portone d'ingresso. Frugò nella borsa alla ricerca delle chiavi. Non c'erano.
«Cazzo.»
Scorse tutti i nomi sul citofono fino ad arrivare a Dawson. Lucy Dawson era una vecchietta simpatica che abitava nel trilocale di fronte ad Harry. Era l'unica vicina che conosceva Jude, quindi anche l'unica speranza per riuscire ad entrare.
Premette l'indice sul pulsante grigio finché qualcuno non rispose.
«Chi è?»
«Signora Dawson, sono Jude, dell'appartamento di fronte al suo. Ho dimenticato le chiavi, potrebbe aprirmi?»
«Chi?»
«Jude» ripeté più ad alta voce. «Sono Jude.»
«Julia?»
«Jude» gridò.
«Oh Jodie, ti apro.»
Jude scosse la testa e spinse la porta di vetro verso l'interno. Salì le scale tenendosi aggrappata alla ringhiere. I piedi le facevano male e le gambe erano diventate pesanti come due pezzi di piombo. Quando arrivò davanti all'appartamento si fermò davanti alla porta e provò ad aprirla.
«Vaffanculo!» Era chiuso.
Siccome Harry non era ancora arrivato decise di aspettarlo seduta sulle scale. Si mise vicino al muro e tolse le scarpe, rimanendo a piedi nudi. Passò un'altra mezzora, Jude iniziava a spazientirsi e si alzò in piedi, afferrando le sue ballerine con due dita. Iniziò a camminare avanti e indietro sul pianerottolo finché non sentì qualcuno salire per le scale. Si affacciò dalla ringhiera: Harry stava salendo mentre giocherellava con le chiavi. Il riccio la guardò, freddo, arrabbiato. Non disse niente, infilò le chiavi nella toppa e girò. Entrò in casa lasciando la porta aperta dietro di sé. Jude abbassò lo sguardo e seguì Harry in casa, come un cane bastonato. Appoggiò la borsa sul divano e buttò le scarpe per terra mentre aspettava il fidanzato; avevano bisogno di parlare. Il passo pesante di Harry s'avvicinò a Jude. Il riccio la ignorò. Le passò di fianco, scalzo, ed andò in cucina per prendersi un bicchiere d'acqua.
«Sei arrabbiato con me?» chiese la mora affacciandosi.
Harry finì di bere e strinse le dita attorno al bicchiere di vetro. Si mise una mano tra i capelli mentre teneva lo sguardo fisso sui suoi piedi enormi.
«Non hai nemmeno risposto alle mie chiamate» disse appoggiando il bicchiere sul lavello. «Ho passato un'ora a cercarti. Ho girato per tutta la città, sono anche passata da tua madre.»
La mora si avvicinò a lui. Gli posò una mano sul braccio, ma Harry si scansò.
«Harry...»
«Non avresti dovuto comportarti così. Certe volte sei davvero una bambina.»
«Io? È solo colpa vostra! Se non vi foste baciati» Harry sbatté la mano sul piano della cucina, facendola spaventare.
«Ancora con questa storia!»
Non la fece finire di parlare e se ne andò. Jude guardò Harry sparire in corridoio, doveva essere andato in camera. Lei invece si mise sul divano. Si rannicchiò tra i cuscini e pianse un po'. Sarà stato il nervosismo, la troppa tensione o la consapevolezza di aver esagerato. Si mise una mano sulla pancia e chiuse gli occhi finché non s'addormentò.

_____________________________

Hi everyone! Scusate immensamente per il clamoroso ritardo, ma ho avuto tantissimo da fare; quest'estate va così. Comunque, parlando del capitolo, spero vi piaccia. Grazie a tutti per i commenti nei capitoli precedenti, spero di trovarne altrettanti in questo. Voglio sapere cosa ne pensate e se avete consigli non esitate a scriverli. Grazie ancora e scusate tanto. Un bacione.

Ps: 'sto capitolo fa un po' schifo 😕

Non lasciarmi andareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora