Capitolo undici

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Harry stava svuotando la valigia. Sistemò gli ultimi vestiti nel suo grande armadio bianco, mentre Jude era in bagno a farsi una doccia da più di un'ora. I capelli le gocciolavano sulle spalle. Aveva indosso solo un paio di mutande e, prima di andare in camera a recuperare una maglia, si guardò intensamente allo specchio. Fece scivolare lo sguardo dal viso fino alla pancia leggermente ingrossata. Posò le mani sul ventre arrotondato e si girò di lato. Si accarezzò la pelle umida continuando a scrutare la sua immagine riflessa.
«Jude hai finito? Sei in bagno da un'ora.»
Harry entrò nella stanza senza nemmeno bussare, era intento a dire qualcos'altro ma quando vide Jude mezza nuda s'immobilizzò vicino alla porta. Come se quello che voleva dire gli fosse scivolato via di mente. «Scusa, non pensavo ti stessi cambiando.»
«Non si usa bussare?»
La mora si scostò i capelli da un lato solo, mettendo in mostra la sua terza abbondate. Si avvicinò ad Harry e gli cinse la vita, appoggiando il petto al suo. Il riccio si abbassò leggermente e le sfiorò la guancia con il suo naso prima di stamparle un bacio sulle labbra.
«Cosa stavi facendo?»
Jude si staccò e si avvicinò di nuovo allo specchio, posando le mani sulla pancia.
«Niente, mi guardavo» disse continuando a cambiare posa. «Guarda che pancetta.» Rise.
Harry si mise dietro di lei, si guardò allo specchio: il suo corpo era il doppio di quello di Jude. Posò le sue grandi mani sulla pancia e sorrise.
«Sei bellissima» disse appoggiando il mento sulla sua spalla. «Spero che nostra figlia ti assomigli.»
Jude si scollò da Harry, sfuggendo al suo tocco, e gli appoggiò le mani sul petto.
«No, sarà un maschio!» Esclamò scrollando la testa convinta. «E spero ti assomigli, perché se prende da me non lo vorrà mai nessuno.»
Mentre la mora parlava, lo sguardo di Harry cadde sul suo seno ancora scoperto.
«Jude, copriti» disse il riccio sentendo l'erezione crescere sempre più nei jeans attillati. La mora abbassò lo sguardo tra le sue gambe.
«Ti ecciti per poco, Harry.»
La mano di Jude scese fino alla vita dei suoi pantaloni e glieli slacciò. Avrebbe sicuramente continuato se Harry non la fermò afferrandole il braccio. Le sopracciglia della mora si alzarono. «Possiamo fare l'amore, non farà male al bambino» lo rassicurò.
«No» rispose fermamente riallacciandosi i pantaloni con due dita. «Non è questo. Tra poco arriva mia madre.»
«Cosa?!» Jude sparì in camera da letto. Aprì l'armadio in cerca di una maglia e un paio di pantaloni. «Perché non me l'hai detto prima?!» gridò ad Harry.
Il campanello suonò e Jude, in panico, iniziò a tirare fuori tutto la roba che il riccio aveva messo a posto prima, buttandola sul letto. Afferrò il primo paio di pantaloni che vide ed una maglia nera e larga. Prima di aprire, Harry affacciò la testa in camera, stava per parlare, ma nel vedere il casino che Jude aveva combinato si fermò.
«Jude, avevo appena finito di mettere a posto» si lamentò prima di correre alla porta d'ingresso. Intanto lei si legò velocemente i capelli ancora bagnati in una treccia. Si guardò nello specchio attaccato al muro.
«Ciao tesoro!»
La mora riconobbe la voce della madre di Harry.
«Porca puttana» disse iniziando a correre sul posto. «Jude, stai calma. Andrà tutto bene. Le diremo del bambino e sarà felice.»
Cercava di convincersi mentre continuava a dimenarsi per scaricare la tensione. Poi si fermò, fece un gran respiro prima di darsi un'ultima occhiata ed uscire dalla porta.
«Non essere stupida, non essere stupida» si ripeteva tra sé.
Quando sbucò in salotto Anne aprì le braccia verso di lei e si avvicinò subito, dandole un abbraccio.
«Oh Jude, come stai?» chiese dolcemente posandole due baci sulle guance.
«Bene grazie, tu?»
«Bene.»
Harry rimase in disparte mentre sua madre iniziò a parlare con la mora, facendola sedere di fianco a lei sul divano di pelle. Sbuffò e si mise accanto a loro. La sua mano si posò su quella di Jude, appoggiata sulla sua gamba. Era nervoso, pochi minuti dopo avrebbe detto a sua madre che aveva messo incinta la sua fidanzata diciottenne. Il solo pensiero che forse avrebbe potuto reagire come la madre di Jude lo fece rabbrividire. Scosse la testa cercando di scacciare i brutti pensieri e, vedendo che il discorso tra Jude e sua madre si era fermato, decise di annunciare la notizia.
«Mamma» si schiarì la voce. «Ti dobbiamo dire una cosa.»
La sua grande mano stringeva saldamente quella di Jude. Le loro dita si intrecciarono. Si grattò il collo, stava cercando di trovare le parole giuste da dirle senza giri di parole. «Avremo un bambino.»
Gli occhi azzurri di Anne erano fissi sulla coppia. Il suo viso era impassibile. «Diventerò nonna» esclamò poi sorridendo.
Quella frase piena di gioia fece sospirare i due che si guardarono. «Insomma, siete tutti e due maggiorenni, non posso dirvi niente!»
«Siamo contenti che tu l'abbia presa bene.»
«Avere dei figli, anche se non cercati, non è mai una disgrazia.»
Harry si alzò ed abbracciò Anne, mentre Jude rimase seduta. Le parole che aveva detto sua madre le saltarono di nuovo in mente. Vi rovinerete la vita con questo bambino, proprio come è successo con me. Il riccio si abbassò verso la fidanzata, toccandole una coscia.
«Stai bene?»
Jude guardò i suoi piedi nudi appoggiati sul parquet, poi i suoi occhi si spostarono su Harry. Sorrise e si alzò. «Sto bene.»
Mentì pur sapendo che quella rabbia e quel rancore nei confronti della madre l'avrebbe corrosa da dentro. Non voleva far preoccupare nessuno, tantomeno Harry che era sempre ansioso, soprattutto dopo aver saputo che era incinta. Così, senza farci tanto caso, come al solito, finse un sorriso ed andò avanti.

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Ciao a tutti, spero che il capitolo vi piaccia. Voi votate e commentate, mi raccomando! Aspetto di sapere il vostro parere. Un bacio.

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