Una valigia rossa era appoggiata sul letto ad una piazza sola. Harry e Jude avevano passato più di venti minuti a raccattare più roba possibile dall'armadio e dagli scaffali; vestiti, scarpe, foto e vecchi libri.
«Credo di aver finito» disse Jude cercando di chiudere la valigia strabordante di roba. Vedendo che non ci riuscì, Harry scansò la mora e provò lui, mentre lei si sedette sul letto, impaziente di vedere finalmente quella maledetta valigia chiusa.
Sapeva che una volta andata via dalla casa di sua madre sarebbe cambiato tutto: niente più Annabel che scorrazzava in giro per casa, niente più litigate con la madre, avrebbe dovuto imparare a cavarsela da sola e prendersi cura di se stessa, senza che nessuno le dicesse cosa fare. Era un gran cambiamento, ma ormai era pronta a vedere la sua vita mutare radicalmente.
«Ecco fatto!»
Harry finalmente riuscì a chiudere la grande valigia e la posò sul pavimento. Jude si alzò e mosse le dita dei piedi, la moquette bianca le solleticava la pelle. Abbassò lo sguardo, ad un tratto i suoi piedi nudi erano diventati davvero interessanti.
«Hey, tutto bene?»
Le dita di Harry le sollevarono il mento e la guardò negli occhi, un velo di preoccupazione copriva il volto di Jude. «Sei pronta a fare questo passo?»
«Si, portami via.»
La mano di Jude afferrò quella di Harry e scesero insieme fino alla porta d'ingresso.
«Porto la valigia in macchina, ti aspetto fuori.»
Jude accennò un sorriso e rimase ferma in mezzo al corridoio, fissò il pavimento per un po' ripensando alle parole detta dalla madre un'ora prima. Rabbrividì al solo pensiero di come abbia potuto pronunciare delle parole così cattive. Poi scosse la testa e si infilò le scarpe. Victoria ed Annabel sarebbero arrivate a momenti e non voleva farsi trovare in casa. Appoggiò il suo mazzo di chiavi sul tavolo in cucina ed uscì. La porta si chiuse alle sue spalle, gli occhi le stavano diventando lucidi, ma quando vide Harry sorriderle, mostrando quelle due meravigliose fossette che gli si formavano sulle guance, non poté far altro che ricambiare. Sorrise perché sapeva che non era sola, che al suo fianco aveva una persona che l'amava ed era disposta a fare di tutto pur di aiutarla. Harry abbassò il finestrino.
«Allora scricciolo, ti muovi?»
Jude corse in macchina e si sedette di fianco al fidanzato, che schiacciò il piede sull'acceleratore.
«Harry?»
Gli occhi smeraldo del riccio si posarono su Jude che si era messa a guardarlo con il viso tra le mani.
«Cosa c'è?»
«Ma sai che ti amo da morire?»
Ancora una volta due fossette scavarono le guance rosee di Harry. Si passò una mano tra i capelli e si fermò ad un semaforo rosso. Guardò ancora Jude.
«Io di più.»
Harry si avvicinò a lei, solleticandole la fronte con i ricci. I loro nasi si toccarono, poi fu il turno delle labbra.
«Davvero Harry» disse staccandosi da lui.
Intanto il semaforo diventò verde.
«Cosa?»
«Io ti amo» ripeté. «Ti amo, ti amo da morire.»
Harry rise e questa volta fu Jude ad avvicinarsi a lui, stringendogli le guance tra una mano.
«Jude sto guidando, lasciami!» Ridevano come dei bambini. «Jude!»
La mora lasciò la presa e si passò una mano tra i capelli lisci.
«Harry, però ricordatelo che ti amo.»
«Jude, sei drogata?»
«No, sono innamorata.»
«Hai bevuto qualcosa di troppo zuccherato?»
Jude non smise un attimo di ridere e solo quando arrivarono davanti alla grande casa di Harry si calmò un po'.
«Ti sei calmata finalmente, pensavo stessi male.»
«Esagerato, per due risate.»
«Non la smettevi più.»
Jude rise, di nuovo. «Non inizierai ancora, vero? Dimmi di no.»
«Non riderò più, promesso.»
«Comunque ti amo anche io, da morire.» Una mano si poggiò sulla coscia della ragazza e l'accarezzò dolcemente. «Sei pronta ad un nuovo inizio?»
«Con te al mio fianco sono pronta a fare qualsiasi cosa.»____________________________
Ciao a tutti, innanzitutto grazie mille a chi ha votato e commentato i capitoli precedenti, siete un amore! Spero che questo capitolo vi piaccia come gli altri, a presto.
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Non lasciarmi andare
Ficção AdolescenteDopo la morte del padre, il rapporto con sua mamma era diventato sempre più difficile, ma d'altronde non era così facile mandare avanti una famiglia senza una figura paterna. Così Jude si trovava spesso a badare alla sorellina mentre la madre lavora...