Secrets pt.1

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Era il 31 Dicembre e l'aria di Forks era fredda ma al tempo stesso gioiosa e piena di speranza per il muovo anno.

Kylie si era alzata di buon umore e aveva deciso di fare una passeggiata da sola. Lasció un biglietto sul comodino di Mike e su quello di suo padre e uscì.

Arrivò in centro,e nonostante fossero le 9:30,la cittadina era gremita di gente. Chi per gli ultimi preparativi,chi per gli auguri,chi per recarsi dai propri familiari,gli abitanti di Forks erano in maggior parte fuori casa.

Kylie riusciva a leggere negli occhi di ognuno la speranza. Quella che lei non aveva. Sapeva che il nuovo anno non le avrebbe portato nulla,ma che semplicemente sarebbe cambiata l:ultima cifra dell'anno corrente. Solo uno stupido numero,pensò.

___

Luke era già fuori di prima mattina,si era accorto che anche Kyl non era in casa,così la cercò per la città.

Non gli servì molto tempo per capire che la ragazza diretta alla spiaggia era lei. La seguì.

-Vuoi fare il bagno per inaugurare l'anno nuovo Kyl?.- urlò il biondo

La ragazza si voltò e rabbrividì quando incrociò gli occhi ghiaccio del ragazzo.

-No. Solo,mi piace vedere il mare d'inverno.- rispose allontanandosi e prendendo posto su una roccia piatta.

Luke prese posto accanto a lei,e sorrise vedendo come cercava di allontanarlo.

-Hai paura di me.- disse il ragazzo

-No.- rispose sicura lei

-Non era una domanda. Si vede,mi eviti come fossi un demone.- e lo era davvero un demone Luke. Un demone in cerca di salvezza.

-I..io non ti evito. Sei tu che sembri così freddo e distaccato.-

-Io sono freddo Kyl. Io sono distaccato. O forse sarebbe giusto dire non sono. Io non vivo.- e si stupì di come fosse riuscito a dire così facilmente quelle parole.

La ragazza lo guardò,e per la prima volta,in dieci anni,si sentì capita. Uguale a qualcuno,uguale a Luke.

-Allora possiamo dire di essere identici.- e lo erano

-Cosa dici Kylie. Tu sei sempre felice,solare,amichevole con tutti.Sei sempre quella che prende iniziativa,quella di compagnia.- disse lui con aria confusa

-È una maschera Luke. Una fottuta maschera dipinta alla perfezione. Mi hai mai vista quando sono sola? Quando sorrido senza luce negli occhi? Quando sono lì a scherzare,e un attimo dopo fisso il vuoto? Mi hai mai vista Luke?.- urlò la ragazza sul punto di piangere

-No. No Kylie,mi stai mentendo.- urlò allora lui

-Luke,non capisci. Io sono un mostro,un demone,un assassina Luke. Un assassina.-

-No,no non è vero.-

-Tu non sai niente di me,niente.- Kylie iniziò a piangere e corse verso la strada,ma il ragazzo la fermò.

-Dimmi Kylie. Dimmi qual'è il tuo dolore.-

-Nessuno può capire il mio dolore. Hanno provato in tanti a capirlo,e invece hanno solo contribuito a farlo diventare più grande.-

-Io posso capirlo- la guardò negli occhi -Vieni con me,andiamo a casa mia e mi racconti tutto,okay?.- le sussurrò e lei annuì.

___

Arrivarono a casa di lui,una delle tante piccole case a schiera della zona.

-C'è qualcuno in casa?.- chiese titubante la ragazza

-No. Mia madre è a lavoro e ci siamo solo noi- sorrise rassicurandola -Vieni,mettiamoci comodi sul divano. Tranquilla non mangio gli umani,ad eccezione delle ragazze bionde e timide.- cercò di farla sorridere e ci riuscì,anche se per poco.

Si sedettero uno di fronte all'altra -Sai perché siamo venuti qui,no?.- cercò di iniziare il discorso lui

-Il mio dolore,lo so.- rispose lei con un sorriso triste e amaro allo stesso tempo

-Cosa..cosa ti è successo per renderti così triste e sola?.- chiese lui

-Io..io ho ucciso,Luke-

il ragazzo si pietrificò e spalancò gli occhi

-Kylie..ucciso? Tu?.- disse quasi sussurrando lui

La ragazza lo ignorò e iniziò la sua storia -Dieci anni fa,esattamente quando avevo 6 anni,stavo in macchina con mia madre e mio fratello di appena 5 mesi. Stavamo andando al mare,mia mamma amava il mare. Io invece lo odiavo e allora iniziai a fare i capricci,mia madre mi diceva di stare zitta e ferma ma io non le davo ascolto. E quindi tentò lei di farmi calmare. Ma non ebbe il tempo di vedere il camion dritto su di noi- Kylie si fermò ed iniziò a singhiozzare,poi continuò-e sia lei che Harry,mio fratello,morirono- si fermò ancora per riprendere fiato -ed è stata colpa mia. Sono un assassina Luke.- concluse.

Il ragazzo di fronte a lei,non sapeva cosa dire,perché non c'era nulla da dire. Allora la abbracciò forte a sè -No. Non sei un assassina. Non è stata colpa tua Kylie. Avevi solo 6 anni.-

-Luke,tu non sai quello che ho passato dopo.- si staccò dall'abbraccio e si asciugò gli occhi lei

-Cosa?.- chiese stringendole le mani per rassicurarla

-Sono stata in un fottuto ospedale psichiatrico Luke. Dai sette ai dodici anni,io sono stata chiusa lì dentro. 5 maledetti anni di agonia. Dicevo di vedere una bambina come me,solo che non voleva parlare,urlavo cose insensate e picchiavo tutti i bambini della scuola,compreso Michael,che subiva tutto ciò senza dire niente. Mike è stato l'unico a capirmi,non del tutto,ma mi ha capita. E una volta uscita dall'ospedale,quella bambina è ritornata da me,anzi,non era mai andata via da me. Quella bambina ero io,era la mia coscienza,il mio demone più affezionato. Ho imparato a conviverci. E piano piano questa figura si è trasformata in un vuoto,incolmabile. Un vuoto così vuoto,da diventare pesante.- Kylie non aveva più niente da dire,proprio come il ragazzo che ora la osservava con un velo di tristezza in più,come se tristezza lui,non ne avesse abbastanza. Gli veniva quasi da ridere,lui,Luke Hemmings,che voleva dare parte del suo dolore a Kylie,ora si ritrovava a dover tenere il dolore di lei. Una situazione capovolta in così poco tempo,ribaltata per via di due occhi marroni,all'apparenza pieni di gioia,che in realtà avevano dietro una lunga storia.

-Ora,Luke. Dimmi,perché sei così?.- chiese lei asciugando le ultime lacrime

-La mia storia è lunga.-

-E io ho delle buone orecchie e tanto tempo.- disse e cercò di sorridere lei

-Allora ti racconterò di me. Ma preparati a cadere nel vuoto.-

Stormy Sea.||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora